AGRPRESS.IT 14-03-2022

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La donna nel mondo passato e presente. A Sacrofano un importante convegno a chiusura della settimana della Giornata Internazionale della Donna - AgrPress

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La donna nel mondo passato e presente. A Sacrofano un importante convegno a chiusura della settimana della Giornata Internazionale della Donna
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Si è svolto sabato 12 marzo 2022 presso la Sala Tanzi a Sacrofano (RM) il convegno “La donna nel mondo passato e presente”, a cura del Lions Club Sacrofano-Formello, realizzato con il patrocinio del Comune di Sacrofano in collaborazione con alcune associazioni del territorio (Comitato Borgo Medievale di Sacrofano, associazione UniAmo Sacrofano, Comitato di Quartiere Montecaminetto), e che ha chiuso la settimana dedicata alla Giornata Internazionale della Donna.
«Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi; altri che lottano un anno e sono più bravi; altri lottano più anni e sono ancora più bravi. Poi ci sono quelli che lottano per tutta la vita. Essi sono gli indispensabili» (Berthold Brecht)
Ecco, alla celebre frase di B. Brecht, non bisognerebbe far altro che sostituire la parola “uomini” con “donne” e ci si renderà immediatamente conto del valore del lavoro svolto dal Telefono Rosa. Donne “indispensabili”, così come necessari e indispensabili sono gli incontri come quello svoltosi in Sala Tanzi a Sacrofano, La donna nel mondo passato e presente, coordinato da Maria Vittoria Magli, e nel corso del quale sono stati affrontati importanti argomenti - dalla figura femminile dal passato (prossimo ed anche più lontano) fino a i giorni nostri - ed è stato presentato il libro della giornalista Carla Cucchiarelli Il Telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni (Castelvecchi, Roma 2019).
All’incontro sono intervenute la dottoressa Rita Marchetti (Presidente del Lions Club Sacrofano-Formello), la quale ha parlato della donna nella storia della Medicina, Patrizia Nicolini (Sindaco di Sacrofano), Ilaria Bartolotti (con un intervento su la Donna nella Mitologia), Piero Fiore (la Donna nell’Arte: protagoniste e rappresentazioni), Carla San Giorgio (le Donne e la formazione. Maria Montessori), Susanna Gulinucci (presidente del Comitato Borgo Medievale di Sacrofano), Maria Vittoria Magli e la dottoressa Silvia Pandini (logopedista), con un intervento su le Donne e le Abilità nascoste, la dottoressa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli (Presidente Telefono Rosa) e l’avvocato Antonella Faieta (Vicepresidente Telefono Rosa), con un intervento in cui è stata ripercorsa la storia del telefono Rosa fin dalla sua nascita (nel 1988), e la dottoressa Carla Cucchiarelli (giornalista del Tgr Lazio), autrice del libro Il telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni.
I proventi delle vendite delle copie del libro sono andate a sostegno del Telefono Rosa.
 
