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«Angeli custodi»: la Croce Rossa raccontata ai Lions Gallarate Seprio - MALPENSA24

«Angeli custodi»: la Croce Rossa raccontata ai Lions Gallarate Seprio
13/02/2022 Sergio Zaza GALLARATE | MALPENSA
GALLARATE – La prima immagine è una croce rossa su una divisa bianca, spesso associata all’ambulanza e al soccorso extra-ospedaliero. «Ma c’è molto, molto di più». La Croce Rossa Italiana è impegno sociale, lavoro di squadra, sangue freddo e capacità di empatia. Lo ha spiegato nel dettaglio giovedì sera, 10 febbraio, Patrizia Didò, infermiera volontaria del Cri di Gallarate e consigliere del direttivo, all’evento organizzato dal Lions Club Gallarate Seprio, presieduto da Silvia Radaelli . A lei il compito di fare gli onori di casa nel loro quartier generale, ovvero il ristorante “Le Querce” di Casorate Sempione. Presenti anche il consigliere di Cri, Sisto Altieri, con il sostegno di Mirto Crosta, vicepresidente regionale vicario di Cri.
Cos’è la Croce Rossa Italiana?
Dall’inizio: cos’è la Croce Rossa Italiana? «Un sogno che dura 160 anni». Qualcuno in scia aggiunge che «sono angeli custodi». Tutti i presenti sono d’accordo e si abbandonando in un applauso. Oltre un secolo e mezzo di «volontari che lavorano per la comunità», ha spiegato durante la sua presentazione Didò, con l’obiettivo di raccontare «la nascita della Cri e del Corpo infermiere volontarie».
Da un punto di vista delle emergenze, intanto, «per coprire le molte sfaccettature delle marginalità, dove lo lo stato non riesce ad arrivare». Vale ora, in questi due anni di pandemia che hanno visto i volontari in prima linea per sostenere le persone più in difficoltà, con «le consegne di medicinali, la spesa sociale e le misure di contenimento». Ma è un impegno che non è mai venuto meno: sul territorio, a Gallarate e dintorni con eventi legati a temi sensibili e simulazioni di intervento, oltre che all’estero, «con le crocerossine che da sempre sono inviate a seguito delle forze armate per dare supporto sanitario».
Il Sociale
L’emergenza non esclude – anzi, tutt’altro – la componente Sociale. «Ci sono molti servizi che riguardano le marginalità e che sono erogati dalle istituzioni». Questo perché «le persone sono sempre troppo poche e le esigenze continuano ad aumentare». Un esempio è l’assistenza agli anziani: «Molti sono soli, per il Covid era stato aperto una linea telefonica per la distribuzione dei farmaci, ma ancora oggi è attiva. La loro necessità è sapere che c’è qualcuno che li ascolta». Ma vale anche per il servizio aperto in aeroporto, su segnalazione di Sea. Molte persone la sera vivevano a Malpensa e noi avevamo il compito di mappare l’area per ricollocarle in croce rossa. «Sono realtà che sfuggono alla vita di tutti i giorni, ma ci sono». Per questo motivo ora «abbiamo intenzione di riaprire un ambulatorio ed estendere il servizio con personale infermieristico e magari medico, per le persone che hanno le esigenze più banali».
I valori
Il rapporto con i Lions e attivo da sempre, ha poi ricordato. Lo spunto giusto per Radaelli: «Queste storie ci fanno ricordare tanti momenti in cui la Croce Rossa ha operato, facendo grandi cose». Per l’occasione sono stati donati dai Lions Club Gallarate Seprio mille euro: «Un piccolo gesto rispetto a tutto quello che voi fate ogni giorno». Lo spirito che si declina perfettamente alla preghiera del volontario della Cri, declinata in sette valori fondamentali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità.
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