LA VITA DEL POPOLO 30-01-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il terzo settore e le imprese per la salute della comunità

IL TERZO SETTORE E LE IMPRESE
PER LA SALUTE DELLA COMUNTTA'
IO VALGO
La campagna Avis porterà a tavoli provinciali e regionali
Idatori di lavoro, causa Covid, si sono trovati a dover eseguire una serie di adempimenti formali e sostanziali per contribuire a limitare i rischi di contagio. Tali prescrizioni, derivanti dalle imposizioni governative e dal buon senso, hanno impattato sulla vita loro e dei lavoratori, modificando abitudini e percezioni individuali. Con che consapevolezza da parte del lavoratore stesso? Con quali lacune e punti di forza? Se lo è chiesto Avis regionale Veneto, che, con un questionario online su un campione di donatori-lavoratori, ha dato il via al progetto "lo Valgo 3.0: il terzo settore e le imprese insieme perla salute della comunità", terza edizione di un'iniziativa che negli ultimi anni ha promosso e diffuso la cultura del volontariato, della donazione del sangue e della salute negli ambienti di lavoro. la prima edizione, nel 2018, ha portato Avis all'interno delle aziende (piccole e medie imprese, cooperative) con il coinvolgimento di circa 400 lavoratori in momenti di formazione e sensibilizzazione, sulla donazione di sangue in particolare. La seconda, nel 2020, si è trovata dopo poco nel mezzo della pandemia e ha subito una rimodulazione, con una promozione del dono e della salvaguardia della salute a distanza, tramite video destinati ai dipendenti, la campagna "MoVita" anche nei luoghi di ritrovo e iniziative social e su piattaforme digitali. Io Valgo 3.0 fa un ulteriore passo in avanti, concentrando l'attenzione sul comportamento del singolo e sulla salute della collettività in una situazione di pandemia. Presentato a Treviso il 18 gennaio 2022, il progetto vede il contributo della Regione Veneto e, perla prima volta accanto ad Avis Veneto, la partnership di Admo regionale. Collaborano Cisl Veneto, Confcommercio Veneto, Villa Maria-Centro di medicina e lions dub international - Distretto 108Ta3. A spiegare l'iniziativa è la coordinatrice del progetto, Chiara Manfrin: «Io Valgo 3.0» parte dai pareri dei lavoratori. Attraverso un questionario online rivolto ai donatori Avis e Admo,
si sono raccolte informazioni sull'attenzione nei luoghi di lavoro verso la salute, su come sono cambiate le cose (se sono cambiate) dall'avvento della pandemia, su lacune ancora da colmare ed eventuali nuove buone prassi attivate per salvaguardare la salute di tutti. Una volta raccolti i risultati, è stata fatta una mappatura dei rischi percepiti e di eventuali buone pratiche attuate negli ambienti di lavoro. Dai dati raccolti sta per essere realizzata una campagna informativa grafica e visiva. Non solo. Sempre con partner e collaboratori, ma aperti a chiunque voglia contribuire, sta per partire una serie tavoli di confronto tra figure professionali diverse, per realizzare delle linee guida di comportamenti da adottare, su base volontaria, negli ambienti di lavoro". I tavoli saranno quattro, tre territoriali e uno regionale. Si inizia il 27 gennaio con Padova e Rovigo, il 28 gennaio toccherà a Treviso, Venezia e Belluno e d 4 febbraio a Verona e Vicenza. 1122 marzo si terrà il tavolo online regionale, dal quale usciranno le linee guida comuni per la cura della salute di tutte le persone che entrano in contatto con attività esercitate dalle imprese e un modello innovativo di collaborazione tra imprese ed enti del Terzo settore nella gestione precoce dei focolai e il contenimento degli effetti sanitari, economici e sociali causati dalla pandemia.
11 questionario punto di partenza
Tra i dati interessanti emersi dal questionario c'è che per l'80% degli intervistati con il Covid e aumentata sul luogo di lavoro la percezione dei rischi e la consapevolezza di quanto i propri comportamenti possano avere conseguenze sulla salute di tutta la comunità. Rispetto ai principali fattori di rischio percepiti nel luogo di lavoro, le risposte sono state: superficialità, negligenza, mancata prevenzione e mancato rispetto delle regole e delle normative per d 35% degli intervistati, luoghi di lavoro inadeguati (elevati contatti interni ed esterni/ sovraffollamento) 32% e persone non vaccinate 27%. Un 6% non si è espresso. I196% del campione ritiene che il proprio luogo di lavoro sia un contesto importante per diffondere un messaggio di attenzione alla salute propria e degli altri e questo dimostra che la strada è quella giusta.

***

#s#34 #t#1 #c#Treviso#c#