GIORNALE DI SICILIA 21-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Santissimo Salvatore, Concerto per la Pace della Sinfonica
Autore: Giacalone Salvatore

Mazara, sul palco il maestro Quarta
Santissimo Salvatore, Concerto per la Pace della Sinfonica
Salvatore Giacalone
MAZARA
Le note di Mozart e Beethoven son risuonate nella magica cornice della cattedrale del Santissimo Salvatore, a Mazara del Vallo, e ancora una volta è stato un tripudio di applausi per l'Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal maestro Massimo Quarta con il violino solista, Alessandro Quarta , definito dalla Cnn musical genius e autentica star del violino. Famoso per aver suonato nelle più famose orchestre del mondo, è un volto noto al grande pubblico televisivo per aver spaziato dalla musica classica alla musica rock, dal tango alla musica leggera in compagnia di celebri artisti. Al suo fianco, sul podio, il fratello Massimo Quarta, anche lui grandissimo violinista, vincitore, nel 1991 del Premio Paganini di Genova (primo italiano dopo Salvatore Accardo nel 1958). Da allora ha intrapreso una carriera internazionale che lo ha portato ad esibirsi nelle principali sale del mondo. I due fratelli Quarta, riuniti artisticamente per volere della direttrice
artistica della Foss (Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana), Gianna Fratta, hanno entusiasmato il pubblico mazarese, accorso numeroso grazie alla mobilitazione di Amici della Musica, Lions Club, Rotary Club, Istituto Euro arabo, Canto del Marrobbio, Fondazione San Vito e Alchimie che hanno indetto una raccolta fondi per la comunità ucraina in occasione del Concerto per la Pace. <'Una occasione per ribadire l'unione fra i popoli», come ha sottolineato il Vescovo della Diocesi di Mazara, Domenico Mogavero. Era presente una rappresentanza della comunità ucraina presente a Mazara. Un concerto tenuto in una chiesa che fu edificata per volere di Ruggero I, per un voto, doPo una cruenta battaglia, uno scontro tra due culture, quella europea dei Normanni e quella araba del Nordafrica. L'attuale cattedrale sorge sulle rovine di un'antica basilica distrutta dai Saraceni nell'828 Ma oggi Mazara è un po' araba e un po' siciliana, un crogiuolo di etnie che ha anticipato di qualche secolo l'amalgama eterogeneo d'oltreoceano. (*SG•)
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