CORRIERE DELLE ALPI 09-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Po.W.Er, per saltare gli ostacoli delle discriminazioni di genere
Autore: Ruffini Fabrizio

II progetto dei Lions della provincia punta a "mettere" in guardia le giovani del Bellunese
Po.W.Er, per saltare gli ostacoli
delle discriminazioni di genere
Fabrizio Ruffinis BELLUNO
Far crescere la consapevolezza delle difficoltà e dei pericoli derivanti dalla disparità di genere nelle giovani ragazze. I Lions di Belluno, Cadore e Feltre hanno presentato, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, i risultati del progetto Po.W.Er., che coni suoi incontri ha coinvolto 72 giovanissime bellunesi provenienti da tutta la provincia. Un percorso formativo che ha fatto prendere loro coscienza di queste difficoltà purtroppo ancora presenti nel mondo del lavoro, così come nella vita di tutti i giorni, e che non sempre si presentano come violenza fisica. Po.W.Er, ora, punta a diventare un percorso istituzionalizzato, capace di dare risposte a tutte le donne anche oltre i confini provinciali. «Si tratta di un'attività di formazione, basata sulla consapevolezza e l'autostima delle ragazze», spiega l'ideatore del progetto, l'avvocato Roberto Granzotto di Pieve di Cadore, «non diamo loro semplicemente informazioni sulla disparità di genere, ma si lavora da un punto di vista psicologico sul rafforzamento dell'autostima delle ragazze, le si rende consapevoli dell'esistenza di una disparità di genere in Italia nel lavoro, nella politica e, più in generale, nella vita del Paese. È chiaro che una ragazza di 15 anni potrebbe non aver mai avuto ancora a che fare con questo fenomeno, ma è bene che possa arrivarci preparata una volta cresciuta».
LE REAZIONI DELLE GIOVANI BELLUNESI Tra le ragazze che hanno preso parte al progetto c'erano Anna Brancaleone, di 15 anni, e Gioia Conz, di 17: «Al termine del corso mi sono accorta di aver acquisito molta consapevolezza rispetto a quando lo ho iniziato», racconta Anna, «c'erano molte cose che ignoravo e penso che per cambiare ci voglia più consapevolezza da parte di tutti». «Con questo corso ho imparato l'importanza di noi donne e che troppo spesso le discriminazioni non le notiamo nemmeno noi», aggiunge Gioia, «ho capito che esistono molte più discriminazioni di quanto pensassi e che molte cose che ritenevo normali in realtà non lo sono, come ad esempio il fatto che i bagni delle donne ospitino i fasciatoi, come se fosse ovvio che sia la donna a doversi occupare dei figli, oppure la figura stereotipata delle donne nelle pubblicità. Penso che per superare tutto ciò se ne dovrebbe
Un momento della presentazione in sala Bianchi
discutere di più e non solo tra donne, ma anche con gli uomini».
UN PERCORSO DA ISTRUZIONAIJZZARE Alla presentazione del progetto, ieri in sala Bianchi, c'erano molti rappresentanti dei Lions club, come delle amministrazioni locali. Da tutti è partito il coro unanime di richiesta perché un'esperienza importante come quella vissuta dalle partecipanti a Po.W.Er. possa rientrare presto nell'offerta di istituzioni pubbliche e scuole. «È necessario adottare politiche che promuovano l'emancipazione e l'ugualianza tra uomo e donna. Nel Pnrr è stata inserita una campagna per l'uguaglianza di genere, ma ad oggi siamo ancora 14esimi in Europa e 76esimi su 153 nel mondo», ha ricordato ancora Roberto Granzotto nel suo discorso, «negli ultimi anni abbiamo guadagnato posizioni, ma ora viviamo una frenata dovuta alla pandemia. Sono importanti, ma non bastano, le quote rosa, i centri anti violenza o l'inasprimento delle pene. Il problema, infatti, resta culturale e servono iniziative e formazione come quelle di cui parliamo oggi per segnare un cambio di passo». —

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