GAZZETTINO VENEZIA 08-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
In pullman in Polonia per salvare gli ucraini. E a Noale ne arrivano 40
Autore: Tamiello Davide

In pullman in Polonia per salvare gli ucraini. E a Noale ne arrivano 40
SPINEA
C'è chi ha raccolto fondi, chi ha messo a disposizione viveri e vestiario, chi ha procurato il pullman e chi ha coordinato la spedizione. Insomma, un'azione corale che ha visto coinvolta praticamente l'intera comunità di Spinea in quello che più che un viaggio della speranza si potrebbe definire come un vero e proprio servizio-navetta di salvataggio. Perché a Spinea, così come nei comuni nelle vicinanze, i cittadini ucraini sono tanti. Vivono qui e, come spesso accade, finanziano a distanza la famiglia rimasta in patria. Oggi, quelle famiglie, esodate dai carroarmati e i missili russi, si trovano al confine, in Polonia. Il Comune di Spinea, quindi, ha deciso di organizzare un viaggio per portarli al sicuro qui, lontani dalle bombe e vicini ai loro cari. «Sono circa una city quantina di famiglie - spiega Pietro Curreli, vigile del fuoco in pensione e capogruppo della Lega a Spinea, che oltre a essere uno dei promotori dell'iniziativa è anche quello che, questa notte, ha preso parte alla spedizione polacca - il viaggio sarà rapido, torneremo subito indietro una volta caricati a bordo». I posti sono contati al dettaglio: ci sono i conducenti e un'interprete per le comunicazioni di base, basta. «Dobbiamo tenere più posti possibili per i profughi - aggiunge il vicesindaco Edmondo Piazzi - questa è un'iniziativa davvero unica, siamo il primo Comune in Veneto a organizzare una cosa del genere: l'accoglienza e i contributi vanno bene, ma questo è chiaramente un passo in più». Un passo possibile grazie a una vera spinta collettiva della città: il Comune, infatti, non sarebbe in grado (e neppure potrebbe per ragioni di competenza) di finanziare una spedizione umanitaria. E qui sono entrate in ballo le associazioni: Pro Loco, Lions, Pro senectute,. la Scuola di Ballo del Veneto, Caritas. A dire la verità la questione Ucraina ha toccato il cuore dei cittadini che non si sono risparmiati nelle donazioni: la Pro Loco, per esempio, ha raccolto circa tremila euro. Domenica durante lo spettacolo di teátro comico d'autore è nata una colletta spontanea in cui sono stati raccolti più di 700 euro. Il Lions club ha trovato (e pagato) il trasportatore. Per ora è previsto un viaggio solo (ma non è detto che l'esperienza si possa ripetere a breve): il bus trasporterà un carico di beni di prima necessità raccolti dalla comunità ucraina che verranno scaricati in Polonia per poi trasportare le famiglie, soprattutto donne e bambini, in Italia.
A NOALE Intanto ieri a Noale è arrivato un bus con altri 40 profughi, tra i quali anche quindici disabili. Per una prima accoglienza si è deciso di portarli all'ex monoblocco Fassina dell'ospedale di Noale.
Davide Tamiello
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SPINEA La preparazione del mezzo che si è recato ad aiutare i profughi ucraini

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