GIORNALE DI VICENZA 05-02-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
«Il “capo” deve mutare la relazione sul lavoro»
Autore: Zuccon Cinzia

CONFCOMMERCIO Esac: confronto tra esperti sulla nuova formazione
«Il "capo" deve mutare la relazione sul lavoro»
«L'azienda ha bisogno di offrire senso di benessere
a dipendenti pronti a uscire dal comfort e innovare»
Chula /maim
•• In contesti sempre più complessi la formazione diventa l'elemento chiave per questa premessa che Esac Formazione ha organizzato ieri un evento online cui si sono collegate oltre 100 persone per ascoltare formatori di livello nazionale. Sollecitati dal manager e scrittore Sebastiano Zanolli sono intervenuti Leonardo Milani coach delle Frecce Tricolori, Pietro Trabucchi esperto di resilienza e performance nello sport, Elena Appiani della società di consulenza direzionale Rete 33 e presidente internazionale Lions, ed Enrico Purgato, general manager di The ID Factory, societi di servizi per latracciabilità della filiera della moda.
Stare bene al lavoro «Non cerchiamo tanto persone con competenze specifiche - ha esordito Purgato - ci interessa di più che siano curiose, con una mente aperta e disponibili ad uscire dalla propria zona di comfort». Per trarre il meglio dalle organizzazioni bisogna riconoscere l'azienda come luogo dove si va volentieri e si desidera portare il proprio contributo; bene, dunque, anche una formazione che crei benessere. «È il motivo per il quale - ha continuato l'imprenditore - ai nostri dipendenti offriamo anche corsi di yoga piuttosto che di cucina. Anche questo contribuisce a
migliorare la produttività». Capire cosa è meglio per i propri collaboratori non è sempre facile: due, tuttavia, sono i canali per trarre il meglio dalle persone, e anche dai loro errori.
L'errore come elemento di crescita Lo ha spiegato Milani che nel '93, dopo la strage di Ramstein, su invito del Capo di Stato Maggiore ha fatto il suo ingresso nell'aeronautica come consulente: «C'è il canale in cui si rafforzano le competenze tecniche e quello dello sviluppo delle caratteristiche personali e una leadership ispirante, non autoritaria, può essere un agente di trasformazione». Definitosi "maniaco della filosofia zero errori e zero gerarchia", Milani ha spiegato quanto sia fondamentale portare alla luce gli errori e discuterne nel contesto giusto: quello in cui chi ha sbagliato ammette l'errore, in un gruppo in cui nessuno lo accusa, dove non c'è spazio per le tensioni ma ciascuno offre il proprio contributo in modo non solo che il capo prenda la decisione migliore, ma anche affinché chi ha commesso l'errore abbia tutti gli elementi per scrivere un articolo per portare a conoscenza di tutta l'Aeronautica l'errore, la soluzione e soprattutto per fare in modo che non si ripeta.
II fattore 'Life skills' Applicare quanto si apprende, comunque, non è scontato, serve concentrazione: vale per i piloti che restano anche 12 ore a bordo di un aereo, quanto per un chirurgo durante un intervento. Aiuta allenarsi a `rimanere nel presente' e ben orientati alle soluzioni. Ma l'attenzione è merce sempre più rara: «Gli stessi allenatori - ha spiegato Trabucchi - lamentano proprio la scarsa capacità di concentrarsi, di sacrificarsi degli atleti. Che fare? Bisogna appassionare, manifestare fiducia nella capacità delle persone di farcela». La relazione e la motivazione sono la chiave. Trabucchi, che ha lavorato con 3 squadre in altrettante olimpiadi, sottolinea però anche l'importanza dell'aspetto educativo. «Se le life skills' entrassero a scuola come ipotizzato - ha detto Appiani - sarebbe una svolta. Si tratta di competenze legate alla capacità di problem solving, alla resilienza, alla gestione dello stress, per le quali le relazioni sono fondamentali, ma oggi i bambini le vivono mediate dalla tecnologia». Un'educazione e una formazione attenta anche alle relazioni, dunque, è indispensabile per stare bene con se stessi e al lavoro, e far crescere le imprese. E vale a partire dai manager. «Chi ha in mano la gestione strategica di un'azienda deve ispirare e dare l'esempio - ha sottolineato Appiani-. Il concetto di `capo' è cambiato', ma molti non se ne sono resi conto a giudicare dall'ondatadi dimissioni volontarie dell'ultimo anno». •

***

***

#s#27 #t#1 #c#Vicenza#c#