Trentaquattro anni fa, nel febbraio 1988, nasceva a Roma il Telefono Rosa. Avrebbe dovuto essere un esperimento a termine per raccogliere le voci delle donne e far emergere il fenomeno della violenza nascosta fra le mura domestiche (aspetto che fino ad allora era stato molto trascurato - anche nel corso delle celebri battaglie femministe degli anni Settanta). Invece, nel corso degli anni, è diventato un fondamentale strumento di denuncia e di difesa non solo per le donne, ma anche per i minori. Attualmente l’associazione, oggi diventata una Onlus, conta sessanta volontarie, gestisce il numero di telefono di pubblica utilità 1522, si occupa di due case-rifugio, porta avanti progetti per l’alternanza scuola- lavoro e ha dato vita ad una rete di iniziative analoghe in tutta Italia.
L’autrice ne ricostruisce la storia intensa, appassionata ed appassionante, che è anche quella di tutte le donne, delle loro battaglie e delle loro conquiste. Una storia che va raccontata per ricordare che, nonostante le vittorie degli ultimi anni, la strada per arrivare alla cosiddetta “parità di genere” è, purtroppo, ancora molto lunga.
Carla Cucchiarelli, giornalista e scrittrice, lavora per la testata giornalistica regionale della Rai. Si occupa di tematiche sociali e di arte. Fra le sue pubblicazioni, oltre a Il Telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni (Castelvecchi, Roma 2019), ricordiamo Paola e Chiara (Bastogi editrice, Roma 2004), Perché le mamme soffrono. Storie vissute nell’universo Salvamamme (Armando, Roma 2009), scritto con Vincenzo Maria Mastronardi e Grazia Passeri, Il girotondo delle bambine (Re.bus, 2009), Ho ucciso Bambi (Zeroundici edizioni, Cocquio Trevisago - VA -, 2012), Streghe d’Italia o presunte tali, di ieri e di oggi. Vol. 2 (Fefè, Roma 2014), scritto con Giuseppe Perciabosco e Lucia Guida, Quello che i muri dicono. Guida ragionata alla street art della capitale (Iacobellieditore, Montecelio - RM -, 2018), Così parlò la Gioconda. Autobiografia non autorizzata di Lisa Gherardini, la donna più dipinta e rivista della storia (Iacobellieditore, 2019), Quella notte a Roma. Biografia di Luigi Di Sarro (Iacobellieditore, 2019), Prima e dopo. La street art romana e il Coronavirus (Iacobellieditore, 2020)
 
