LIBERTA' 17-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Panchina rossa per Zahira uccisa nel 2009 in via Vaiarini - Una panchina rossa per ricordare Zahira uccisa dall'ex marito
Autore: Lezoli Filippo

INIZIATIVA DEL COMUNE
Panchina rossa per Zahira uccisa nel 2009 in via Vaiarini
• Una panchina rossa è da ieri all'angolo fra via Boscarelli e via Vaiarini, nel luogo dove Zahira Aitali, 26enne di origine marocchina, fu uccisa nel 2009 dall'ex marito Mohamed Chraka. ? EEzouapaginal3
Una panchina rossa per ricordare Zahira
uccisa dall'ex marito
Donata da Nadia Bragalini ambasciatrice de "Le Città delle Donne". L'inaugurazione con tanti ragazzi della scuola Calvino
PIACENZA • Lo chiamano il segno rosso del coraggio. Una panchina di quel colore è da ieri all'angolo fra via Boscarelli e via Vaiarini, nel luogo esatto dove Zahira Aitali, 26enne di origine marocchina, è stata barbaramente uccisa nel 2009 dall'ex marito Mohamed Chraka. Come monito perché non accada più quello che è accaduto a lei - e ad altre 119 donne in Italia soltanto lo scorso anno - nello spiazzo sulla strada dove si compi il femminicidio che scosse l'intera città c'è ora la seconda panchina rossa posta dall'amministrazione comunale a Piacenza (l'altra è nei giardini all'angolo fra via Dante e via Nasolini). Il coraggio di prendere in mano la propria vita Zahira lo aveva avuto e lo ha pagato tutto. Sono presenti tanti ragazzi della scuola Calvino, sede di via Boscarelii, sulle loro magliette bianche messaggi di questo tenore: "d'amore non si muore". Gli studenti si alternano nella lettura di riflessioni riguardanti la violenza sulle donne; di fronte a loro la dirigente scolastica Elisabetta
Ghiretti, che ricorda come dal 2009 la scuola abbia posto una rosa dietro la rete di recinzione a nemmeno un metro dal luogo dell'omicidio. Sulla stessa rete sono appesi i fiori appesi dagli abitanti del quartiere, che tengono vivo il ricordo di Zahira Aitali. «Questa giovane mamma aveva ottenuto l'affidamento della sua bambina e vedeva il futuro con ottimismo - dice la sindaca Patrizia Barbieri, presente allo scoprimento della panchina con Federica Sgorbati, assessora alle pari opportunità - ma per lei purtroppo non c'è stato futuro». «Il suo omicidio non è solo una questione privata, ma anche pubblica - continua la prima cittadina - una forma d'amore non è una forma di possesso». Per quest'ultimo «l'antidoto siete voi» aggiunge Sgorbati guardando negli occhi i giovani che la ascoltano. La panchina è stata donata da Nadia Bragalini, ambasciatrice de "Le Città delle Donne" per Piacenza e per l'Emilia, presente insieme a Massimo Conti, vicegovematore Lions. «Questa panchina rossa - dice Bragalini - è uno
step del percorso e del messaggio partito dal 2006, quando si tennero gli Stati generali delle donne. Da allora ci sono in tutto il mondo questi simboli che devono stimolare la riflessione nelle giovani generazioni, che sono il futuro. Ogni giorno questi ragazzi potranno ricordare quanto è tragica la morte di una donna per mano di un uomo. È positivo anche il fatto che i ragazzi si prenderanno cura di questo luogo». Durante la cerimonia un giovane sulla ventina, evidentemente un po' "confuso; passa di fianco farfugliando qualcosa del tipo «siete come il battaglione Azov, battaglione di nazisti», con chiaro riferimento alla guerra in Ucraina, ma i ragazzi proseguono a leggere, tenendo in mano due grandi bandiere della pace.
_Filippo Lesoli

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L'inaugurazione della panchina rossa

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