CORRIERE DELLE ALPI 25-02-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
«Porte aperte alle famiglie delle badanti» Belluno ci prova - «Salviamo i parenti delle nostre badanti»
Autore: Cri. Co.

IL PROGETTO
«Porte aperte alle famiglie delle badanti» Belluno ci prova
Lions al lavoro per l'accoglienza dei parenti delle badanti che lavorano qui. CONTENTO/ PAGINA 18
«Salviamo i parenti delle nostre badanti»
Belluno lavora all'idea dei ricongiungimenti familiari, lo strumento è una convenzione firmata tra Lions e Ministero
BELLUNO
L'accoglienza per i ricongiungimenti famigliari degli ucraini che lavorano sul nostro territorio: l'idea è di usare la convenzione firmata dal Lions per gli aiuti alle famiglie afghane anche per evetuali ricongiungimenti di profughi dall'Ucraina. L'ex sindaco di Pieve e guida del Lions club Cadore Dolomiti, Roberto Granzotto, ci crede e sta coinvolgendo un po' tutti: le lacrime di Svetlana sono quelle di tutti gli ucraini che si trovano in questo orrore. «Ho chiesto aiuto al sindaco di Pieve di Cadore per cercare una soluzione, lui che ha conoscenze al ministero, per cercare di capire se è possibile portare di qua almeno le famiglie che possono muoversi, quelle delle persone che lavorano in provincia. Gli uomini non possono uscire dall'Ucraina perchè potenziali combattenti contro questa invasione: sono tutti precettati. Ma donne e bambini possono essere ricongiunti con i famigliari che sono in Italia. Stiamo verificando se possono essere considerati rifugiati di guerra: sarei disposto anche ad andarli a prendere di persona se fosse possibile una svolta di questo tipo». L'Ucraina è di fatto chiusa nei suoi confini ma dalla provincia di Belluno parte l'imput di creare eventualmente un corridoio umanitario per trasferire le famiglie di badanti e lavoratori che si sono sistemati qui. «Cerchiamo di capire se
donne e bambini possono ottenere l'asilo qui» conferma Granzotto, non a caso figlio di quel partigiano Rudy, Giorgio Granzotto. Anche i Lions club si sta cercando di coinvolgere direttamente: «Per i profughi afghani e i loro ricongiungimenti, il Lions ha siglato convenzioni con il ministero dell'Interno, la ministra Lamorgese. Con questi atti si regola l'accoglienza e probabilmente riusciremo a farli valere anche per gli ucraini che abbiano parenti sul nostro territorio: persone che sono qui, se hanno parenti che possono essere ricongiunti e che siano messi in stato di protezione qui». Come Lions (ma anche a titolo privato) Granzotto si è messo anche in contatto con il Governatore del distretto Friuli Venezia Giulia eVneto Orientale Eddi Frezza, proprio per capire l'ordine della questione e le strade da intraprendere. Le convenzioni a primo giudizio, sembra che trattino della accoglienza non solo specifica per il popolo afghano ma si riferiscano a una accoglienza in generale di persone in difficoltà per guerre o persecuzioni.
CRI.CO.
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Roberto Granzotto

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