PROVINCIA COMO 25-01-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
I 40 anni del Gabbiano Una rivoluzione silenziosa a sostegno della disabilità

LA RICORRENZA
I 40 anni dei Gabbiano Una rivoluzione silenziosa a sostegno della disabilità
Associazioni Fondata a Cantù nel 1982 oggi la cooperativa puó contare sulla seconda sede di Capiago Intimiano
Il Gabbiano compie 40 anni e presto riceverà un riconoscimento da parte della città di Cantù che da sempre rappresenta la sua casa Quarant'anni che sono stati una rivoluzione silenziosa, anni in cui si è fatta dell'educazione, dell'accoglienza e della condivisione un modello culturale. Il Gabbiano è una cooperativa sociale che dal 1982 si occupa delle persone con disabilità, come racconta il presidente Luigi Colzani: «Si parte proprio dalla definizione dei ragazzi che seguiamo, che sono persone con disabilità. Tengo a sottolinearlo e a invitare bonariamente tutti a usare queste parole, che mettono al centro la persona come soggetto e non, invece, la disabilità». Non è una distinzione banale: «Proprio da questo concetto occorre partire, perché sembra quasi impossibile, ma quando la nostra cooperativa venne creata, si trattò di andare di fatto a cercare i ragazzi nelle case e a convincere le famiglie ad affidarli a un percorso diverso, fatto di inclusione e condivisione». In Brianza, come in tutta Italia e in quasi tutto il mondo, avere un familiare con difficoltà era considerato un fatto da nascondere.
«Per questo considero i nostri fondatori come pionieri che hanno fatto davvero un grande lavora Tanta era forte la volontà di riportare al centro queste persone, nascoste e talvolta un po' dimenticate, che come data di fondazione è stato scelto l'8 febbraio, in prossimità delgiorno dedicato a Sant'Apollonia, patrono della città diCantìL Ilsignificato diquesta scelta è emblematico» dice Colzani «Un'altra data che ha segnatola storiadellanostracooperativa è 112006, quando si è inaugurata la nuova sede. Lasciati gli storici locali dei Concettini, I1Gabbiano è approdata nelle sede di via Baracca». Un luogo accogliente, grande, pulito e ordinato. «Non che quello di prima non avesse delle buone caratteristiche masi era fatto davvero piccolo per noi: sono 350 i minori che ogni anno accedono al nostro ambulatorio di neuropsichiatria infantile, mentre le persone con disabilità seguite sono più di 70». A sostenere queste attività ci sono 100 soci. «Si tratta principalmente dei familiari dei nostri assistiti, da sempre siamo sostenuti dal Lions di Mariano e Cantùe trai soci troviamo anche i nostri dipendenti e i tanti volontari che ci dedicano il loro tempo. Ne abbiamo più di 80, ma non sono mai sufficienti». Il bello di questo luogo è che è vivo, un allegro via vai di persone lo animano, essere umani di tutti
i tipi: giovani e anziani, bambini e adulti, mamme e nonni. «Che ci siano o no delle disabilità, la nostra casa accoglie tutti allo stesso modo: abbiamo una piscina per le attività in acqua con corsi dedicati a tutti, attività fisioterapiche, rieducative o ricreative. Ci sono laboratori artigianali, abbiamo una serra in cui venire ad acquistare piantine di stagione, una fattoria, un piccolo bar». Tante persone diverse, tante esigenze differenti. Perquesto Il Gabbiano ha raddoppiato le sedi, aprendone una a Capiago nel settembre del 2017. «Quella di Capiago Intimiamo è stata un'altra tappa fondamentale: l'abbiamo aperta per rispondere alle richieste sempre numerose di persone con disabilitàe dibambini che presentano criticità e fatiche nel loro processo di crescita». «I1 futuro per noi, e i nostri ragazzi, inizia oggi. Per questo abbiamo già realizzato il progetto della comunità alloggio residenziale che è attiva dal 2011 e che diventa cruciale per dare autonomia a queste persone. Inoltre, è attivo un appartamento in cui è possibile sperimentare esperienze residenziali anche limitate nel tempo». Per chi volesse diventare volontario o cercasse informazioni può visitare il sito Internet: www.ilgabbianocantu.it.
(PRODUZIONE RISERVATA

***

I ragazzi de II Gabbiano al lavoro

***

#s#23 #t#1 #c#Como#c#