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Terzo settore e imprese: presentata la campagna "Io valgo 3.0" / Società e Politica / Home - La Vita del Popolo di Treviso

Parole chiave: io valgo (1), terzo settore (18), imprese (42), avis (69), admo (1), cisl (129), confcommercio (25), centro di medicina (3), lions club (3)
20/01/2022 di Redazione online
I datori di lavoro, causa Covid, si sono trovati a dover eseguire una serie di adempimenti formali e sostanziali per contribuire a limitare i rischi di contagio. Tali prescrizioni, derivanti dalle imposizioni governative e dal buon senso, hanno impattato sulla vita loro e dei lavoratori, modificando abitudini e percezioni individuali. Con che consapevolezza da parte del lavoratore stesso? Con quali lacune e punti di forza? Se lo è chiesto Avis regionale Veneto, che con un questionario online su un campione di donatori-lavoratori, ha dato il via al progetto “Io Valgo 3.0: il terzo settore e le imprese insieme per la salute della comunità”, terza edizione di un’iniziativa che negli ultimi anni ha promosso e diffuso la cultura del volontariato, della donazione del sangue e della salute negli ambienti di lavoro.
La prima edizione, nel 2018, ha portato Avis all’interno delle aziende (piccole e medie imprese, cooperative) con il coinvolgimento di circa 400 lavoratori in momenti di formazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue in particolare.
La seconda, nel 2020, si è trovata dopo poco nel mezzo della pandemia e ha subìto una rimodulazione, con una promozione del dono e della salvaguardia della salute a distanza, tramite video destinati ai dipendenti, la campagna “MoVita” anche nei luoghi di ritrovo e iniziative social e su piattaforme digitali (su tutti il “Festival del benessere”).
Io Valgo 3.0 fa un ulteriore passo in avanti, concentrando l’attenzione sul comportamento del singolo e sulla salute della collettività in una situazione di pandemia.
Presentato a Treviso il 18 gennaio 2022, il progetto vede ancora una volta il contributo della Regione Veneto e, per la prima volta accanto ad Avis Veneto, la partnership di Admo regionale, altra grande associazione di volontariato del dono. Collaborano Cisl Veneto, ConfCommercio Veneto, Villa Maria-Centro di Medicina e Lions Club International - Distretto 108Ta3.
A spiegare l’iniziativa è la coordinatrice del progetto Io Valgo 3.0 Chiara Manfrin. “Il progetto parte dai pareri dei lavoratori. Attraverso un questionario online rivolto ai donatori Avis e Admo, si sono raccolte informazioni sull’attenzione nei luoghi di lavoro verso la salute, su come sono cambiate le cose (se sono cambiate) dall’avvento della pandemia, su lacune ancora da colmare ed eventuali nuove buone prassi attivate per salvaguardare la salute di tutti. Una volta raccolti i risultati, è stata fatta una mappatura dei rischi percepiti e di eventuali buone prassi attuate negli ambienti di lavoro. Dai dati raccolti sta per essere realizzata una campagna informativa grafica e visiva che vedrà il coinvolgimento di Cisl Veneto, ConfCommercio Veneto, Centro di Medicina e Lions Club International - Distretto 108Ta3 per la diffusione. Non solo. Sempre con partner e collaboratori, ma aperti a chiunque voglia contribuire, sta per partire una serie tavoli di confronto tra figure professionali diverse, per realizzare delle linee guida di comportamenti da adottare, su base volontaria, negli ambienti di lavoro”.
