SENTINELLA DEL CANAVESE 07-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
La ripartenza dell'Uni3 in forma itinerante non passa da Caluso
Autore: Massia Lydia

TANTI EVENTI
La ripartenza dell'Uni3 in forma itinerante non passa da Caluso
Sarà ospitata a Montalenghe, Orio, Barone e Tonengo I suoi 250 iscritti attendono ancora una sede definitiva
CALUSO
La sezione dell'Uni3 di Caluso ritorna itinerante: stride tuttavia il fatto che pur avendo una sede (sempre provvisoria nella "Città del vino") e ben 250 iscritti, tutte le iniziative si svolgano altrove, grazie alla collaborazione con amministrazioni evidentemente più sensibili alla cultura sul territorio calusiese. Lo annuncia il presidente del sodalizio Massimo Ferrò: «dopo lo stop della scorso gennaio a causa dell'inasprimento della pandemia, abbiamo ripreso a lavorare organizzando i primi due eventi: il primo si terrà a Montalenghe il prossimo 20 marzo. Per celebrare la giornata internazionale della donna avremo l'opportunità di assistere allo spettacolo del coro spontaneo "Noi ci Proviamo" di Torino dal titolo "Vincenzina ed il lavoro — Una storia in due tempi per coro e voci narranti"». I prossimi appuntamenti saranno invece il 7, il 14 ed il 21 aprile alle 21 ad Orio. Saranno tre serate dedicate alla meteorologia a cura del
professor Giancarlo Crispini. Ma il direttivo dell'Uni3 è al lavoro per la stesura di un calendario che prevede altri appuntamenti importanti. Tra questi una collaborazione con il liceo Piero Martinetti che porterà in scena uno spettacolo teatrale al palaeventi della frazione Tonengo di Mazzè con la collaborazione del Lions club Caluso Canavese Sud-Est. In programma anche a festa piemontese che si terrà a Barone il 14 maggio. Ed a ripartire in presenza anche i corsi ed i laboratori dell'università calusiese. Tra le novità un corso di primo soccorso, tenuto dai Volontari del soccorso canavese sud. «Tanti eventichiosa Ferrò - a suggellare il nostro desiderio di essere innovativi e sempre più integrati sul territorio calusiese». Intanto con quasi duecento iscritti, 28 anni tra lezioni, corsi, laboratori e gite culturali, l'Unitre di Caluso è ancora costretta a vagare tra la biblioteca, la sala Magaton (occupata dal centro vaccinale) ed il centro aperto. «Abbiamo più volte sollecitato il Comune di Caluso nella speranza di poter avere una sede tutta nostra - ricorda Ferrò - .Gli spazi a nostro avviso potrebbero essere individuati con un po' di buona volontà e qualche modesto investimento economico. Invece restiamo sempre in attesa. Del resto è sotto gli occhi di tutti che la cultura è sparita dalla "Città del vino", eccezion fatta per le attività della biblioteca». Per l'assessore alla cultura Roberto Podio il centro aperto è una soluzione temporanea in attesa dei lavori di riqualificazione dell'ex convento dei frati Francescani: «Se il progetto che abbiamo messo sul tavolo del Pnrr verrà finanziato l'Uni3 potrà avere una sede definitivain quel contesto - dichiara Podio -. La cultura è vero è diventata una cenerentola, ma non abbiamo tante risorse da investire, quindi dobbiamo affidarci alla disponibilità delle associazioni». —
LYDIA MASSIA
(,'assessore Podio «Speriamo nel Pnrr per la sistemazione nell'ex convento»
Il presidente l'errò «Basterebbe un po' di buona volontà e modesti investimenti»

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