ARENA 10-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Tutta Cerea si ferma per Tosano «Anerio, ti saremo sempre grati»
Autore: Scuderi Francesco

IL LUTTO Migliaia di persone hanno dato l'ultimo saluto al fondatore del gruppo di supermercati morto all'età di 80 ann
Tutta Cerea si ferma per Tosano
«Anerio, ti saremo sempre grati»
Attorno alla famiglia si sono stretti sindaci, imprenditori, associazioni e molti cittadini II parroco: «Continua a darti da fare per noi anche in Paradiso come hai sempre fatto»
ti e reduci e la delegazione appena 31 anni, o nel vasto inprovinciale dell'Associazione cendio ai magazzini di Paleinsigniti onorificenze cavalle- sella nel 2007».
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•• Migliaia di persone, ieri mattina, si sono date appuntamento per dare l'ultimo saluto ad Anerio Tosano, fondatore e presidente dell'omonimo gruppo di supermercati, morto improvvisamente sabato scorso all'età di 80 anni. Il Comune ha proclamato il lutto cittadino e tutta Cerea si è fermata per rendere omaggio ad un imprenditore lungimirante, che partito dal nulla nel secondo dopoguerra è riuscito a creare un'enorme impresa, un colosso leader nella grande distribuzione nel Nordest, con oltre 3.500 dipendenti, 17 punti vendita ed un fatturato che sfiora il miliardo di euro.
L'arrivo Ad attendere il feretro sul sagrato della chiesa parrocchiale, dove all'interno non era più possibile trovare posto già un'ora prima delle esequie, c'erano dipendenti, amici di una vita, collaboratori, colleghi imprenditori e politici. Accanto al sindaco Marco Franzoni erano presenti anche i primi cittadini di altri Comuni dove sono presenti i negozi del gruppo e la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, che con Tosano negli anni aveva stretto un rapporto d'amicizia. La bara di legno chiaro, sormontata da un cuscino di rose bianche e dalla maglietta del Veloce Club Cerea 1883, società dilettantistica di ciclismo sponsorizzata da Tosano, è stata accolta anche dai labari del Comune di Cerea e di numerose associazioni, tra cui la Croce Rossa Italiana del Basso Veronese, il Lions Legnago, la sezione locale dei Combattenresche (Aioc). «Con grande sorpresa e dolore abbiamo accolto la notizia della morte del nostro fratello Anerio», ha esordito il parroco, monsignor Giuseppe Andriolo, «ma oggi vogliamo inseguire la speranza che ciò che Dio ha iniziato non si concluda con la morte. Gesù dona forza e con fede preghiamo per la moglie Loredana e i figli Andrea e Filippo».
La vita Durante l'omelia il sacerdote ha ricordato le tappe più importanti della vita di Tosano, quel giovane garzone che da una piccola bottega ha creato una realtà economica in grado di garantire benessere a migliaia di famiglie. «Per lui parlavano prima i fatti delle parole», ha ricordato monsignor Andriolo, «è partito da zero, mosso dal desiderio che Dio gli ha messo dentro. Ha vissuto una vita ricca di significato, fatta di sacrifici e fatiche a cui non si è mai sottratto, circondandosi di persone che lo hanno amato, prima tra tutti l'adorata Loredana». «Perché dietro un grande uomo», ha proseguito il parroco rivolto alla vedova con cui Tosano era sposato da 54 anni, «c'è sempre una grande donna». Il criterio che ha guidato Tosano durante tutta la sua vita, come ha sottolineato poi monsignor Andriolo, «è stata la positività nel cercare sempre e comunque del buono in tutto quello che accadeva, anche nelle disgrazie, come la morte in un incidente stradale dell'amata figlia Elisabetta, avvenuta nel 2000 all'età di
Visionatio «Perché Anerio», ha rimarcato il parroco, «era un imprenditore visionario, sincero, determinato, attento alle persone, non guardava gli altri con superiorità, ed è stato un vero cristiano. Si sentiva parte della comunità ceretana, noi gli saremo sempre infinitamente riconoscenti e ringraziamo il Signore per averci fatto dono di una persona così». Il sacerdote, infine, ha salutato il patron dei supermercati con un'affettuosa esortazione: «Non riposarti troppo in Paradiso, continua a darti da fare per tutti come hai sempre fatto». Al termine del rito è arrivato il momento delle testimonianze. «Te ne sei andato lasciando in noi commozione, tristezza e un vuoto enorme», ha detto il sindaco Franzoni, «perché tu non eri solo un grande imprenditore di successo, ma soprattutto un amico sincero, corretto, schietto ed hai accudito i tuoi dipendenti e l'azienda con l'amore che si dedica ai figli. Ci mancheranno la tua eleganza, il tuo spessore morale e il tuo immancabile e rassicurante sorriso. Fai buon viaggio accompagnato dalla tua adorata Elisabetta». Un lungo applauso, risuonato dentro e fuori la chiesa, ha accolto l'uscita della bara sul sagrato, dove Tosano e i suoi familiari hanno ricevuto l'ultimo immenso abbraccio dei ceretani scandito da grande commozione, affetto e profonda riconoscenza. •