«Le donne sono avanguardia. “Telefono Rosa ha accompagnato la crescita del Paese, in modo sempre misurato ma calato nella realtà, mai sensazionalistico, mai fuori tono. La più antica, la più diffusa, fortunatamente anche la più conosciuta associazione di donne, e dico ‘fortunatamente’ perché ha salvato tante persone; è uno di quei luoghi sicuri, che è bello sapere che c’è. A chi non è capitato di avere un’amica, una conoscente in difficoltà? Tu potevi, puoi dirle ‘Rivolgiti alle donne del Telefono Rosa e poi va a denunciare. Sarai protetta da loro, sarai assistita’”. Anna Finocchiaro sintetizza così i primi trent’anni di vita dell’associazione, ed è una testimone che ben conosce la storia delle donne, per averla scritta in prima persona con tante altre “ministre, parlamentari, storiche, giuriste, partecipanti di altre associazioni”. Fu eletta deputata, per la prima volta, nel 1987. “Ricordo benissimo la loro prima sede in via della Colonna Antonina. Era semplice per me da raggiungere, mi bastava attraversare la piazza del Parlamento. All’inizio dell’attività del Telefono Rosa andai a trovarle un paio di volte. In quel periodo lavoravamo sulla legge contro la violenza sessuale. Ci sono voluti vent’anni per arrivare alla sua approvazione, nel 1996. Un impegno corale. Loro facevano questo lavoro preziosissimo, a mano a mano, in modo più che competente. Avevano il contatto con il territorio, elaboravano i dati. E ricordo benissimo Gabriella che è stata anche l’anima delle prime postazioni telefoniche. Stiamo parlando di una struttura che nasce in un posto piccolissimo e subito viene sommersa da una richiesta che non si riusciva a fronteggiare. Era quasi commovente vederle all’opera, una piccola armata. In questi trent’anni l’associazione è cresciuta, rendendosi conto che il bisogno non si limitava a combattere solo la violenza sessuale, è stata un’elaborazione continua. Siamo cresciute tutte, noi donne, è stata un’esperienza politica straordinaria”. Nel 1996, Anna Finocchiaro è diventata la prima ministra per le Pari Opportunità in Italia, dicastero nato con il governo Prodi che la parlamentare siciliana ha gestito per due anni, prima di cedere il passo, il 21 ottobre del 1998, a Laura Balbo della Federazione dei Verdi. Ma il cammino è proseguito così come le conquiste fatte, tutte insieme con le altre donne, di tutti gli schieramenti politici: “Fu un’opera collettiva tanto era potente l’alleanza che avevamo rispetto a questi temi”. Ecco dunque la Legge 154 del 2001 che prevede l’allontanamento domestico dal domicilio nel caso di violenza fisica o psicologica nei confronti del partner, il primo atto verso la normativa che, pochi anni dopo, avrebbe affrontato il dramma dello stalking. E ancora il tema della tratta delle donne a fini sessuali, “un lavoro che facevamo proprio in contemporanea con il dilagare del fenomeno migratorio. Chi poteva pensare che esistesse ancora il reato di induzione alla schiavitù? Siamo state capaci di far diventare l’Italia un Paese leader ancora oggi su questi temi. Dico questo per sottolineare la capacità del pensiero femminile di essere avanguardia”» (Carla Cucchiarelli, Il Telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni, Iacobelli editore, Roma 2019)
 «Un debito da colmare. Fu proprio Anna Finocchiaro a suggerire al Presidente Giorgio Napolitano di assegnare a Telefono Rosa il riconoscimento che è stato loro tributato per i primi 25 anni di attività. “Mi sembrava il giusto tributo simbolico del Paese per queste donne che hanno fatto tanto, a titolo volontario, andando a coprire un deficit del sistema. Era veramente un debito da colmare”. Sempre presente agli appuntamenti dell’associazione, sempre a fianco di Gabriella e le altre, a febbraio del 2018 Anna Finocchiaro, che in quel periodo era ministra per i Rapporti con il Parlamento, è stata nominata ambasciatrice di Telefono Rosa con la seguente motivazione: “Per aver sempre lottato in difesa dei diritti delle donne, anche nella sua funzione di ministra delle Pari Opportunità, e per essere stata a fianco della nostra associazione, supportandola con sensibilità, competenza e grande amicizia. A lei riconosciamo il grande impegno per tutte le problematiche di genere e la vicinanza preziosa nell’azione di contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza assistita”. Sulla sua pagina Facebook Anna Finocchiaro si è detta “onorata” e ha ribadito il suo impegno a fianco delle donne. Un riconoscimento arrivato proprio quando Telefono Rosa stava tagliando il traguardo dei trent’anni di attività con oltre 700.000 donne assistite. “Quando abbiamo dato il via a quest’iniziativa”, ha sottolineato Gabriella Carnieri Moscatelli, “non avremmo mai immaginato di poter assistere tante persone e di far emergere tanta violenza in nome dell’amore. Siamo grate a tutti coloro che ci sono stati vicini in questo percorso e con gioia accoglieremo le nuove ambasciatrici, i nuovi ambasciatori, perché ci sostengano ancora nel nostro cammino”» (Carla Cucchiarelli, Il Telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni)
«La storia di Telefono Rosa, quest’associazione magnifica nata e cresciuta grazie alle donne che si sono sempre impegnate in prima persona per difendere altre donne, ma anche minori in difficoltà, vittime o testimoni di violenza e persino segnati da episodi di bullismo, purtroppo non finisce qui. Sarebbe bello pensare che la parità di genere è stata finalmente conquistata, che le linee telefoniche rimangono mute per ore e ore; invece il macabro numero dei femminicidi, i casi di stalking, la violenza psicologica ed economica all’interno delle mura domestiche sono sempre davanti ai nostri occhi, a quelli delle volontarie che per prime hanno il polso della situazione. E arrivano nuovi campanelli d’allarme; l’età delle vittime e degli aggressori si sta sensibilmente abbassando […]. Sono sempre più le ragazze che chiedono aiuto perché picchiate dai fidanzati, sono sempre più i giovani che crescono avendo assistito a episodi di violenza in casa e se li portano dentro. In futuro potrebbero ripeterli perché quello è il macabro insegnamento che hanno ricevuto. Servirebbero interventi decisi, prese di posizione, progetti a lungo termine, capaci di coinvolgere famiglia e scuola, servirebbe un intervento deciso del Governo, un ministro per le Pari Opportunità, una maggiore consapevolezza dei problemi. Fino a che non ci saranno, fino a che il telefono continuerà a suonare ci sarà sempre una volontaria a rispondere, con pazienza, comprensione, garantendo l’anonimato e l’impegno ad aiutare. Una volontaria del Telefono Rosa, formata al suo lavoro, con cura, una delle tante che hanno contribuito a scrivere, con il loro impegno, insieme a Gabriella e alle altre, questa storia alla quale un giorno - speriamo - si potrà mettere la parola “fine”» (Carla Cucchiarelli, Il Telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni)
 
