NAZIONE AREZZO 18-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE

I film e il corto su Dante del regista Perrella oggi alla Camera

Realizzati dal Lions Arezzo Chimera e con le musiche di Francesco Corrias, Lorenzo Magi e coro Voceincanto diretto da Gianna Ghiori
I film e il corto su Dante del regista Perrella oggi alla Camera
Un omaggio a Dante nell'anniversario della morte reinterpretrando la sua Divina Commedia attraverso un film ormai antico del 1911 intitolato «Inferno» naturealmente muto e in bianco e nero recuperato dalla Cineteca di Bologna e creando da zero un cortometraggioin cui il viaggio dantesco è raccontato da grandi dipinti a olio realizzati dall'artista aretina Anna Bartolini. E tutto con la musicacomposta appositamente per le due pellicole da Francesco Corrias, realizzate dal Coro Voceincanto diretto da Gianna Ghiori con la collaborazione del pianista Lorenzo Magi Queste due produzioni aretine firmate dal regista Alessandro Perrell saranno proposte oggi alle 16 nella sala delle conferenze della Camera dei Deputati a Roma a cura del Lions Club Arezzo Chimera. Saranno commentati e proiettati i due film già dati in anteprima assoluta ad Arezzo al Teatro Petrarca, appunto, «Inferno 1911» rivisitato dal regista Perrella e «Dante sulla bocca di tutti», basato su dipinti di Anna Bartolini e testi di Nicola Prebenna, con la regia dello stesso Perrella. II film «Inferno» del 1911, restaurato dalla Cineteca di Bologna, è un viaggio tra i gironi e le Malebolge, tra Minosse, Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, Pier della Vigna, Ugolino, pellicola in bianco e nero e muta con effetti speciali e sovraimpressioni che tecnicamente guardavano al futuro e a cui il regista Perrella ha aggiunto la musica come contrappunto emotivo. II cortometraggio «Dante sulla bocca di tutti» è un altro viaggio dantesco seguendo gli oli su tela della pittrice Anna Bartolini con canti scelti, quadri ed effetti speciali. E nei titoli di coda tutte quelle frasi che pronunciamo ogni giorno nate dalla penna di Dante e che sono diventate il nostro linguaggio comune a volte inconsapevolmente, dimostrazione di quanto Dante sia veranente il padre della lingua italiana e della nostra cultura.

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