GAZZETTINO BELLUNO 28-01-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Cinquant'anni senza Buzzatti «Impossibile fare di più»
Autore: De Donà Daniela

Cinquant'anni senza Buzzati «Impossibile fare di più»
›Diversi gli eventi per ricordarlo, molti fondi "sottratti" da Vaia e virus IL SINDACO MASSARO DIVERSE LE STRADE «COSTRETTI IN SUA MEMORIA A DIROTTARE «PER NOI È STATO DA ALTRI CAPITOLI L'AMBASCIATORE IMPORTANTI RISORSE NEL MONDO DI BELLUNO PER LE EMERGENZE» E DELLE SUE MONTAGNE»
L'ANNIVERSARIO sa, alla presenza della moglie Al
merina», è sempre Massaro a BELLUNO La città si inchina allo parlare. Inoltre una via gli è descrittore italiano del Novecento dicata in città. Così è scritto nelmaggiormente tradotto. Più di lo stradario: «La strada comunaCalvino, di Pavese, di Moravia. E le dedicata a Dino Buzzati è una lo fa nel giorno che ne ricorda la delle più caratteristiche e belle morte - in un letto della clinica di Belluno, segue l'antico permilanese "La Madonnina", giu- corso delle mura, partendo da sto cinquant'anni fa - attraverso piazzale Marconi e giungendo le parole del primo cittadino, Ja- al ponte della Vittoria. Dalla via copo Massaro. Che coglie l'occa- si gode un suggestivo panorama sione per alcune precisazioni. sulla valle del Piave. Per questo Rimandando al mittente alcune la strada è nota ai bellunese codichiarazioni di Valentina Mo- me La Panoramica». Aggiunge rassutti, pronipote dello scritto- il sindaco: «Gli venne dedicata re e giornalista, che aveva di- nel 1982, nel decennale della chiarato che il Comune, per que- morte. È una strada che guarda sto anniversario, «poteva fare di verso Villa Buzzati, verso Limapiù». na e la sua Valmorel».
LA VIABILTA «Dino Buzzati, grande scrittore e giornalista, per noi bellunesi è stato soprattutto l'ambasciatore di Belluno e delle nostre montagne nel mondo», è l'incipit del sindaco che sottolinea «il legame forte tra Buzzati, Belluno e le nostre vette». A cominciare dalle strade. A Castion, vicino al campo sportivo, una serie di vie evocano le opere buzzatiane: c'è via Barnabo delle montagne, via del Bosco Vecchio, via dei Sette Messaggeri. «Gli furono intitolate nel 30esimo anniversario della scomparAPPUNTAMENTI BUZZATIANI 112022 sarà un anno declinato sul ricordo di Buzzati. Così sindaco elenca alcuni appuntamenti: «Penso al Giro d'Italia, di cui Belluno ospiterà a maggio la partenza passando proprio davanti alla abitazione dove nacque nel 1906». Il riferimento è al tappone dolomitico, BellunoPasso Fedaia. E a proposito del Buzzati non solo romanziere, giornalista di cronaca, drammaturgo, pittore, fumettista, Massaro anticipa un evento sul fronte teatrale: «L'esordio, in autunno al Teatro Comunale, delle

***

"Opere brevi" di Buzzati con musica di Luciano Chailly, a cui sta lavorando il Teatro Stabile del Veneto». Il Comune di Belluno ha poi finanziato un evento organizzato da Cà Foscari, per settembre tra Belluno, Venezia e Vicenza, sulla poesia di Buzzati, con una dozzina di poesie che verranno tradotte e con gli autori che verranno in città. Il Comune, inoltre, sarà protagonista della memoria di Buzzati pure con l'edizione 2022 della rassegna "Oltre le Vette" in cui è già prevista una mostra dedicata all'epistolario alpinistico di Buzzati. Non mancheranno incontri e manifestazioni in cui il Comune di mette a braccetto con vari enti: Confindustria, il Club alpino italiano, il Lions Club. Quasi come risposta a Valentina Morassutti, che è presidente dell'associazione culturale San Pellegrino-II Granaio, arriva la chiusa del sindaco, che ammette: «Certo, sarebbe stato bello poter fare ancora di più nel cinquantesimo della morte, ma non va dimenticato come prima la tempesta Vaia ci abbia costretto a dirottare da altri capitoli importanti risorse verso interventi di messa in sicurezza del territorio e come la cultura, così come lo sport e i settori economici e produttivi, stia soffrendo
in maniera drammatica sotto il profilo finanziario e organizzativo delle restrizioni legate all'emergenza sanitaria».
IL CONVEGNO Oggi, intanto, si chiude la due giorni dedicata a "Buzzati e la parola", organizzata dall'Università Iulm di Milano. E' il primo di un tourbillon di appuntamenti. A dare abbrivio le parole del prorettore, Giovanna Rocca: «In molti Paesi del mondo Buzzati è considerato un classico, ha sperimentato l'uso della lingua in tutti i modi prima di usare la sua, tra fantasia e ironia. A caratterizzarlo è la contaminazione di generi, i registri alti e bassi, il gergo popolare e il gergo lirico». Nel ruolo di moderatore, ieri, c'era l'assessore Marco Perale che, a proposito della lingua di Buzzati, ha parlato di «parabola dell'effimero della scrittura del cronista e dell'eterno della letteratura». Sottolineando il fatto che è giusto che il primo convegno che apre la ricorrenza dei 50anni dalla morte parta da Milano, dove Dino Buzzati è vissuto e dove ha sede Iulm. "La cui sede staccata di Feltre diede vita, con Nella Giannetto, all'Associazione internazionale "Dino Buzzati".
Daniela De Donà
QI EYENTI per ricordare 150 anni dalla morte di Buzzati non sono quanti avrebbe voluto il Comune: i fondi dirottati sulle emergenze

***

#s#31 #t#1 #c#Belluno#c#