Il questionario punto di partenza
Tra i dati interessanti emersi dal questionario c’è che per l’80% degli intervistati con il Covid e` aumentata sul luogo di lavoro la percezione dei rischi e la consapevolezza di quanto i propri comportamenti possano avere conseguenze sulla salute di tutta la comunita`. Ancora, l’83% dei partecipanti ha notato che tra i propri colleghi e/o superiori vi e` stato un cambiamento di atteggiamento nei confronti degli altri per ridurre i rischi legati alla salute. Di questa percentuale, il 90% e` costituito da lavoratori in aziende sotto i 50 dipendenti e il 63% da lavoratori del commercio. In particolare, i lavoratori delle botteghe di commercio e artigianato risultano le principali categorie di provenienza delle attestazioni delle buone prassi. Rispetto ai principali fattori di rischio percepiti nel luogo di lavoro, le risposte sono state: superficialita`, negligenza, mancata prevenzione e mancato rispetto delle regole e delle normative per il 35% degli intervistati, luoghi di lavoro inadeguati (elevati contatti interni ed esterni/ sovraffollamento) 32% e persone non vaccinate 27%. Un 6% non si è espresso. Il 96% del campione ritiene che il proprio luogo di lavoro sia un contesto importante per diffondere un messaggio di attenzione alla salute propria e degli altri e questo ci dimostra che stiamo percorrendo la strada giusta. Tra le buone pratiche suggerite dai lavoratori per ridurre il rischio di contagio ci sono la promozione della consapevolezza, maggiore informazione e prevenzione per il 32% degli intervistati, rispetto del distanziamento sociale, maggiore areazione dei locali e maggiori controlli per il 26%, aumento dello smart working per il 23%, maggiore igiene e utilizzo dei meccanismi di protezione (mascherine, plexiglass...) per l’11%. Un 8% non risponde. Nel 61% dei luoghi di lavoro ci sono stati momenti di sensibilizzazione, informazione e confronto sui temi legati alla salute. Il 73 % e` riferito ad imprese del settore del commercio. Che cosa vorrebbero i lavoratori? Il 51% ha dichiarato un bisogno formativo sul tema della prevenzione e dell’igiene, il 33% sulla promozione di stili di vita sani (salute, sport, rischi connessi all’abuso di fumo e alcol), un 9% sull’importanza dei vaccini, rispetto delle regole e delle procedure di prevenzione.
Campagna informativa e Tavoli di confronto
Sulla base di questi dati, sta per essere realizzata una campagna informativa grafica e visiva da diffondere attraverso i canali di comunicazione delle realtà coinvolte. E non solo. Novità assoluta di questa edizione di Io Valgo sono i tavoli online di confronto e co-progettazione interaziendali e multi-stakeholder aperti a imprese (datori di lavoro, manager…), parti sociali (referenti di associ di categoria e sindacati), enti pubblici (amministratori, referenti enti locali, pubbliche amministrazioni…), enti terzo settore (rappresentanti di associazioni, fondazioni, imprese sociali…), accademia e centri di ricerca (professori, studenti, ricercatori), professionisti socio-sanitari (medici, infermieri, assistenti sociali). I partecipanti ad ogni tavolo collaboreranno nell'analisi dei dati di partenza, passando successivamente, con i contributi personali e professionali di ognuno, alla definizione delle linee di intervento strategiche. I risultati dei tavoli saranno poi condensati in report analitici per la realizzazione di un ulteriore incontro di co-progettazione su scala regionale con tecnici del settore. I tavoli saranno quattro: tre territoriali e uno regionale. Si inizia il 27 gennaio con il tavolo per le province di Padova e Rovigo, il 28 gennaio per le province di Treviso, Venezia e Belluno e il 4 febbraio per Verona e Vicenza. Il 22 marzo toccherà al tavolo online regionale, dal quale usciranno le linee guida comuni per la cura della salute di tutte le persone che entrano in contatto con attività esercitate dalle imprese e un modello innovativo di collaborazione tra imprese ed enti Terzo settore nella gestione precoce dei focolai e il contenimento degli effetti sanitari, economici e sociali causati dalla pandemia. Il modello offrirà indicazioni pratiche di azione preventiva e correttiva da attuare a livello aziendale e/o territoriale e sarà presentato nel formato di un Protocollo di intervento aperto con sottoscrizione volontaria. I tavoli saranno online e saranno facilitati attraverso il metodo Mosaic-Design Your Decisione, sviluppato da We Europe srl con il supporto tecnico scientifico di Sherpa srl -Spinoff dell’Università di Padova. Un evento conclusivo, seminariale, promuoverà un dibattito informato e consapevole sul tema della salute quale diritto individuale e dovere collettivo.
