MATTINO PUGLIA E BASILICATA 07-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Tutta la Potenza delle donne
Autore: Ferri Francesca

LA GIORNATA PER DARE VOCE ALLE UCRAINE CHE VIVONO IN BASILICATA
Hotta la Potenza delle donne
L'8 marzo particolare organizzato dall'associazione lucana "Città delle donne"
L'8 marzo non solo come giorno di festa. A Potenza ci si ritroverà ad ascoltare paure e preoccupazioni di chi vive, in prima linea o a distanza, la guerra in Ucraina. «Abbiamo deciso di dar voce alle tante donne di nazionalità ucraina che vivono in Basilicata».
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LA GIORNATA PER DARE VOCE ALLE UCRAINE CHE VIVONO IN BASILICATA
lbtta la Potenza delle donne
L'8 marzo particolare organizzato dall'associazione lucana
DI FRANCESCA FERRI L'8 marzo non solo come giorno di festa. A Potenza ci si ritroverà ad ascoltare paure e preoccupazioni di chi vive, in prima linea o a distanza, la guerra in Ucraina. 'Donne costrette a raccontare la guerra', è il titolo dell'iniziativa, promossa dall'associazione Potenza città per le Donne, che si terrà martedì. "In occasione dell'8 marzo avevamo immaginato una giornata dedicata ai diritti ottenuti e mancati, auspicati e disattesi delle donne - spiega Simona Bonito, presidente di Potenza città per le Donne - Ma vista l'emergenza della guerra in Ucraina abbiamo totalmente stravolto l'iniziativa. Pertanto abbiamo deciso di dar voce alle tante donne di nazionalità ucraina che vivono a Potenza e in Basilicata':"La guerra è nelle case di tutti, nei volti spaventati di chi la guerra ce la racconta dalle telefonate dei cari lasciati a Kiev, nel terrore di non poterli riabbracciare e nella triste consapevolezza che a distanza poco possiamo fare per sostenerli nella paura e nel buio dei luoghi in cui sono costretti a trascorrere le giornate", si
legge nel comunicato di Potenza Città per le Donne. È quello che emerge dalle parole di Nadia Plaksina, originaria di Zolochiv, una città a 50 km da Leopoli, nell'Ucraina dell'ovest, che vive da 23 anni in Basilicata, ma gran parte della famiglia è rimasta nel suo Paese. 'Al momento mio fratello sta difendendo la città di Drogobych dove vive, vicino i Carpazi. Per ora stanno facendo servizio civile, aiutano le persone, distribuiscono beni di prima necessità, ma hanno ricevuto le armi e stanno preparando i sacchi di sabbia in caso di attacco. L'Ucraina dell'ovest è ancora relativamente tranquilla, non ci sono combattimenti come nella zona est, ma comunque dormono vestiti nella paura che in qualsiasi momento possano suonare le sirene e devono andarsi a nascondere':Così racconta con preoccupazione Nadia che è in collegamento costante con i suoi familiari. "Sono distrutta psicologicamente, non dormo la notte, ho attacchi di ansia, il pensiero va sempre lì. Io oggi mi sento fortunata, vivo in Italia, mia figlia è con me, ho un lavoro stabile, amo Potenza che considero
"Città delle donne"
la mia città, amo i potentini. Ma anche se vivi nella città più bella del mondo, il posto dove sei nato rimane un pezzo di cuore. Oggi il mio cuore piange':"Nelle zone dell'Ucraina sotto attacco il popolo soffre di fame e di sete, i bambini stanno morendo - continua Nadia - Putin è un folle, sta distruggendo la storia e la cultura di tre secoli. Ma il mio popolo è forte. Noi abbiamo combattuto tanto per la libertà dell'Ucraina, siamo stati dominati da tante potenze, tra cui l'Austria-Ungheria, abbiamo fatto la rivoluzione nel 1918, abbiamo superato la Seconda guerra mondiale e la perestrojka negli anni '80. Ora continuiamo a combattere, anche i bambini aiutano e molte donne sono tornate per difendere il Paese".La Basilicata ha predisposto un piano di accoglienza per i ri
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fugiati ucraini e la comunità ha creato una rete di solidarietà. Così l'iniziativa di Potenza città per le Donne, che ha avuto il patrocinio dalla Consigliera Regionale di Parità della Basilicata, Provincia di Potenza, Legambiente Potenza, nonché il supporto organizzativo del Lions Club Potenza Host e di Pace Bio, Al Duomo Potenza, Oltre Le Mura e l'associazione L'albero della Vita Basilicata, Le Ali di Frida e Telefono Donna, è nata proprio per "offrire supporto psicologico ma anche concreto - spiega Simona Bonito - tanto è che abbiamo deciso di fare una raccolta di farmaci e beni primari da inviare in Ucraina; tra questi anche mezzi di comunicazione che iniziano a scarseggiare poiché sta venendo meno l'energia elettrica. Quindi raccoglieremo fondi per comprare dei walkie talkie. Ma vogliamo anche ripercorrere il ruolo della donna nei conflitti precedenti - conclude Simona Bonito - Nella storia le donne hanno sempre sostenuto gli uomini nelle guerre, così anche in questa. Molte per esempio hanno deciso di rimanere in Ucraina ad aiutare gli uomini in prima linea nella resistenza'. Su una nota di speranza, il reading di 'Pensieri di pace' di Virginia Woolf concluderà l'incontro dell'8 marzo.
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SIMONA BONITO; PRESIDENTE; DI POTENZA CITTÀ PER LE DONNE`

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