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IL RICORDO
«Eri il nostro porto sicuro Ci mancherà la tua guida»
La famiglia I collaboratori si sono stretti attorno a moglie, figlie sorella
«A tutti noi dipendenti mancherà la sua guida, gentile ma ferma. Talvolta era severo nel rimprovero, ma cortese nel chiedere, sorridente nel consigliare e pronto anche a ringraziare». Così Zeno Chiarotto, storico collaboratore del Gruppo Tosano, ha salutato in chiesa il patron e amico Anerio Tosano a nome degli oltre 3.500 dipendenti dell'azienda. «La sua scomparsa improvvisa ed inaspettata lascia nelle nostre vite un vuoto incolmabile», ha proseguito Chiarotto, «la sua presenza, anche se ultimamente un po' defilata dopo che aveva passato il testimone ai figli, è sempre stata un punto di riferimento per tutti noi. Rispettato, un po' temuto, ma il nostro porto sicuro, come un padre che guida e protegge con amore i propri figli. II dolore è grande, ma sappiamo che ora Anerio, riunito alla sua amata Elisabetta, continuerà a vegliare su tutti noi da lassù». «Anche se fisicamente se ne è andato», ha aggiunto Chiarotto, «per noi ci sarà sempre e ci trasmetterà la forza e la saggezza per portare avanti tutto quello che di buono ha costruito, lo farà attraverso i suoi figli Andrea e
Filippo, che ha tanto amato e ai quali ha lasciato una grande eredità: anche se giovani saranno loro adesso le nostre guide e i nostri padri». Chiarotto, infine, si è rivolto alla moglie dell'imprenditore: «Un pensiero e un abbraccio va alla signora Loredana e a tutta la famiglia, che abbiano la forza di andare avanti, serenamente, nel suo ricordo. Grazie di tutto Anerio, ti vogliamo bene». La parola è passata poi alla nipote Annamaria, figlia di Imelda, la sorella di Tosano. «È accaduto tutto talmente velocemente da averci lasciato basiti, senza il nostro punto di riferimento», ha esordito. «Nereo (come si sarebbe chiamato se non ci fosse stato alla nascita un errore all'anagrafe ndr), era speciale, un vero signore, al suo fianco si provava soggezione ma lui metteva subito tutti a suo agio con una pacca sulla spalla o un sorriso». «Se c'era un problema», ha proseguito la nipote, «lui c'era sempre, sapeva ascoltare. Non sei stato solo un imprenditore di successo, hai realizzato i tuoi sogni assieme a chi amavi, hai aiutato tutti quelli che potevi. Sei stato un uomo unico, straordinario». N.S.

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La benedizione MonsignorAndráá rende omaggio alferetro di Tosano
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