Manuela Lanzarin, assessora regionale alla sanità, ha dichiarato: "I progetti espressi dagli Enti del Terzo settore determinano un’iniezione di positività nella società, la stessa collaborazione fra soggetti che per statuto hanno scopi diversi, nell’unire le capacità evisioni - come nel caso dell’Avis regionale in partenariato con Admo Veneto - porta valore aggiunto ed innovazione svolgendo attività di sensibilizzazione e formazione ed accrescendo così la consapevolezza e la cultura generale su temi specifici. I ringraziamenti sono quanto meno dovuti, infatti proprio gli Enti del Terzo settore, ed il volontariato in senso lato, hanno espresso i più alti valori della nostra società svolgendo, nel periodo più difficile degli ultimi ottant’anni, tutte quelle azioni a garantire aiuto e sostegno alla popolazione. L’augurio è che il «progetto trovi terreno fertile» per radicare valori solidi, fiorire e dare frutto, restando inteso poi come l’alto valore espresso dalle associazioni, attraverso la promozione del dono, sia già di per sé un valore per la nostra regione".
"Siamo felici di presentare oggi la terza edizione di un progetto che ci permette di entrare in contatto con il mondo del lavoro - ha spiegato Vanda Pradal, presidente Avis regionale Veneto -. Mai come in questi ultimi anni, gli ultimi due in particolare, Avis ha cercato di promuovere non solo la donazione del sangue, sua mission principale, ma anche la salute pubblica negli ambienti di lavoro. La pandemia nel giro di brevissimo tempo ha rivoluzionato la quotidianità dei datori di lavoro e dei loro dipendenti. Io Valgo 3.0, inoltre, ci permette di mettere in essere importanti collaborazioni con altre associazioni del dono, realtà sindacali, di categoria, con unico obiettivo il benessere dei cittadini. Come si evince dal nome stesso del progetto, si tratta del terzo step di un cammino di collaborazione e di alleanza con il mondo dell’impresa, iniziato nel 2018. Nella gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro, il comportamento di tutti i membri della comunità lavorativa è decisivo nell’assicurare adeguate forme di prevenzione e protezione. Al di là delle norme e dei dispositivi di sicurezza e tutela della salute, è fondamentale che vi sia un diffuso senso di responsabilità e solidarietà affinché vi sia una proattiva adesione alle regole. Il progetto interviene quindi sulla diffusione di informazioni e sulla promozione di comportamenti e atteggiamenti individuali responsabili e solidali. Su questi temi il ruolo di Avis Veneto è fondamentale, in quanto la promozione di comportamenti salutari e dei valori della solidarietà sociale sono alla base della nostra associazione e fondamento della scelta di ogni cittadino di diventare donatore di sangue. Questi valori ci accomunano e legano fortemente anche ad Admo che in questo progetto risulta essere un importante partner e con cui, in generale, condividiamo progettualità e attività di promozione del dono nei diversi territori della nostra regione".
Mara Rosolen, presidente Admo Veneto ha aggiunto: "Siamo molto orgogliosi di essere partner in questo progetto con Avis regionale Veneto, con un obiettivo di ampio respiro, che parte dal dono e arriva a molti ambiti territoriali. È la riprova che dalla pandemia ne vogliamo uscire più uniti, più convinti che insieme si può andare avanti e trovare nuovi modi di sensibilizzare e avvicinare sempre più persone alla consapevolezza e all’importanza del dono. Mi preme sottolineare che “fare rete” è, e sarà sempre di più, un asset su cui lavorare, perché quando effettuiamo un intervento di sensibilizzazione, partiamo sempre dal concetto che la donazione di sangue è importante in tutte le malattie oncologiche e proponiamo sempre ai ragazzi di iscriversi per donare sia sangue che cellule staminali emopoietiche. Questa collaborazione storica trova nel progetto Io Valgo 3.0 una nuova declinazione stimolante e molto promettente".
