ILMESSAGGERO.IT 04-03-2022

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Terni, «Così abbiamo creato la vetrata per la Basilica di San Valentino»: i ragazzi del Metelli raccontano la loro arte

Terni, «Così abbiamo creato la vetrata per la Basilica di San Valentino»: i ragazzi del Metelli raccontano la loro arte
di Beatrice Martelli
Venerdì 4 Marzo 2022, 08:33
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I ragazzi del liceo artistico Metelli non si limitano a studiare la storia dell’arte: la scrivono. La straordinaria occasione è quella del progetto che ha permesso alla classe 4D di partecipare alla realizzazione di una vetrata che rappresenta la consacrazione a vescovo di San Valentino per mano del vescovo San Feliciano per la basilica di San Valentino, uno dei simboli della città, caro ai ternani. Il progetto si svolge all’artistico da due anni, con la collaborazione del Lions Club San Valentino; ce ne parlano tre studentesse e una degli insegnanti che vi si sono dedicati. A ripercorrere le tappe della realizzazione è Giada Bono: «Dopo l’incontro con Giuseppe Fatati, presidente del Lions Club, ci siamo confrontati anche con il mastro vetraio Pierluigi Penzo. Il percorso è stato anche pieno di opera di ricerca: in questo tipo di lavori sono importanti i riferimenti al periodo storico, al modo di vestirsi, all’iconografia dei santi. Io, in particolare, mi sono occupata della realizzazione del disegno dei visi dei personaggi di secondo piano e di San Valentino».
I ragazzi hanno disegnato tutti i vetri che compongono il disegno, prima in bozzetto, poi in scala 1:1, sul quale il mastro vetraio potesse tagliare i vetri in ogni particolare, per un totale di 5 metri quadri di disegno. Valentina Botondi e Giulia Merlini si sono invece occupate della parte della natura: «Fondamentale è stato l’inserimento della cascata delle Marmore: secondo le nostre ricerche all’epoca dei santi la cascata non aveva lo stesso aspetto che conosciamo oggi; noi, però, abbiamo deciso di rappresentarla nella sua forma inconfondibile, per rendere il luogo identificabile e creare un legame tra la storia e il nostro territorio» spiega Botondi. Per Giulia Merlini questo lavoro ha rappresentato «Un momento di crescita», ma l'ha colpita soprattutto «Il poter creare un legame tra studenti e comunità: molti sono venuti ad assistere all’inaugurazione della vetrata, durante le celebrazioni di San Valentino, e molti la vedranno, poiché abbiamo potuto partecipare alla creazione di qualcosa di perenne, ben diverso, ad esempio, da una mostra». La professoressa, Angela Avenoso, insegna alla classe progettazione del design dei metalli. «Il progetto, che fa parte dell’alternanza scuola lavoro, permette dal punto di vista pratico ai ragazzi di familiarizzare con la tecnica del cloisonné (una smaltatura su metallo), per la quale sono seguiti dal professor Pasquale Verdone» dice. «Ma non si tratta solo di  questo: quest’anno il lavoro ha significato portare a termine un lavoro che l’anno scorso è partito un po’ in sordina, a causa della quarantena. Ciò che conta è che la bellezza della città deve passare dalla nostra scuola: gli studenti devono essere i protagonisti di questa bellezza».
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