Maria Gabriella Carnieri Moscatelli è Presidente, legale rappresentante e socia fondatrice di Telefono Rosa. Rappresenta l’Associazione presso le istituzioni governative italiane ed europee, operando per le stesse una continua attività di sensibilizzazione in materia di parità di genere e di violenza contro le donne. Nel corso degli anni ha coordinato varie attività di formazione sul tema della violenza contro di genere negli istituiti scolastici di Roma e del Lazio, con l’obiettivo di prevenire le condotte aggressive. Coordinatrice di tutti i progetti dell’Associazione, ha avviato corsi di formazione rivolti agli operatori sociosanitari ed alle Forze dell’Ordine che, nell’esercizio delle loro funzioni, accolgono donne in difficoltà o vittime di violenza. Ha diretto, inoltre, l’apertura degli Sportelli Antiviolenza presso il policlinico Tor Vergata di Roma ed il policlinico Casilino
Antonella Faieta è avvocata penalista, cassazionista e Vice Presidente di Telefono Rosa. Avvocata penalista e cassazionista, diventa socia volontaria di Telefono Rosa nel 2003 ed oggi ricopre la carica di Vice Presidente. Esercita in campo civile e penale, offre assistenza alle donne vittime di violenza nella redazione degli atti di denuncia, assume la difesa nei reati contro la famiglia e che consistono in manifestazioni di violenza di genere. Si occupa inoltre di assistenza penale e civile presso il Tribunale dei Minorenni.
 
Le sedi di Telefono Rosa in Italia
Roma (sede nazionale) (viale Giuseppe Mazzini, 73 - 00195 ROMA; tel: 06/37518282; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
; Presidente: Maria Gabriella Carnieri Moscatelli)
Torino (via Assietta, 13/a - 10128 TORINO; tel: 011/5628314 - 011/530666; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
; Presidente: Lella Menzio)
Verona (via S. Toscana, 9 - 37129 VERONA; tel: 045/8015831; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
; Presidente: Lorella Don)
Mantova (via Tassoni, 14 - 46100 MANTOVA; tel: 0376/225656; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
; Presidente: Paola Mari)
Bronte (CT) (corso Umberto, 354 - 95034 BRONTE (Catania), c/o Convento dei Cappuccini di Bronte; tel: 095/7723703; Numero Verde: 800912000; Presidente: Antonella Caltabiano)
Napoli (via Adriano, 80 - 80126 NAPOLI; tel: 081/668691; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
; Presidente: Laura Russo)
Ceccano (FR) (via San Francesco - 03023 CECCANO (Frosinone), c/o Mediateca Comunale; tel: 0775/1886011; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
; Presidente: Patrizia Palombo)    
 
