GIORNALE DI VICENZA
12-01-2022
Sezione: STAMPA NAZIONALE
L’anno di Palazzo Baccin Diventerà Bibliomuseo
Autore: Bonato Riccardo
NOVE Grazie ai fondi ministeriali del "Progetto bellezza - I luoghi culturali dimenticati"
L'anno di Palazzo Baccin
Diventerà Bibliomuseo
Verso la definitiva fruizione pubblica della storica dimora sul Liston Spazi di consultazione ma anche per esposizioni e multimedialità
Riccardo Bonalo
N I12022 a Nove sarà l'anno di palazzo Baccin. Ormai del tutto definiti i vari iter, che nell'arco dell'anno, consentiranno di giungere alla definitiva fruizione pubblica continuativa della nobile dimora, di proprietà comunale, in via Munari, sull'antico Liston. Confermata la destinazione culturale dello storico edificio, che fu sede di una storica manifattura di ceramica, appunto la Baccin, e che funzionò come fabbrica di ceramica fino a qualche decennio fa.« Final mente e con orgoglio, restituiamo palazzo Baccin alla comunità novese e non solo - dichiara la sindaca Raffaella Campagnolo -L'edificio sarà a breve al massimo del suo splendore, con un ruolo dedicato alla cultura e alla storia della ceramica». A dare la significativa svolta per l'utilizzo di palazzo Baccin è stato un contributo di 148 mila euro, giunto dal ministero della cultura, nell'ambito dell'iniziativa nazionale "Progetto bellezza i luoghi culturali dimenticati". Dopo la ristrutturazione delle parti principali del complesso Baccin (rimane ancora da completare l'ala sud), l'edificio aveva ospitato saltuariamente iniziative espositive e incontri, in particolare durante varie edizioni della Festa della ceramica. Il nuovo "bibliomuseo", questa la definizione attribuita all'edificio, ospiterà la biblioteca, ma anche esposizioni museali. L'anno scorso era stata aperta la porzione nord con le aule studio, arredate grazie all'intervento del Lions Club. Grazie al contributo ministeriale, oltre a una parte di fondi propri del comunedi Nove, sarà ora possibile completare l'arredamento del Baccin. Per gli arredi è prevista una spesa di 109.242 euro, mentre una somma di 57.000 euro è destinata ai sistemi di illuminazione (specifica per biblioteche), oltre che i sistemi di varco e controllo. «Assieme agli scaffali per i libri saranno installate una dozzina di teche espositive che a rotazione spiega Diego Fabris, vicesindaco e assessore alla cultura - ospiteranno oggetti d'arte ceramica. Sarà l'occasione
per vedere nuovamente opere che finora sono rimaste esposte occasionalmente e che sono attualmente nel deposito del museo civico della ceramica». Un angolo espositivo specifico sarà destinato a una copia originale del volume "Storia delle Nove" del 1925 del dottor Matteo Stecco (recentemente donato dal compianto nipote dottor Maurizio Stecco). Al piano terra del palazzo ci sarà la reception, un ufficio segreteria, l'emeroteca e la sala lettura per bambini fino a 12 anni. Al piano primo sarà collocato il maggior numero di scaffali, qui ci sarà anche l'apposita sezione dedicata alla ceramica (con titoli specifici di storia e tecnologia). Al secondo e ultimo piano saranno dislocati scaffali di dimensione ridotta, utili anche come appoggio per consultazioni ed esposizioni, qui verrà realizzata anche una saletta multimediale (circa 25 posti), per incontri, conferenze tematiche, corsi di formazione. A palazzo Baccin saranno collocati i 15 mila volumi della biblioteca (circa 420 metri lineari), attualmente ospitata nell'ala sud di palazzo De Fabris. •
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F Già
manifattura sull'antico Liston oggi e di Proprietà cornunale
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