STAMPA ASTI 17-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
"Se non troviamo soci entro aprile ci scioglieremo dopo 22 anni di attività"
Autore: V.fas.

FABIO ZUCCHI Presidente Sos Diabete
"Se non troviamo soci entro aprile ci scioglieremo dopo 22 anni di attività"
L'INTERVISTA/2
Questa volta la richiesta di soccorso arriva da Sos Diabete. Dopo 22 annidi attività l'associazione rischia di scomparire: senza nuovi soci né candidati peril direttivo, lo scioglimento sarà all'ordine del giorno dell'assemblea straordinaria che verrà convocata in aprile. L'attuale direttivo, in carica dal 2018, è formato da Fabio Zucchi (presidente), Piera Martinengo (vice), Giuseppe Terzuolo (segretario generale), con i consiglieri Piera Robotti, Aldo Macagno e Franco Francesco. Presidente Zucchi, nessuno ha risposto alla chiamata? «Dal 2021 siamo alla ricerca di nuovi soci e candidati per il rinnovo delle cariche: a oggi non abbiamo trovato alcuna adesione. Questo significa che, se la situazione non cambia e nostro malgrado, in aprile verrà indetta un'assemblea straordinaria per lo scioglimento». L'emergenza sanitaria ha complicato la situazione? «Purtroppo, i volontari delle associazioni sono stati costretti a stare lontani dall'ospedale e noi dalla Diabetologia, dove eravamo impegnati nell'accoglienza dei pazienti». Ad Asti, Sos Diabete è nata nel 2000. «Siamo riusciti ad avere un bilancio in attivo e ottenere risultati importanti grazie a donazioni e raccolte. Se fino al 2019 tutti i fondi venivano
utilizzati per finanziare l'attività della dottoressa podologa negli ambulatori di Diabetologia di Asti e Bubbio, non è stato così negli ultimi due anni e questo perché nel 2020 e nel 2021, come ho spiegato, solo il personale dipendente poteva operare in ospedale. Per questo le somme raccolte sono state destinate alla cura del piede diabetico e alla diagnosi della Retinopatia diabetica». Come? «Alla Diabetologia abbiamo donato due strumenti: un Retinografo (valore 15 mila euro) e un Ossimetro (18 mila). Parte dei fondi sono stati raccolti con mercatini, come nella Giornata mondiale del diabete, con iniziative come «Asti in Cammino», con il 5x1000, grazie a donazioni di privati in ricordo di parenti defunti. Poi c'è stato il sostegno di tante realtà, una casa farmaceutica, Banca e Fondazione Crat, Lions, associazione «600 per un sorriso» di Canelli. Tutti aiuti utilizzati, arrivando fino all'emergenza in Ucraina». In che modo? «Abbiamo saputo dall'associazione Fand di cui facciamo parte, che in Ucraina è stato bombardato il magazzino della Novo Nordisk e questo ha reso inaccessibili le scorte di insulina: abbiamo donato 1.500 euro per i diabetici perché senza insulina non c'è speranza di vita». V. FA.
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FABIOZUCCHI PRESIDENTE SOS DIABETE
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Con l'emergenza volontari costretti a stare lontani dall'ospedale

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