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Dopo Pavullo anche Frassinoro adesso vuole una scuola per supertecnici - Gazzetta di Modena Modena

cronaca
Dopo Pavullo anche Frassinoro adesso vuole una scuola per supertecnici
Il sindaco Capelli lancia l’idea di un Its a Cerredolo, a pochi chilometri dal paese Ma Pavullo sta lavorando allo stesso obiettivo nel Frignano: sarà duello?
Daniele Montanari 17 Febbraio 2022
Frassinoro. Rischia di scoppiare la “battaglia degli Its” in montagna, con un duello per avere l’Istituto Tecnico Superiore tra Pavullo e il Frignano da una parte e Frassinoro e l’Appennino ovest dall’altra.
Che le aziende montane abbiano sempre più bisogno di tecnici e fatichino a trovarli in loco è un dato di fatto che accomuna entrambe le vallate. Per questo, e per arginare lo spopolamento dei giovani, da Pavullo (tramite il Lions Club, gli imprenditori locali e l’istituto Marconi) nelle settimane scorse era stata lanciata la proposta di creare nel Frignano, in collaborazione con Fondazione Its Maker, una scuola per supertecnici, utilizzando le risorse del Pnrr. Ma adesso quella stessa proposta viene lanciata anche da Frassinoro, dal sindaco Oreste Capelli in veste anche di presidente dell’Unione del Distretto ceramico: «Creiamo un corso Its a Cerredolo, nella montagna reggiana qui vicino – propone – in un luogo in cui confluiscono le valli e dove i giovani possono decidere di formarsi nella meccanica e inserirsi, poi, nelle aziende del comparto montano. Nelle nostre terre la tradizione legata al comparto della meccanica è fortissima –rimarca – fino alla fine degli anni ’70 esisteva a Frassinoro una scuola professionale per lavoratori al tornio».
L’idea lanciata è senz’altro importante, soprattutto nella prospettiva di far rivivere queste valli. Ma si può pensare alla partenza di due Its in montagna? È vero che si parla geograficamente di località con una certa distanza tra loro, una peraltro nel modenese e l’altra nel reggiano. Ma non c’è il rischio di farsi concorrenza? Di lottare su chi la spunta? «La vallata di Frassinoro è profondamente diversa da quella di Pavullo – nota Capelli – qui a Castelnovo Monti c’è già un percorso formativo triennale per personale meccanico, ci si inserisce in una tradizione e in un crocevia che guarda alla montagna e al distretto ceramico. Nessuno dei nostri ragazzi va a studiare a Pavullo: siamo realtà diverse e non ci vedo nessuna concorrenza, la ritengo una proposta complementare».
Però ci si può chiedere: non è strano che un sindaco modenese sponsorizzi un investimento nel reggiano? «Assolutamente no, perché è un modenese che vuole che succedano le cose – ribatte Capelli – e non è con i campanilismi che si possono intercettare i fondi del Pnrr. Dobbiamo guardare al futuro che vogliamo: se continuiamo a mandare i giovani in pianura a formarsi, dopo non lamentiamoci se una volta fatto lo stage lì non tornano più su. Dove invece ci sarebbe un enorme bisogno di loro, come dimostra, proprio qui a Frassinoro, la Trenton, che avendo bisogno di tecnici ha deciso di formarseli. Se vogliamo vedere ancora i giovani qui tra 15 anni, dobbiamo creare adesso l’opportunità. Il mondo sta cambiando: questi due anni di pandemia hanno aiutato a riscoprire la montagna. È il momento giusto per fare un discorso come questo. Facciamo squadra verso un nuovo indirizzo per la montagna: due Its ci possono stare benissimo».
Nel comune di Frassinoro i ragazzi tra i 21 e i 30 anni sono 125, quelli fra i 17 e 20 sono 50, quelli da 0 a 16 sono 157. Il futuro si gioca sul non far scappare le nuove leve.
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