NAZIONE LA SPEZIA 04-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Dieci case Arte sul territorio a disposizione dei profughi - Già una ventina i profughi ospitati. A disposizione anche 10 alloggi Arte
Autore: Masciullo Ginevra

L'accoglienza
Dieci case Arte sul territorio a disposizione dei profughi
Masciullo a pagina 3
Bimbo protesta contro la guerra. In alto a destra, il prefetto Maria Luisa Inversini
Già una ventina i profughi ospitati
A disposizione anche 10 alloggi Arte
Le case recuperate in larga parte nel capoluogo e poi a Varese. Scajola: «Attendiamo indicazioni» Il prefetto Inversini e l'assessore al sociale Giorgi spiegano come funziona la macchina dell'accoglienza
GLI ARRIVI
Una famiglia si trova a Fiumaretta Un altro nucleo sistemato a Lerici da privati cittadini
Sono giorni di grande mobilitazione per le istituzioni e le organizzazioni che hanno scelto con impegno di mettersi al servizio della comunità ucraina e della
cittadinanza per riuscire a crea- ventina di persone (di cui quindire una sistema di accoglienza ci collocate da Caritas, dato agche possa garantire a chi fugge dalla guerra ospitalità e assistenza perla registrazione sul territorio. A fare il punto della situazione e a sottolineare l'importanza di conoscere i passaggi e rispettare le procedure per permettere di gestire al meglio gli arrivi è il prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini: «Sono arrivate una

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giornato alle 20.30 del 3 marzo, ndr.) e ne arriveranno una decina nel fine settimana. Chiaramente in questa fase è impossibile fare previsioni sul numero di arrivi, che dipende dall'evolversi del quadro complessivo. L'accoglienza si muove su diversi fronti, chi decide di mettere a disposizione le proprie abitazioni deve rivolgersi alla Caritas. Ringraziamo la generosità dei cittadini, ma ci teniamo a evidenziare che si tratta di una scelta di grande responsabilità, non sappiamo infatti quanto durerà questa situazione e tutte le spese sarebbero a carico del privato cittadino. L'altro canale è quello dei centri di accoglienza dove sono ospitati i migranti, che stiamo provvedendo ad ampliare. Stiamo reperendo inoltre strutture sul territorio grazie alle segnalazioni che saranno raccolte dai sindaci. Per quanto riguarda le donazioni ci si può rivolgere a Caritas, Rotary e Lions, che stanno raccogliendo fondi per l'accoglienza. II primo passaggio da fare per le famiglie ospitanti e le persone arrivate è quello di andare insieme in Questura per il riconoscimento sul territorio, lasciando un recapito telefonico per essere ricontattati da Asl per l'assistenza sanitaria.» Anche Regione Liguria si è attivata per tracciare la disponibilità di alloggi sul territorio, l'assessore regionale all'Edilizia Marco Scajola ha spiegato: «In tutta la Liguria sono stati trovati 114 alloggi per accogliere i profughi dall'Ucraina. In dettaglio nello spezzino gli alloggi sono dieci, nove nel comune capoluogo e uno a Varese Ligure, si tratta di alloggi di Arte La Spezia e che noi stiamo preparando nel caso fossero richiesti. Ci tengo a sottolineare che si tratta di
un'emergenza mondiale, ma comunque cercheremo anche soluzioni alternative per chi è in lista per gli alloggi popolari. Non abbiamo ancora ricevuto ancora nessuna richiesta ufficiale, è una ricognizione per prepararci eventualmente a ospitare qualora ci fosse bisogno». L'assessore alle politiche sociali e abitative Giulia Giorgi spiega di cosa si sta occupando il Comune: «Il coordinamento viene gestito principalmente dalla Prefettura. Ci stiamo occupando di diversi aspetti, il primo è un supporto alla raccolta di beni, purtroppo a oggi non esiste una lista precisa fatta a livello nazionale o da Protezione civile o Croce rossa di generi necessari, per esempio i farmaci non avendo il bugiardino tradotto in ucraino o polacco non possono essere usati dai profughi. Per l'accoglienza si attiveranno dei corridoi umanitari, ma siamo in attesa di notizie definitive dal ministero dell'Interno, molti per ora sono ricongiungimenti familiari, dunque si tratta di persone che andranno a stare nella casa dei loro parenti e non hanno bisogno di essere collocati. I privati devono mettersi d'accordo con Caritas, noi come Comune ci occupiamo degli aspetti che arrivano dopo il riconoscimento sul territorio e l'inquadramentro sanitario, come inserimento a scuola dei bambini, il servizio di mediazione e le iniziative in ludoteca». In queste ore stanno lavorando i modo coordinato sindaci, Prefettura, Questura, Asl e Caritas. Una famiglia è già arrivata a Fiumaretta. Un altro nucleo, composto da madre, due figli piccoli e un'amica, sarà ospitata da una famiglia di Lerici. Si tratta di dati in continua evoluzione perché non è possibile sapere quanti riescono a viaggiare fino alla nostra città.
Ginevra Masciullo
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