Cinzia Bonan, segretaria di Cisl Veneto con delega ai rapporti con associazionismo e terzo settore ha inoltre chiarito: "Abbiamo aderito fin da subito con convinzione al progetto proposto da Avis Veneto, perché crediamo che la collaborazione e la progettazione di azioni positive con il volontariato e il terzo settore - oltre che con tutte le rappresentanze del mondo civile, sociale ed economico - siano sempre occasioni importanti per migliorare i luoghi di lavoro, dove va praticata la promozione della salute e del benessere di lavoratori e lavoratrici, insieme all'esercizio della tutela dei diritti. Esistono spazi importanti per costruire una nuova cultura che guarda alla salute come bene comune anche attraverso una società che si mobilita e propone. Spazi in cui coltivare i principi della responsabilità e della solidarietà, operare insieme alla salvaguardia delle regole come allo sviluppo di buone prassi, magari innovative, far crescere la partecipazione dei lavoratori".
"È indubbio che il Covid abbia rappresentato uno spartiacque anche sul fronte della sicurezza sul lavoro - ha sottolineato Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto -. C’è stato un prima e c’è un dopo la pandemia. In questi due anni molto è cambiato, sia in termini di percezione che di impegno concreto. L’emergenza sanitaria ha impattato fortissimamente sul terziario, composto di commercio, turismo e servizi. Le attività hanno resistito, sapendosi via via adattare alla situazione, anche perché esse stesse rappresentano un baluardo di vita sul territorio, offrendo alla gente punti di riferimento imprescindibili. Pensiamo solo cosa sarebbe successo se durante il lockdown del 2020 i negozi avessero chiuso, tutti assieme, improvvisamente. È chiaro che quanto successo ha determinato un cambiamento d’approccio rispetto alla salute sul posto di lavoro. Molti sono gli accorgimenti e le misure adottate. Non è stato sempre facile. Gli imprenditori e i lavoratori hanno però saputo organizzarsi, con responsabilità, dedizione e rispetto. La battaglia, purtroppo, non è ancora vinta. Sappiamo che altre chiusure sarebbero deleterie per il futuro del Paese. Mai come ora occorre, pertanto, continuare a investire sugli interventi necessari, sull’informazione e formazione, sulla condivisione delle buone prassi. Una comunità è tale quando, come suggerisce la derivazione etimologica della stessa parola “cum-munus”, cioè dono e dovere allo stesso tempo, si fa un patto, per remare insieme dalla stessa parte, verso lo stesso obiettivo. Per parte nostra, come associazione di categoria più rappresentativa del Veneto, ci mettiamo a disposizione con le attività e la loro capillarità di presenza, per quanto saremo in grado di fare. Un ringraziamento va ad Avis Veneto che col progetto “Io Valgo 3.0” continua un percorso importante, iniziato due anni fa, mai più utile di adesso, che fa rete e aiuta la crescita del tessuto sociale ed economico, e di cui siamo partner con convinzione e soddisfazione".
