ROMA 04-01-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE

Palazzo Chierchia, l'arte sfida la pandemia

GRAGNANO Nove espositori di livello internazionali con riconoscimenti di cririca e pubblici
Palazzo Chierchia, l'arte sfida la pandemia
GRAGNANO. L'arte in tempo di emergenza sanitaria nella città della pasta è in via Nastro, nei saloni espositivi di Palazzo Chierchia, in pieno centro storico. È un successo la rassegna d'arte dal titolo "Arte oggi, aiutiamo la natura a non morire", inaugurata nel periodo natalizio con la presenza dell'assessore agli Eventi, Stefania Diligenti Tizzani. Ad organizzarla l'associazione "Artemisia" della presidente Anna Ruggiero, con la collaborazione di Fidapa, Pro-Loco, Comune e "Lions", sezione di Castellammare di Stabia. In tanti i visitatori, estimatori, ma anche semplici cittadini, che hanno potuto apprezzare le numerose opere di pittura, scultura e ceramica di artisti locali e non, di risonanza nazionale. L'idea della rassegna d'arte nasce da una forte emozione scaturita dalla pandemia. Un nemico invisibile si abbatte sull'umanità. L'inquinamento ambientale e il super sfruttamento delle risorse del pianeta possono arrivare ad una degenerazione di tutti gli equilibri e causare cambiamenti climatici ingovernabili. Quale sarà il futuro del pianeta? Solo la collaborazione di tutti i Paesi del mondo e un diverso modo di porsi con la realtà, quale quello che suggeriscono gli artisti, potrà dare una risposta. La mostra d'arte è visitabile fmo al 9 gennaio tutti i giorni dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Gli artisti espositori: Vincenzo Liguori, Anna Ruggiero, Antonio Marullo, Salvatore e Antonio Cesarano, Rosario Cacciapuoti, Mariagiovanna Vitale, Giuseppe Lavano e Vmcenzo Imperatore. Ognuno con curriculum artistico, numerosi riconoscimenti di critica e di pubblico, in mostre personali e collettive, in centri culturali come Milano, Torino, Firenze, Roma, Palermo, tanto per citarne solo alcuni. Le opere in esposizione mettono in evidenza la bellezza e l'autenticità del dato reale, sia in senso naturalistico che antropomorfico e religioso. ANTONIO CESARANO

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