PROVINCIA SONDRIO 08-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
«Io vittima di violenza» Nel film "Adele e il Lupo"

LA STORIA GIRATO DA NELLO COLOMBO
«Io vittima di violenza»
Nel film "Adele e il Lupo"
I1 fil rn tutto valtellinese
"Adele e il Lupo" realizzato con gli studenti delle superiori di Sondrio continua il suo viaggio sul territorio nazionale approdando dalle aule universitarie e liceali a quelle anguste e sofferte delle carceri, dai palchi di festival nazionali d'impronta sociale a quelli di numerose associazioni di settore in difesa delle donne che hanno subito violenza. E sempre con il suo messaggio forte ed emozionale, come sa esserlo una storia vera raccontata dai giovani soprattutto ai loro coetanei. L'ultima tappa al "Jom Bar" di Tresivio, meta prediletta delle nuove generazioni, stavolta ospite del Lions Club "Host" retto dalla presidente Ornella Moroni che con l'assessore alla Cultura del Comune di Sondrio, Marcella Fratta, ha presentato ai soci del sodalizio benefico il regista Nello Colombo. Colombo ha raccontato i retroscena di un film a costo zero nato dalle storie di studenti alla soglia della maturità dell a vita, in particolare da quella sconvolgente di una ragazza che ha subito violenzae che ha deciso di uscire dal tunnel di una sofferenza inaudita, sedimentata nel cuore, per lanciare un forte messaggio di speranza. Tutto nasce, infatti, da una sofferta e liberatoria pagina di diario della vera protagonista del film che in questa cupa vice nda ha patito nel proprio corpo l'angoscia del sopruso e della violenzae che anche in questa nuovaproiezione del film non havoluto far mancare la sua testimonianza con un toccante messaggio vocale per parlare agli altri a cuore aperto. «Sono una ragazza di 29 anni e questo film è il riassunto di un orribile periodo vissuto in prima persona. Grazie a questa ricostruzione cinematografica di un evento che mi ha segnato duramente, ho dato svolta alla miavita: da una semplice pagina di diario sono riuscita a raccontare
II regista Nello Colombo con i vertici del Lions Club "Host"
questo momento buio in cui mi sentivo inerme. Oggi, da donna, vorrei dare un aiuto alle tutte quelle persone che, ho fatto io per lungo tempo, non riescono a urlare il proprio dolore». «Col tempo ho imparato aguardare gli altri con occhi diversi, e poi che non bisogna mai dare nulla per scontato: l'orco pub essere ovunque. Dar voce aquesto dolore mi ha reso più forte e mi ha dato il diritto di "vivere". Non rimanete in silenzio, date voce la vostro dolore: vi aiuterà a riprendere in mano lavostravita». Un messaggio profondo e incisivo che ha colpito i soci del Lions Club "Host", che si sono poi intrattenuti alla fine della proiezione con tanti quesiti. Parlare, raccontare, riflettere sul seme della violenza, fa bene al cuore e mette inguardiachi talvolta si trova, suo malgrado, in una situazione di pericolo, sapendo, però, di non essere solo a combattere questa guerra che spesso si annida tra le mura domestiche.

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