MESSAGGERO ABRUZZO 19-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Cittadinanza onoraria al professor Sabatini
Autore: Farda Federica

Cittadinanza onoraria al professor Sabatini
INIZIATIVA VOLUTA DAL LIONS CLUB IL DOCENTE «STUDIARE UN COLLEGAMENTO CON PESCARA»
LA CERIMONIA
«L'Aquila sposi l'Appennino e abbracci Pescara». Un messaggio più da primo cittadino che da cittadino onorario quello consegnato dal linguista Francesco Sabatini alla sua nuova città Ieri mattina all'auditorium Renzo Piano, nel corso di un consiglio comunale, le è stata conferita, all'unanimità, la cittadinanza onoraria. Un'iniziativa voluta dal Lions Club presieduto da Massimiliano Laurini. Una pergamena e un sigillo ricevuti dalle mani del sindaco Pierluigi Biondi e del presidente del consiglio comunale Roberto Tinari che hanno profondamente commosso il presidente onorario dell'Accademia della Crusca. Non è la prima onorificenza ricevuta da una municipalità la medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte è cittadino onorario anche della sua natia Pescocostanzo, e poi di Sulmona, Gravina di Puglia e Palermo, ma L'Aquila rappresenta un «grande valore emotivo e culturale per profondi legami che vengono dal passato». Le radici, affondano, addirittura a fine '800 quando il papà Gaetano dopo gli studi elementari nella scuola del paese di Pescocostanzo e poi nel collegio di Sulmona frequentò il liceo presso il convitto aquilano Domenico Cotugno. Dal racconti paterni di quegli anni tutti improntati sull'ammirazione per la profondità culturale che si respirava nel capoluogo abruzzese, deriva l'affetto della sua nuova città. L'AFFETTO Un affetto cementato negli anni con i rapporti intercorsi con la Deputazione di Storia Patria abruzzese, è stato presidente, e in successivi gruppi di lavoro che lo hanno portato ad essere autore di numerose pubblicazioni e a presiedere commissioni e comitati. Tra i tanti quella che alla fine ha portato al riconoscimento Unesco della tradizione della Perdonanza "una battaglia vinta - ha detto - e consegnata alla città con l'apporto di altri cittadini". Dal palco dell'auditorium nel Parco del Castello ha voluto ricordare i suoi amici che non ci sono più, Alessandro Clementi, Giacinto Marinangeli, Bruno Sulli, Ferdinando Bologna, Ugo Speranza, Francesco Rivera, Marcello Vittorini, Concezio Gizzarelli, ma anche I "validissimi studiosi di oggi" capeggiati da Walter Capezzali e tutto l'attuale gruppo della Deputazione di Storia Patria con l'aggiunta, tra gli altri, del vulcanico Duilio Chilante. Alla fine una sollecitazione rivolta agli urbanisti per studiare un collegamento diretto con Pescara sfruttando il traforo del Gran Sasso e senza passare per la costa teramana.
Federica Farda
Biondi e Tinari con il professor Sabatini FOTO RENATO VITTURINI

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