PROVINCIA COMO 23-02-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
"Eleonora e Lidia" a Fecchio Un'altra impresa al cantiere
Autore: Cattaneo Silvia

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Cantù. Stop al progetto per la seconda sede del l'associazione per disabili L'azienda che aveva vinto l'appalto ha alzato il preventivo. «Ora si cambia»
I Il costo del l ópera em stimato in due milioni «Cerchiamo ll11 'll ternativa»
CAN-U SILVIA CATTANEO
Non tramonta, il progetto di realizzare una nuova residenza sanitaria per disabili di Eleonora e Lidia, stavolta non più a Figino Serenza, dove è cominciata la storia della Fondazione, ma a Cantù. L'avvio del cantiere, sperò, si sposa più in là, aquando sarà stataindividuata un'altra impresa che possaportarlo avanti. Già dalla scorsa estate si è manifestato un enorme rincaro nelprezzo dei materiali per il settore delle costruzioni, che si è consolidato e sta mettendo a rischio i cantieri in corso, riducendo ulteriormente i margini perle imprese, che già escono da un decennio di crisi In questo caso, a essere compromesso, un cantiere non ancora avviato. Il progetto prevede di costruire una struttura su due piani da 20 posti letto, destinata a ospitare soggetti con problematiche di natura comportamentale. Luogo prescelto, il terreno accanto alla quarta struttura della Fondazione Garibaldi Pogliani, con la quale, nelle intenzioni, si dovrebbero condividere anche alcuni servizi, come la cucina e la mensa.
Polo socio-assistenziale Di fatto, questo porterebbe aveder sorgere in questo angolo al fondo di via Sparta, un vero e proprio polo socio-assistenziale, dove unavolta c'erano le piscine di Fecchio, punto di riferimento per il divertimento tra gli anni Settanta e Ottanta finite persino per dare il titolo all'album d'esordio del cantautore canturino Andrea Parodi.Apochi metri, infatti, si trova anche la Casa di Riposo Antonio Vivaldi e non troppo lontano, lungo via Per Alzate, Abilitiamo Autismo Onlus sta recuperando Cascina Cristina per dare unacasa agiovani adulti con autismo e creare un ambiente nel quale possano realizzare la micli ore qualità di vita possibile.
La struttura figinese La Fondazione Eleonora e Lidia è una dellerealtàpiùnote del territorio, struttura figinese per disabili gravi e gravissimi nata dalla volontà di Lucia e Alessandro Borgonovo, residenti in paese, genitori di Eleonora, deceduta i122 luglio1995 a 19 anni. «I lavori sarebbero dovuto partire - conferma ilvicepresidente Luigi Grassi - ma sono stati bloccati perché l'impresa che si era aggiudicata l'appalto ci ha comunicato che, a causa del grande aumento del costo delle materie prime, la cifra inizialmente prevista per la realizzazione e la consegna dell'opera chiavi in mano, per così dire, non era più sufficiente per far si che l'intervento fosse sostenibile. Questo ci haimposto una riflessione». Cifra attorno ai due milioni di euro, un investimento importante. Da qui, prosegue Grassi «la decisione di cercare un'altra ditta che possa costruire la struttura aun prezzo per noi accessibile. Il nostro obiettivo sarebbe riuscire a individuarla e quindi aprire il cantiere per l'estate». Laprimasede, quellafiginese, inaugurata nel 2000, era stata
realizzata grazie al sostegno dei Comuni del Canturino e Marianese oltre che del Lions Club e della famiglia Ambrogio Baragiola di Cantù, ai contributi di Regione, Fondazione Cariplo e Cassa RuraleArtigiana di Cantù.
R PRODUZIONE RISERVATA

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II vicepresidente Luigi Grassi
La gru montata in via Sparta, ma il cantiere non è ancora partito
La sede della Fondazione Eleonora e Lidia a Figino Serenza

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