UNIONESARDA.IT 08-01-2022

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«Sul palcoscenico porto la mia malattia: non serve aver paura»   - L'Unione Sarda.it

09 gennaio 2022 alle 00:10
«Sul palcoscenico porto la mia malattia: non serve aver paura»  
A 93 anni l’ex sindaco Raffaele Gallus recita una commedia sulla sua vita 
La carriera di avvocato è archiviata da pochi mesi, dopo anni vissuti ad amministrare - prima da sindaco poi da presidente della Provincia - ma non quella di attore in lingua sarda. A 93 anni appena compiuti, Raffaele Gallus, classe 1929 e selargino doc, torna sul palco del teatro comunale. Per una commedia speciale, stavolta sulla sua vita, con l’ironia che Gallus usa per sdrammatizzare il suo problema di salute: un tumore al colon diagnosticato qualche mese fa. «Va affrontato con speranza e coraggio, e soprattutto fiducia nella ricerca scientifica», dice l’ex sindaco selargino, «perché di tumore ormai si può guarire».
Lo spettacolo
La commedia, andata in scena il giorno dell’Epifania nel teatro Sì e Boi davanti a un centinaio di spettatori presenti in platea, è un messaggio di speranza per chi come Gallus sta affrontando un problema di salute. Decine di pagine di dialoghi in “limba” scritte e interpretate dall’ex sindaco di Selargius, insieme alla sua compagnia teatrale “Poita no ti crocasa” che da anni porta sul palco del teatro cittadino commedie su temi attuali - come la pandemia - sempre affrontati con la giusta ironia.
Il racconto
«Io a 93 anni suonati non mi lamento e sono fiducioso, questo deve essere lo spirito e l’atteggiamento che tutti dovrebbero avere», le parole che Gallus ha rivolto al pubblico presente al suo spettacolo giovedì scorso. «Affrontiamo la malattia e sofferenza con serenità, dando valore all’affetto della famiglia e degli amici che ci circondano». Dalle scene ambientate nel Pronto soccorso, fra racconti rivisitati in chiave ironica e attese infinite, con tanto di episodi vissuti da Gallus settant’anni fa. Compresi quelli legati ai suoi ruoli ricoperti da amministratore: sindaco della città nei primi anni ’80 da esponente della vecchia Dc, presidente della Provincia di Cagliari, ma anche rinomato avvocato diviso fra gli studi di Cagliari e Roma. E fondatore, insieme ad altri selargini, dei Lions club.
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La carriera di avvocato è archiviata da pochi mesi, dopo anni vissuti ad amministrare - prima da sindaco poi da presidente della Provincia - ma non quella di attore in lingua sarda. A 93 anni appena compiuti, Raffaele Gallus, classe 1929 e selargino doc, torna sul palco del teatro comunale. Per una commedia speciale, stavolta sulla sua vita, con l’ironia che Gallus usa per sdrammatizzare il suo problema di salute: un tumore al colon diagnosticato qualche mese fa. «Va affrontato con speranza e coraggio, e soprattutto fiducia nella ricerca scientifica», dice l’ex sindaco selargino, «perché di tumore ormai si può guarire».
Lo spettacolo
La commedia, andata in scena il giorno dell’Epifania nel teatro Sì e Boi davanti a un centinaio di spettatori presenti in platea, è un messaggio di speranza per chi come Gallus sta affrontando un problema di salute. Decine di pagine di dialoghi in “limba” scritte e interpretate dall’ex sindaco di Selargius, insieme alla sua compagnia teatrale “Poita no ti crocasa” che da anni porta sul palco del teatro cittadino commedie su temi attuali - come la pandemia - sempre affrontati con la giusta ironia.
Il racconto
«Io a 93 anni suonati non mi lamento e sono fiducioso, questo deve essere lo spirito e l’atteggiamento che tutti dovrebbero avere», le parole che Gallus ha rivolto al pubblico presente al suo spettacolo giovedì scorso. «Affrontiamo la malattia e sofferenza con serenità, dando valore all’affetto della famiglia e degli amici che ci circondano». Dalle scene ambientate nel Pronto soccorso, fra racconti rivisitati in chiave ironica e attese infinite, con tanto di episodi vissuti da Gallus settant’anni fa. Compresi quelli legati ai suoi ruoli ricoperti da amministratore: sindaco della città nei primi anni ’80 da esponente della vecchia Dc, presidente della Provincia di Cagliari, ma anche rinomato avvocato diviso fra gli studi di Cagliari e Roma. E fondatore, insieme ad altri selargini, dei Lions club.
Sino alla notizia del tumore arrivata lo scorso agosto. «Nessun malore, ma dopo alcune visite mediche di routine hanno scoperto che c’era qualcosa che non andava». La diagnosi è stata confermata alcuni giorni dopo, con tanto di terapia da seguire. «A quest’età non posso essere operato, hanno aggredito la massa tumorale con i raggi e ora devo seguire le cure prescritte dai medici. Non sento dolore, ogni tanto qualche disturbo ma ho le forze per affrontare anche questo ostacolo che la vita mi ha riservato».
La figura
Deciso e coraggioso, come lo è sempre stato, nel lavoro e in famiglia. Accanto a lui, nella vita di tutti i giorni così come nelle sue passioni, compresa quella da attore, ci sono sempre la moglie Emilia - compagna di vita e di tanti viaggi in giro per il mondo - la figlia Elisabetta, e gli altri due figli - Giambattista e Francesco - che hanno seguito le orme da avvocato di papà Raffaele. «Una bella famiglia che mi ha sempre dato la forza di andare avanti, in passato e soprattutto in questo particolare momento della mia vita» dice commosso.
E mentre la battaglia contro il tumore prosegue senza perdersi d’animo, Gallus lavora già alla prossima commedia. Sempre con la speranza di poter realizzare il suo sogno di mettere su una scuola di recitazione in lingua sarda nella sua Selargius. «Vorrei vedere più giovani avvicinarsi a questo mondo, ragazzi con la vocazione per il teatro e per il dialetto», spera, «perché questo patrimonio e questa tradizione non vengano dispersi».
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