Le pubblicazioni di Telefono Rosa
La violenza sulle donne (1992), ricerca sui dati raccolti attraverso le telefonate delle donne, in collaborazione con l’Ispes.
Cinque incontri con le leggi amiche (1993), pubblicazione degli atti relativi al seminario in collaborazione con la Commissione della Comunità Europea.
Le voci segrete della violenza (1993), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne, in collaborazione con SET-SRM.
Esca nuda (1994), pamphlet sull’uso strumentale del corpo femminile nelle copertine dei settimanali d’opinione.
Disco rosso alla violenza (1994), guida per difendersi dalle aggressioni, dallo stupro e dalle molestie, con la collaborazione del Comitato delle elette al Comune di Roma.
Le voci segrete della violenza (1994), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne, in collaborazione con Telecom (Telecomunicazioni per il Sociale).
Disco verde a un figlio (1995), guida pratica alla procreazione naturale e assistita.
Le voci segrete della violenza (1995), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne.
In nome del figlio (1996), opuscolo per denunciare il fenomeno della pedofilia, presentato nell’ambito di un convegno internazionale.
Le voci segrete della violenza (1996), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne.
Se un giorno qualcuno (1997), video e opuscolo realizzati grazie al finanziamento della Comunità Europea, nel quadro della campagna contro la violenza agli anziani.
Nel nome del figlio (1997), guida a genitori e insegnanti per aiutare i bambini a difendersi.
Le voci segrete della violenza (1997), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne.
Se un giorno qualcuno... (1998), guida per la difesa delle donne anziane dalla violenza in casa, per la strada, nei luoghi pubblici.
Per il loro sorriso (1998), le parole di Telefono Rosa per difendere i bambini dalla pedofilia.
Le voci segrete della violenza (1998), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne.
Le voci segrete della violenza (1999), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne, in collaborazione con European Commission Employment and Social Affairs dp.
Se un giorno qualcuno (2000), Progetto Daphne. Presentazione del video e dell’opuscolo in un convegno allargato alle Associazioni Europee.
Europa Rosa (2000), opuscolo Progetto Daphne, video e pagina web per la prevenzione della violenza contro le giovani donne che viaggiano.
Metti che una turista per caso (2000), guida realizzata per le donne di tutto il mondo giunte a Roma in occasione del Giubileo del 2000.
Violenza contro le donne. Sotto la punta dell’iceberg (2001), opuscolo realizzato grazie al finanziamento del Comune di Roma ed all’appoggio del Dipartimento delle Pari Opportunità.
Ciao Ragazzi (2002), opuscolo realizzato in collaborazione con il Consiglio del Comune di Roma.
Le voci segrete della violenza (2002), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne.
Ricerca sulla violenza sommersa contro le donne all’interno delle mura domestiche (2003), rapporto sul trend 1991-2003, in collaborazione con Ipsos.
Le voci segrete della violenza (2003), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne.
Dalla parte della famiglia (2005), quaderno realizzato con il contributo del Comune di Roma.
Le voci segrete della violenza (2005), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da Ipsos.
Le voci segrete della violenza (2006), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. dati elaborati da SWG.
Il fenomeno della violenza sulle donne (2007), approfondimento sulla situazione nella provincia di Roma.
Le voci segrete della violenza (2007), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
Disco rosso alla violenza (2007), guida del Telefono Rosa per difendersi da ogni tipo di violenza (in casa, al lavoro, per la strada, su internet).
Stop alla violenza contro le donne (2008), guida per riconoscere, prevenire ed agire in caso di violenza.
Le voci segrete della violenza (2008), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
Strategie di contrasto nei confronti della violenza sessuale e della violenza domestica. Contributi tecnici per conoscere e fronteggiare la violenza contro le donne (2009), corso pilota svolto presso l’Ospedale Sant’Andrea.
Guida per riconoscere, prevenire ed agire in caso di violenza. Agire contro lo stalking (2009)
Violenza? No, grazie! (2009), guida per riconoscere, prevenire e agire in caso di violenza.
Linee guida per gli operatori sanitari che assistono donne vittime di violenza sessuale e di violenza domestica (2009)
Stop alla violenza contro le donne (2009), guida per prevenire ed agire in caso di violenza.
Le voci segrete della violenza (2009), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
Violenza? No, grazie! (2010), guida per prevenire ed agire in caso di violenza.
Le italiane. Dal Risorgimento ai nostri giorni (2010), centocinquant’anni di Storia nazionale raccontati attraverso la biografia delle protagoniste, della politica, della cultura, della scienza, dell’economia e dello sport.
Le voci segrete della violenza (2010), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
Tre donne, una sfida (2011), Teheran, Kabul, Khartum: la rivoluzione rosa di Shirin Ebadi, Malalai Joya e Fatima Ahmed.
Lo sai che… (2011), manuale per ragazzi e ragazze.
Le voci segrete della violenza (2011), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
Le voci segrete della violenza (2012), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
Le voci segrete della violenza (2013), ricerca sulla fenomenologia della violenza sommersa contro le donne. Dati elaborati da SWG.
A partire dal 2013/2014, la comunicazione di Telefono Rosa è stata affidata al web ed ai social.
 
