CITTADINO DI LODI 19-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Un monumento ai sanitari sempre in "prima linea"
Autore: Cuti Emiliano

COVID/i. Cerimonia a Tribiano nella giornata dedicata alle vittime
Un monumento ai sanitari sempre in "prima linea"
Presenti i sindaci di San Donato e Paullo, un assessore di Mediglia e l'ex assessore regionale al welfare Giulio Gallera
di Emiliano Cuti
L'abbraccio di due medici "specchiato" nel cristallo temperato: ha queste sembianze il monumento inaugurato a Tribiano e dedicato agli operatori sanitari in prima linea contro il Covid. Mai come ieri la piazza Giovanni Paolo II e stata gremita da tante persone, che hanno partecipato con entusiasmo a una giornata speciale, salutata dai sindaci del territorio e dall'ex assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera Il corpo bandistico di Paullo ha accompagnato la cerimonia, che è iniziata con le bandiere a mezz'asta in onore a tutti i caduti, e le forze dell'ordine schierate insieme alla Protezione civile di Paullo e Tribiano e alla Croce bianca di Paullo. I bambini delle scuole, guidati dalle loro insegnanti, hanno letto alcuni brevi passaggi di un libro composto da immagini e parole, raccontando la tragedia di due anni che ha mietuto vittime, 36mila in Lombardia, 14 a Tribiano. Tra le vittime anche il professor Marzio Zennaro, pneumologo e socio storico del Lions Milano Est. A lui e a tutti gli operatori sanitari che hanno speso la loro vita per gli altri l'associazione ha voluto dedicare il monumento, scoperto dopo il taglio del nastro, dal sindaco di
In alto il monumento, qui sopra i tanti presenti Cuti
Tribiano Roberto Gabriele e dal presidente del Lions Milano Est Sergio Bruno. Accanto a loro c'erano i sindaci Andrea Checchi di San Donato e Federico Lorenzini di Paullo, l'assessore ai Servizi sanitari di MedigliaElisaBaeli, il consigliere di Città Metropolitana Vera Cocucci, il presidente del consiglio comunale di Cassano Giovanni Albano, il consigliere regionale Franco Lucente e l'ex assessore regionale alla Sanità Giulio
Gallera. Proprio Gallera, prendendo la parola, ha ricordato il contributo di tutti nel vincere una battaglia difficile. Una sfida, che havissuto sulla sua pelle Marina Montavoci, vedova del professor Zennaro: «Mi ricordo quando, il5 marzo 2020, mio marito fu chiamato per un consulto tra Melegnano e Piacenza Gli dissi non fare l'eroe; lui in tono brusco, mi rispose che non era un eroe, ma svolgeva solo la sua missione. Ecco, i medici sono seri professionisti, che prestano fede al loro giuramento. Come soldati al fronte, senz'armi, se non quelle delle cure da prestare per salvare vite umane». ¦
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