LAVOCEDELTRENTINO.IT 16-02-2022

Sezione: WEB
Il carcere è un destino? Una volta terminato di scontare la pena, quali sono le possibilità di rientro nella società? - La voce del Trentino

A queste domande, i Lions Club Trento del Concilio hanno cercato di dare una risposta con il meeting dal titolo “Dal carcere alla comunità – Il modello Italiano alle Nazioni Unite“. Ospiti d’eccezione il Procuratore Generale della Repubblica, S. E. dott. Giovanni Ilarda, che ha introdotto il tema offrendo una panoramica storica del lavoro nelle carceri. Il dott. Lo Cascio, Capo sezione ufficio centrale del lavoro dei detenuti presso il Ministero della Giustizia che ha realizzato delle vere e proprie “fabbriche di mascherine dentro il carcere” e la dott.ssa Orozco, Responsabile del programma di cooperazione tra Italia e Messico per le Nazioni Unite, che ci ha spiegato come l’ONU si adoperi affinché il modello italiano venga esportato in Messico. Pubblicità Pubblicità La serata è proseguita con l’intervento della Prof.ssa Menghini, professoressa associata di diritto penale della facoltà di giurisprudenza di Trento nonché Garante dei detenuti della Provincia, che ci ha illustrato la situazione nel nostro territorio e si è conclusa con un saluto dell’Assessore Bisesti che ha ricordato come la Provincia stia operando, tramite lo sport, per includere i Detenuti in un percorso riabilitativo. Tutti i relatori hanno convenuto sul fatto che il lavoro costituisca la leva e l’occasione non solo per acquisire nuove competenze ma anche la consapevolezza delle proprie capacità e della dignità del lavoro, così come, altrettanto, è emersa la difficoltà di realizzare attività lavorative stabili nel carcere. Per questo il progetto delle fabbriche nelle carceri costituisce una possibilità concreta di lavorare. Attualmente, le 4 fabbriche coinvolgono 350 detenuti e producono 700.000 mascherine al giorno. Pubblicità Pubblicità Effettivamente, “Il Lavoro nobilita l’uomo“: ove si è potuto attuare un programma di lavoro certo per i detenuti, anche al di fuori delle mura carcerarie, i detenuti hanno trovato un riscatto per le loro esistenze, e diminuito drasticamente le recidive. La responsabile internazionale Lions, Elena Appiani, ha poi ricordato i grandi progetti realizzati nei carceri di Venezia, per la sartoria, e di Vicenza, con la creazione di un forno e la formazione nel settore metallurgico. Tutti con il patrocinio e il sostegno attivo dei Lions. Una serata stimolante, di grande attualità, che ha lasciato un segno in tutte noi, per poter meglio capire un sistema complesso e delicato, ma soprattutto che costituisce un punto di partenza per sostenere un programma di aiuto al reinserimento nella Comunità “Dal carcere alla Comunità”. Pubblicità Pubblicità Pubblicità Pubblicità

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