CORRIEREDELVENETO.CORRIERE.IT 14-03-2022

Sezione: WEB
Venezia, la villa sequestrata alla Mala del Brenta per i profughi ucraini - CorrieredelVeneto.it

14 marzo 2022 - 18:32
Venezia, la villa sequestrata alla Mala del Brenta per i profughi ucraini
A Stra in una delle case che è stata ricovero per i luogotenenti della banda Maniero verrà allestito uno dei centri di accoglienza
di Giacomo Costa
Stampa
Email
Si parla di caserme, di ospedali, di scuole, ma soprattutto di beni confiscati alla criminalità. E, nel Veneziano, quando si cerca in quel fascicolo non si può fare a meno di tornare alla Mala del Brenta, al patrimonio di Felice Maniero e soci. Ecco allora che, a Stra, sarà proprio una delle ville della banda a ospitare una decina di rifugiati ucraini, tanti quanti sono i posti letto già allestiti nella struttura che da qualche tempo accoglie nei suoi spazi protezione civile e associazioni di volontariato (il Lions Club Riviera del Brenta Rosalba Carriera, la scuola di musica Il Pentagramma, la Agape San Pietro Onlus, l’associazione Grido).
Il rifugio di uno dei luogotenenti
Si tratta di villa Isonzo, che all’epoca era il rifugio di uno dei luogotenenti di Maniero, Andrea Batacchi, e che sorge nella frazione di San Pietro, nel territorio comunale di Stra. L’edificio su due piani è stato individuato dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, in risposta alla circolare del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che imponeva un censimento degli immobili confiscati proprio allo scopo di convertirli in centri d’accoglienza; a quel punto la palla è passata al sindaco di Stra, Caterina Cacciavillani, che ha interpellato le associazioni per conoscere la loro disponibilità a un trasferimento di sede (si è deciso per l’ex municipio, in piazza Marconi).
Gli aiuti dei cittadini
Neanche a dirlo, i gruppi di volontari non solo hanno accettato immediatamente, ma hanno anche offerto tutto il loro supporto nell’accoglienza dei profughi ucraini, qualora fosse necessario. Una generosità che poi ha contagiato anche altre realtà, visto che pure i letti, i materassi e i cuscini sono arrivati a villa Isonzo grazie alla donazione di un mobilificio locale. Ormai, insomma, è questione di giorni prima che la villa sia pienamente operativa.
Le donazioni
Nel frattempo, sempre nel territorio di Stra, diversi cittadini si sono già messi a disposizione per accogliere privatamente altri ucraini in fuga dalla guerra. E, con una simile disponibilità di accoglienza, il Comune ha anche deciso di riattivare il conto corrente aperto nel corso del periodo più duro della pandemia, per i sostegni alimentari: servirà a raccogliere tutte le donazioni di chi vorrà, anche nel proprio piccolo, aiutare nell’accoglienza (il conto è il numero 2275146, intestato a «Comune di Stra Emergenza Ucraina», con Iban IT46F0103036340000002275146).
La newsletter del Corriere del Veneto
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie del Veneto iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Veneto. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui .
14 marzo 2022 (modifica il 14 marzo 2022 | 18:33)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
#|#https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/22_marzo_14/venezia-villa-sequestrata-mala-brenta-profughi-ucraini-12323384-a3b8-11ec-9695-4c4b7e923774.shtml