ECO DI BERGAMO 28-02-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Fondazione Armr: «274 borse di studio per i ricercatori»
Autore: S.C.

Fondazione Armr: «274 borse di studio per i ricercatori»
Daniela Guadalupi L'impegno La presidente Daniela Guadalupi:dal1993 sosteniamo esclusivamente i I lavoro dell'Istituto
Tremilionidieuroinpocomeno di trent'anni per sostenere la ricerca sulle malattie rare del CentroAldo e Cele Daccò dell'I stituto Mario di Negri. Nata ne11993 su impulso di Silvio Garattini e grazie a un'intuizione di Daniela Guadalupi-cheancorane è presidente - la fondazione Aiuti perla Ricerca sulle Malattie Rare (Armi) conta oggi 14 delegazioni in tutta Italia e rinnova il suo impegno, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, a sostenere lo studio e il lavoro dei ricercatori dell'istituto bergamasco anche ne12022. «I n trent'anni - racconta la presidente - abbiamo distribuito 274 borse di studio annuali ed elargito 51 contributi alla ricerca, permettendo ainostri ricercatori di frequentare corsie convegnia livello internazionale. Quest'anno (il 9 aprile al ridotto del Donizetti,ndr) consegneremo altre sette borse di studio del valore di 18mila euro l'una ad altrettanti studiosi che abbiamoindividuato attraverso un bando internazionale, e quattro contributi del valore di 24mila euro l'uno persostenere un annodi lavoro ad altrettantiricercatori che lavorano nei nostri centri». E ancora: l'Armr, grazie alla raccolta fondi de12021, daràunamanoquest'annoallarealizzazione di un laboratorio per lo studio di nuovi modelli sempre sullemalattierare,distnbuiràaltri contributi a ognuno degli otto dipartimenti dell'Istituto Mario Negri diMilano, e un premio a due studi clinici di oncologia e sulle neuroscienze. Dal primo ricevimento organizzato subito dopo la ristrutturazione di VillaCamozzi per farconoscere il centro di Ranica, al quale parteciparono circa mille soci dei club di servizio della bergamasca (LionsClub, Rotary, InnerWheel,Kiwanis,Panathlon, Fidapa e altri ancora), sono trascorsiormaitre decenni «Abbiamofattotanta strada e siamo semprerimasti dei semplici volontari -dice ancoraDanielaGuadalupi -; una peculiarità che aiutale persone ad avvicinarsi volentieri alla nostra associazione e a donare. Lavoriamo solo per l'Istituto Mario Negri, che oggi rappresenta uno dei centri di ricerca più all'avanguardia in Europa e con cui ci adoperiamo per dare ai malati una speranza di vita; anche a quelle persone che non sono affette da patologie rare». s. t

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