Le leggi per le donne
Le Pari Opportunità fra Uomo e Donna secondo la Costituzione Italiana (art. 3-37-51)
Legge 898 del 1° dicembre 1970 - Divorzio.
Legge 151 del 19 maggio 1975 - Nuovo diritto di famiglia.
Legge 194 del 22 maggio 1978 - Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza.
Le due leggi che seguono rappresentano, purtroppo, l’ennesima conferma e dimostrazione del fatto che, sotto alcuni profili, l’Italia è stata, fino ad epoche non molto lontane, un Paese quasi “medioevale”, di un’arretratezza invereconda: parliamo della Legge 442 del 10 agosto 1981 (Abolizione del cosiddetto “delitto d’onore”) e della Legge 66 del 15 febbraio 1996 (Violenza sessuale). Si tratta della legge con la quale la violenza sessuale passò, con molti decenni di ritardo, da “reato contro la morale” a “reato contro la persona".
Legge 154 del 4 aprile 2001 - Misure cautelari contro la violenza nelle relazioni familiari.
D.P.R. 115 del 30 maggio 2002 - Patrocinio a spese dello Stato.
Legge 38 del 23 febbraio 2009 - Atti persecutori.
Legge 119 del 15 ottobre 2013 - Femminicidio e atti persecutori.
Lgs. 80 (1) del 15 giugno 2015 - Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione dell’articolo 1, commi 8 e 9, della Legge 183 del 10 dicembre 2014.
Lgs. 2012 del 15 dicembre 2015 - Norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato.
Legge 103 del 23 giugno 2017 - estinzione del reato a seguito di condotta riparatoria, art. 162-ter co con espressa esclusione degli atti persecutori.
Piano strategico nazionale antiviolenza contro le donne 2017-2020.
Legge 4 dell’11 gennaio 2018 - Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici.
 
Il convegno La donna nel passato nel passato e nel presente, a cura del Lions Club Sacrofano-Formello, realizzato con il patrocinio del Comune di Sacrofano in collaborazione con alcune associazioni del territorio (Comitato Borgo Medievale di Sacrofano, associazione UniAmo Sacrofano, Comitato di Quartiere Montecaminetto), coordinato da Maria Vittoria Magli, (interventi di Rita Marchetti, Patrizia Nicolini, Ilaria Bartolotti, Piero Fiore, Carla San Giorgio, Susanna Gulinucci, Maria Vittoria Magli, Silvia Pandini, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, Antonella Faieta, Carla Cucchiarelli), si è svolto a Sacrofano sabato 12 marzo 2022 a chiusura della Settimana Internazionale della Donna.
Un incontro prezioso e fondamentale per ricordarci che, fino a quando esisteranno soprusi e violenze, il continuare a chiuder gli occhi e voltarsi da un’altra parte (ed anche solo il pensare di farlo) è assolutamente improponibile.
 
Il libro di Carla Cucchiarelli Il Telefono Rosa. Una storia lunga trent’anni, pubblicato da Iacobellieditore (Roma) nella collana “Le Polene”, è disponibile in libreria e online da gennaio 2019.
 
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