GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Intervista ad Antonio Monda - «Il cinema è destinato a cambiare Meno sale e per intenditori le serie tv sul grande schermo»
Autore: Costarella Livio

«Il cinema è destinato a cambiare Meno sale e per intenditori le serie tv sul grande schermo»
Antonio Monda: oggi il potere della settima arte è aumentato
«II potere del cinema» Convention pro-Ucraina
dei Lions a Bari con larussi e Pankiewicz
dl LIVIO COSTARELLA
uanto e come sta cambiando il potere del cinema, e in cosa si sta trasformando oggi la settima arte? Sono domande con cui dobbho fare i conti, in un mondo che con sempre maggiore rapidità modifica le coordinate della percezione di fenomeni sociali e artistici. Di questo e molto altro si è parlato ieri al Teatro Polifunzionale AncheCinema di Bari, in una serata organizzata dal Distretto 108AB del Lions Clubs International a Bari. «II potere del cinema» era il tema dell'incontro, in cui relatore d'eccezione è stato Antonio Monda, scrittore, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, collaboratore de La Repubblica e della Rai, nonché docente di Cinema presso la New York University. Con lui è intervenuto Oscar Iarussi, direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, già docente di «Storia del cinema americano» all'Università di Bari e da lungo tempo membro della Commissione Esperti della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. L'incontro - seguito dalla proiezione del film «II sale della terra» di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado - è stato moderato da Flavia Pankiewicz, governatore del Distretto Lions 108AB-Puglia, giornalista e scrittrice, che ha fondato e diretto per molti anni la rivista internazionale «Bridge Puglia USA». All'evento è stata abbinata una raccolta fondi con offerta libera, il cui ricavato verrà destinato all'aiuto dei profughi dell'Ucraina attraverso il fondo «Refugees and Displaced Persons» della Lions Clubs International Foundation. «II fondo - ha detto Pankiewicz - sta intervenendo dove l'affluenza dei
profughi è più massiccia, ovvero nei paesi confinanti con l'Ucraina, principalmente in Polonia. Sempre con i nostri club ci occuperemo inoltre dei profughi che raggiungeranno la Puglia, anche attraverso un fondo per le emergenze della stessa Fondazione». E se le tematiche sociali e i problemi umanitari sono un focus centrale nell'attività dei club Lions, attraverso una rete di un milione e 400mila soci, diffusi in oltre 200 paesi e aree geografiche del mondo (in Puglia ci sono oltre 2500 soci), il cinema è un'arte che inevitabilmente narrerà anche gli stravolgimenti attuali. «Tutte le grandi tragedie - spiega Antonio Monda, che vive a New York da 28 anni - vengono rielaborate dal cinema. È stato così per le guerre mondiali, per quella del Vietnam e tante altre. Adesso è ancora presto, ma senza alcun dubbio avremo dei film che narreranno anche l'ultimo conflitto che stiamo vivendo tra Russia e Ucraina». Secondo lei quant'è cambiato negli ultimi decenni il potete del cinema? «Ci sono due ordini di riflessione da fare: in primis, su quanto si sia modificato il potere del cinema come impatto, e come linguaggio delle immagini in movimento. Da questo punto di vista la nuova fruizione, tra internet e le piattaforme, ha addirittura amplificato il suo potere. Farò una citazione scomoda, ma non dimentichiamo che il leader politico che aveva capito più di ogni altro la forza del cinema è Benito Mussolini, che parlava della settima arte come "l'arma più forte dello Stato". Come secondo pensiero sul tema, va notato che parallelamente c'è un cambiamento di registro: le sale si stanno indebolendo enormemente, a vantaggio di un altro tipo di fruizione».
E la sala cinematografica come sta mutando? «Credo che il futuro del cinema in sala sarà simile a quello dell'opera lirica. Resterà qualcosa per appassionati e intenditori, sarà più ristretta e di nicchia. II cinema, come

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l'abbiamo vissuto negli ultimi decenni, non lo vedremo più. Magari avremo meno sale: più belle, raffinate e per intenditori. Ma la grande massa scordiamocela». È un problema relativo anche alla struttura delle sale? «Le sale sono probabilmente insufficienti per lo spettatore odierno. Che ne vuole di più comode. Negli Stati Uniti ci sono quelle con sedili reclinabili, come nella prima classe degli aerei. La sfida del futuro è renderla sempre più multifunzione». Vedremo non solo film, ma anche serie tv al cinema? «Nei festival già succede: anch'io alla Festa del Cinema di Roma ho organizzato delle maratone in tal senso. II vero amante del cinema vuole vederle in sala, ma il grande pubblico preferirà il tablet, senza pretendere quel tipo di raffinatezza». Quanto a New York, come si vive adesso dopo questi due anni pandemici? «Nelle ultime settimane sto registrando un'euforia enorme, tanta energia pronta a esplodere. Siamo rimasti troppo tempo chiusi». lei è noto anche per i pranzi eccellenti realizzati a casa sua: ha avuto ospiti decine di mostri sacri, tra cui Philip Roth, Martin Scorsese, Meryl Streep. 0 lo stesso Sorrentino che li ha conosciuto David Byrne. li organizza ancora? «Certo che sì, ma non mi chieda nomi, non ne faccio. Le posso dire che in quei pranzi sono nati molti amori, fidanzamenti, film, opere d'arte. È successo di tutto» Anche nel suo ultimo romanzo - dl principe del mondo» - New York k protagonista assoluta. «Rientra nel progetto dei miei dieci romanzi che parlano della Grande Mela, con storie dove il protagonista generalmente è immaginario, ma molti personaggi che ruotano attorno a lui sono veri. Sono contento perché quest'ultimo sta andando benissimo». Anche la boxe è spesso presente nei suoi libri. «È lo sport più essenziale di tutti. George Foreman ha dichiarato che si tratta dello sport a cui vogliono assomigliare tutti gli altri, per la sua straordinaria semplicità». Com'è nata la sua grande passione per il cinema? «Ho perso mio padre da piccolo, e come reazione mi sono chiuso in un cinema. Non ne sono mai più uscito. Lì ho trovato una fuga dal mio dolore».
ESPERTO DI CINEMA Antonio Monda

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