GAZZETTINO 01-02-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Salva la storica Fulvia si contagia e muore «Temeva il vaccino»
Autore: Calia Paolo

Salva la storica Fulvia si contagia e muore «Temeva il vaccino»
IL TREVIGIANO PICCO ERA PRESIDENTE DEL CLUB SERENISSIMA AUTQ E MOTO, IL PIO GRANDE DEL VENETO IL CASO
CONEGLIANO (TREVISO) Ha provato a curare il Covid a casa, senza essersi mai vaccinato, seguendo le indicazioni del sindaco di Santa Lucia di Piave e medico Riccardo Szumski, punto di riferimento per schiere di no vax. Quando le sue condizioni sono però peggiorate non ha potuto evitare il ricovero all'ospedale di Vittorio Veneto, dove nella notte di domenica è morto. Se n'è andato così Paolo Picco, 81 anni, volto notissimo di Conegliano. Era il presidente del Club Serenissima auto e moto storiche fondato nel 1988. Uno dei club più prestigiosi in Italia e il più grande del Veneto con gli oltre 1600 iscritti. Di recente si era anche occupato del salvataggio della Lancia Fulvia rimasta parcheggiata sempre nello stesso parcheggio di Conegliano per oltre 40 anni. Vicenda rimbalzata in tutta Italia.
LA MALATTIA Il primo gennaio Picco ha cominciato ad avvertire dei sinto?L'81enne ha provato le cure di Szumski, poi il ricovero in ospedale
mi che lo hanno spinto a fare un tampone. Il test lo ha fatto il
giorno 5, risultando però positivo. Senza essere vaccinato, la sua scelta è stata di provare a curarsi a casa. Ha quindi chiesto l'aiuto di Szumski per le terapie a domicilio. Ma la situazione è velocemente peggiorata. L'l1 gennaio è entrato nell'ospedale vittoriese, espressamente dedicato al Covid, in condizioni gravi. E di miglioramenti non ce ne sono stati: «Purtroppo con il Covid è andato tutto storto - racconta il figlio Alberto - le medicine monoclonali perle cure a casa sono arrivate tardi. E poi la situazione si è aggravata». Alberto ammette che il padre non era vaccinato: «Mio padre non era contro il vaccino - racconta - era solo incerto se farlo o meno, aveva una certa paura. Circa dieci anni fa aveva subito l'asportazione di un rene e questo gli aveva consigliato una certa prudenza. Lui non è mai stato contro nulla, ha sempre cercato di fare di tutto e di più. Difficile dire dove abbia preso il Covid, era sempre attivissimo e frequentava tante persone. Una vita sociale molto intensa. Sempre attivo e sempre pronto a trasmettere la sua positività che instancabilmente e lucidamente metteva in tutto quello che faceva. Non avresti detto che avesse 81 anni. Un vero vulcano».
LA VITA Paolo Picco ha sempre avuto la passione per le auto e ha partecipato con successo a numerosi rally. Anche se risiedeva da tempo a Santa Lucia di Piave, comune di Szumski, era stato anche consigliere comunale di Forza Conegliano all'epoca del sindaco Floriano Zambon ed era socio del Lions Club Conegliano. Con il Club Serenissima Storico si era fatto carico dell'organizzazione dell'ultima edizione del Natale a Conegliano. «Purtroppo questo è un saluto che non avrei mai voluto fare - dice il sindaco Fabio Chies - ma ci tengo a dirti una cosa che ho nel cuore: grazie Paolo. Grazie perla tua gentilezza e perla cordialità, per la tua capacità di coinvolgere e di rendere tutti allegri. grazie per essere stato un punto di riferimento ed una persona al servizio della comunità e degli altri». «Era una bella persona, sempre disponibile e generosa - ha aggiunto l'ex primo cittadino Floriano Zambon - che sapeva trovare soluzioni e risolvere i problemi di chi si rivolgeva a lui». Picco lascia i figli Alberto, Donatella e Luisa e i fratelli Roberto e Carlo. Per sua espressa volontà, la cerimonia funebre si svolgerà in forma strettamente privata.
Paolo Calla

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LA VITTIMA Paolo Picco davanti alla "mitica" Lancia di Conegliano con il governatore del Veneto Luca Zaia

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