ECO DI BERGAMO 06-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Ospedale indusivo Piano pioniere per la segìialetiea
Autore: Savoldelli Antonella

Ospedale indusivo Piano pioniere per la segti?aletica
II progetto. I cartelli comprensibili anche ai soggetti con difficoltà comunicative. Progetto all'avanguardia promosso dal Lions. A partire da una storia personale
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Un ospedale accogliente, capace di rispondere ai bisogni comunicativi cornplessi: grazie alservicedelLions club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore «Ospedale in Simboli», ilpresidio Antonio Locatelli di Piario è pioniere nell'introduzione della cartellonistica con i simboli della Comunicazione aumentativa alternativa (Can). Un progetto proposto e finanziato dai Lions e che è stato sviluppato con la Neuropsichiatria infantile. «Un progetto - ha esordito il presidente del Club Domenico Andreoletti ringraziando per la sua sensibilità il dottor Luciano Berti, past president e promotore delle due iniziative - che si sviluppa in continuità con il nostro service del 2016, quello dedicato ai libri In-book». «Come azienda - ha esordito il direttore generale di Asst Bergamo Est Francesco Locati dobbiamo impegnarci affinché i nostri servizi siano sempre più comprensibilie riconoscibili, perché iservizi sanitari offerti siano sempre più fruibili». Obiettivo pili vicino grazie al prezioso e complesso progetto sviluppato nel presidio
di Piario, un primo passo per il direttore che non nasconde la possibilità di introdurre la cartellonistica can i simboli della Caa anche negli altri presidi dell'azienda. Attraverso «Ospedale in simboli» e i cartelloni con i simboli (pittogramma e testo all'interno di un riquadro) della Caa, come illustrato dalle terapiste della Neuropsichiatria infantile delle équipe di Piario e Gazzaniga, si incrementano le possibilità comunicative dei so : etti con difficoltà comunicative o bisogni comunicativi complessi. La segnaletica di tutto il piano rialzato del nosocomio è stata integrata con cartelli specifici con i simboli della Caa, un lavoro lungo e complesso che consentirà però agli utenti interessati di orientarsi in autonomia. Il progetto, illustrato dal dottor Luciano Berti, ha radici lontane: a Tutto è nato 10 anni fa quando due genitori scoprono la disabilità comunicativa della propria figlia -ha spiegato Berti, condividendo la propria esperienza di genitore e il proprio impegno anche nella sensibilizzazioneattraverso il club che ha condivisa il progetto degli Inbook e quello della cartellonistica in ospedale Il service è nato tre anni fa, poi rallentato dalla pandemia, è un progetto di integrazione tangibile, e Piario è il primo ospedale in Italia. La speranza è che altri possano seguire
questa strada, un percorso di umanità». Durante l'incontro, significativo l'intervento del dottor Filippo Gitti, direttore della Neuropsichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Asst Bergamo Est: «Il lavoro delle tempiste pub implementare le abilità, ma l'ambiente può aumentare l'inclusione e flettersi, adattarsi ai bisogni di chi ha difficoltà» ha detto Gitti. Tra i saluti e ringraziamenti il sindaco di Piario, Pietro Visini ha lodato l'iniziativa che «accende i fari e riporta l'attenzione sul nostro ospedale, un presidio che per le nostre valli, Seriana e di Scalve, è importantissimo», Un messaggio condiviso anche dal sindaco di Clusone Massimo Morstabilini. Presente alla serata anche il presidente di Comunità Montana Valle Seriana Giampiero Calegari e il direttore medico dei presidi di Piario e Lovere la dottoressa Patrizia Lanfranco.
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La presentazione del progetto a Piarlo FOTO FRONZI
I promotori con gli amministratori locali e dell'ospedale
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Cartello con comunicazione aumentativa alternativa a Piarlo

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