GIORNALE DI BRESCIA 11-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Cinquemila metri e un nuovo bosco per un mondo green
Autore: Nervi Wilda

Paderno
Il recupero ambientale in un terreno della Provincia, si parte con la bonifica
• L'importanza del bosco supera largamente il suo significato produttivo grazie alla capacità di proteggere il territorio dall'erosione. La vegetazione, inoltre, accentua la bellezza dei luoghi e migliora l'ambiente, svolgendo cosl un molo importantissimo per il benessere dell'uomo. Il bosco eroga quindi servizi, che sicuramente permettono di ridurre il rischio di dissesti idrogeologici e di contrastare l'inquinamento ambientale. È una pratica diffusa anche nel Bresciano quella di recuperare porzioni di territorio per trasformarle in aree verdi. Questo stanno facendo i volontari delle associazioni «5R Zero Sprechi» e « Piantumazione selvaggia» che hanno ricevuto dalla Provincia cinquemila metri quadrati a Pademo Franciacorta nella zona definita «tre cortili» (vicino ad un vigneto e a un campo addestramento cani) per realizzare il progetto «Bosco futuro», un polmone che produrrà ossigeno e diventerà fruibile anche al
Cinquemila metri e un nuovo bosco per un mondo green
le scuole per la didattica sulla natura. «L'idea nasce dall'unione delle nostre due associazioni - ha ricordato il presidente di "5R Zero Sprechi", Marco Migliorati - che si sono impegnate per togliere i rifiuti che avevano reso il luogo una discarica abusiva». «È una collaborazione concreta- hanno dichiarato il presidente della Provincia, Samuele Alghisi e il consigliere Marco Apostoli delegato all'Ambieente - che potrà coinvolgere la grande quantità di reliquati che appartiene all'ente nell'intero territorio bresciano». Dopo la rimozione dei rifiuti abbandonati, recuperati e smaltiti, seguiranno ora lavori di ripianamento del primo blocco di mille metri quadrati, che sarà piantumato in autunno con ottanta piante autoctone (gelso, platano, pioppo nero e paulonia), settanta delle quali donate del Lions Club Montorfano. «L'obiettivo è che Bosco Futuro possa essere un luogo utilizzato anche come bosco didattico per scuole e associazioni - ha aggiunto Marco Bossetti per Piantumazione Selvaggia -, dove si potranno apprezzare la natura e l'ambiente, comprendendone i meccanismi semplici che li regolano, e che necessitano della cura di tutta la collettività». //
WILDA NERVI
Volontadaio. Ieri la presentazione ufficiale del progetto

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