SECOLO XIX GENOVA 20-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
I bimbi ucraini sfilano sulle orme del Balilla «La pace è un diritto»
Autore: Meoli Edoardo - Viani Bruno

IL CORTEO SI È MOSSO DALLA CHIESA DI SANTO STEFANO AL MONUMENTO DI PICCAPIETRA
I bimbi ucraini sfilano sulle orme del Balilla «La pace è un diritto»
Ai piccoli si sono uniti tanti genovesi. Oggi previsti nuovi arrivi
Edoardo Meoli Bruno Viani
In testa al corteo che sfila dalla chiesa di Santo Stefano alla statua del Balilla a Piccapietra c'è Victor, 13 anni, arrivato a Genova da Kiev: porta una bandiera con i colori giallo e blu dell'Ucraina, la sua terra. Dietro, fanciulli suoi connazionali e genovesi con i loro genitori, riuniti per una mattinata nel segno dell'Unicef e della tutela dei diritti dell'infanzia, contro ogni logica di guerra e di sopraffazione. I bambini sono sempre bambini, in ogni luogo e in ogni tempo. E giocano e roteano su se stessi, mentre padre Vitaliy Tarasenko alterna scherzi e preghiere. Sono le dieci del mattino. «Questi fanciulli sono meravigliosi, i capi di Stato hanno firmato per i diritti dei bambini ma non li rispettano: se parlassero loro non ci sarebbero più problemi», dice Franco Cirio rappresentante dell'Unicef a Genova. È lui che ha pensato di fare un corteo da una chiesa simbolo al monumento dedicato a un ragazzino di un secolo e mezzo fa, il Balilla: un monello di Por
tona che, nella tradizione, aveva dato il via alla rivolta contro gli austriaci occupanti. E per i figli dell'Ucraina invasa dalla Russia, è un'immagine forte. «Balilla al grido "che l'inse" ha dato il via alla rivolta contro gli austriaci alzando il pugno con una pietra, noi qui alziamo i libretti della Carta dei diritti dei bambini, il cambiamento è questo. E siamo tanti». Un centinaio, tra piccoli profughi e studenti genovesi coni loro genitori. La grande mobilitazione per la pace continua. «Il giorno dell'Annunciazione papa Francesco compirà l'atto di Consacrazione della Russia e dell'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria - scrive il vicario generale della Curia, monsignor Marco Doldi - e chiede a tutti i Vescovi del mondo di unirsi alla preghiera nella propria Cattedrale insieme al Popolo di Dio». A Genova venerdì prossimo alle 17 nella Cattedrale di San Lorenzo padre Marco Tasca presiederà la preghiera del Rosario e reciterà l'atto di Consacrazione, nel giorno dell'anniversario della proclamazione di Maria Regina di Genova (era il 163 7) . Si prega perla pace, mentre in Ucraina la guerra e l'esodo continuano. Arriveranno stamattina, orario previsto tra le 7 e le 10 i cinquanta profughi da Siret, al confine tra Ucraina e Romania, grazie all'iniziativa di solidarietà voluta dal Comune con Amt. A bordo anche Carmelina Buzzanca, medico del Gaslini, che ha assistito mamme e bambini durante questo lungo e difficile viaggio. «Abbiamo vissuto momenti difficili, soprattutto al confine con l'Ungheria, le guardie di frontiera ci hanno bloccati per ore e i bambini sono stati portati in una tenda per le fotosegnalazioni, molti piangevano» racconta Fabrizio Olivieri, uno degli autisti che sta rientrando in Italia insieme ai colleghi Stefano Iannuzzi e Cesare Mairani. «Dobbiamo ringraziare la rete di solidarietà dei Lions Club che mi ha consentito di contattare con successo la sede di Budapest e la Croce Rossa», dice il consigliere delegato alla Protezione civile Sergio Gambino. Oggi il bus è atteso alla Gaudi Struppa. —

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I bimbi decorano una bandiera ucraina. Sotto, una manifestante e l'arrivo davanti al Balilla
BALOSTRO
Padre Vitally Tarasenko

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