Vincenzo Papes, Ad Gruppo Centro di medicina e casa di cura Villa Maria ha proseguito: "Partecipiamo con convinzione per il terzo anno consecutivo a questo progetto di Avis, mettendo a disposizione i nostri professionisti e le nostre strutture, nell’ottica di una dialogo e di una partecipazione sempre più attiva sul territorio nella condivisione dei valori del dono, della divulgazione scientifica per un approccio consapevole da parte di ciascuno di noi ai temi della salute e della prevenzione. Nello specifico siamo convinti che, per affrontare e sconfiggere la pandemia in modo determinante, la strada della vaccinazione sia una opportunità fondamentale e determinate tanto per i singoli quanto per le aziende. Inoltre, sarà fondamentale continuare a coinvolgere tutti con l’azione divulgativa, con incontri in presenza e webinar, per sfatare falsi miti, dare informazioni puntuali e corrette, tranquillizzare sulla serietà del lavoro della comunità scientifica e rendere tutti sempre più consapevoli dell’importanza che la prevenzione è l’unica strada per vivere più a lungo e in salute".
Lions International Distretto 108Ta3 hanno concluso: "Io Valgo 3.0” è un percorso di avvicinamento e contaminazione tra il mondo del volontariato e il mondo dell’impresa, al quale i Lions del Distretto 108Ta3 hanno aderito con convinzione. Condividiamo fortemente la finalità del progetto, che intende promuovere la salute e il benessere dei lavoratori in una situazione di grande criticità. Saremo presenti ai tavoli di progettazione, insieme ad Avis e ad altri rappresentanti del volontariato, per confrontarci con le istituzioni pubbliche e le imprese. A questi tavoli porteremo il nostro contributo. Facciamo parte di una grande associazione, Lions Club International, nata più di cento anni fa e presente in più di 200 Paesi del mondo. A livello globale interveniamo ovunque ci sia un’emergenza, una calamità, un problema umanitario. Ma grazie alla presenza capillare dei nostri Club sul territorio conosciamo bene i bisogni e le fragilità della nostra realtà e siamo fortemente impegnati in iniziative solidali. Lavoreremo seriamente a questo progetto, portando il nostro contributo, fatto di profonda adesione ai bisogni della nostra gente, di vocazione alla solidarietà sociale, di competenze".
Le tre edizioni di Io Valgo di Avis Veneto
Io Valgo 1.0: promozione del Volontariato negli Ambienti di Lavoro per i Giovani e per le Organizzazioni di Avis Veneto con il contributo della Regione Veneto (D.G.R. 814/2018) con partner Avis provinciali di Venezia e Vicenza e Abvs Belluno, con la collaborazione di Centri Servizi Volontariato (CSV), il Forum terzo Settore Veneto, Confartigianato Imprese Veneto, Cisl Veneto, Ail sezione di Venezia, associazione “Il Castello” di Venezia. Vengono coinvolti 400 lavoratori di piccole e medie imprese e di cooperative, con incontri di sensibilizzazione al volontariato e alla donazione di sangue, crea un toolkit dell’impegno sociale d’impresa e sviluppa una rete di partenariato per dare continuità al progetto e continuare con le attività di promozione nei luoghi di lavoro.
Io Valgo 2.0: WWW -Wellness Workers Web: la rete del benessere dei lavoratori di Avis Veneto con il contributo della Regione Veneto (D.G.R.630/2019) in partenariato con le Avis provinciali di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, la collaborazione di ConfServizi Veneto, Cisl Veneto, Altra Impresa Venezia. Ci si concentra di più sulla promozione della salute in generale nei luoghi di lavoro. Scoppia la pandemia, si rimodula il progetto e si punta sulla promozione di comportamenti salutari, ma anche responsabili per il benessere proprio e della collettività.
Io Valgo 3.0: il Terzo Settore e le imprese insieme per la salute della comunità di Avis Veneto con il contributo della Regione Veneto (D.G.R. 910/2020) in partnership con Admo Veneto e la collaborazione di Cisl Veneto, ConfCommercio Veneto, Villa Maria-Centro di Medicina, Lions Club. Riprende le finalità dei progetti precedenti, ma con obiettivo ulteriore di avviare una nuova alleanza tra imprese e volontariato nella promozione della salute e del benessere dei lavoratori.
Fonte: Comunicato stampa
Terzo settore e imprese: presentata la campagna "Io valgo 3.0"
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