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Bologna, un’app filo diretto fra medici e parenti dei bambini ricoverati in Chirurgia - CorrierediBologna.it

3 febbraio 2022 - 19:00
Bologna, un’app filo diretto fra medici e parenti dei bambini ricoverati in Chirurgia
L’idea dello specializzando Marco Dimitri che permette di comunicare direttamente con il primario di Chirugia pediatrica Mario Lima: «Aiuta medici e genitori»
di Marina Amaduzzi
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L’ospedale Sant’Orsola di Bologna
Un filo diretto tra i medici e il personale della Chirurgia pediatrica del Sant’Orsola diretta dal professor Mario Lima e i genitori dei bambini che vengono ricoverati. Per avere tutte le informazioni sulla patologia di cui soffre il bambino, per poter firmare con calma il modulo di consenso informato ma soprattutto per non perdersi nella Rete, consultando dottor Google. È l’obiettivo della nuova app ChPedBo, pensata e ideata da Marco Dimitri, uno specializzando al secondo anno della scuola di Chirurgia pediatrica. «Oggi le informazioni, grazie ai motori di ricerca, sono veloci ma spesso anche poco filtrate — sottolinea la direttrice generale del Sant’Orsola Chiara Gibertoni — l’equipe di Lima ha invece selezionato le informazioni corrette. Inoltre, con questa app viene garantita anche la trasparenza che tutti chiediamo per la nostra salute, soprattutto se si tratta dei nostri figli o nipoti».
Al telefono con il professor Lima
Il professor Mario Lima
L’app, realizzata grazie al contributo dell’associazione «Amaci» e al Lions Club Bologna, contiene informazioni dettagliate e precise, ma spiegate in parole semplici, sulle principali patologie e interventi chirurgici di cui si occupa il reparto: caratteristiche, diagnosi, terapie, decorso post-operatorio e anche le possibili complicanze. L’app consente anche di contattare direttamente il professor Lima via mail per ogni dubbio o perplessità. «Aiuta prima di tutto noi medici — spiega il primario — ma soprattutto i genitori a capire situazioni e problemi che andranno a vivere con i loro figli. Anche per la fase prenatale sarebbe importante sviluppare questa app, in particolare per chi ha problemi di malformazione del feto». Lima si impegna a dare risposte «in tempo reale» ai quesiti dei genitori che lo contatteranno. Il rapporto diretto con i familiari non è una novità per lui. «Da 20 anni, da quando sono direttore, c’è il mio numero di cellulare sulle brochure del reparto — conclude —, avrò ricevuto una trentina di telefonate al massimo. Il tema per i genitori è solo avere la sicurezza di poter avere un contatto diretto».
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3 febbraio 2022 (modifica il 3 febbraio 2022 | 19:00)
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