CORRIERE ROMAGNA FORLI'-CESENA 22-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Supporti tecnologici per favorire l'inclusione dei ragazzi Down
Autore: Pasini Enrico

IL DONO DI LIONS E POLIZIA DI STATO
Supporti tecnologici per favorire
l'inclusione dei ragazzi Down
Omaggio alla Coop sociale Babini in occasione della Giornata mondiale della sindrome
FORLÌ ENRICO PASINI
Tre nuovissimi iPad per il centro educativo San Paolo della cooperativa sociale "Paolo Babini". Sono il dono del Lions Club Forlì Host in collaborazione con la Polizia di Stato di Forlì-Cesena in occasione della Giornata mondiale della Sindrome di Down che si celebrava ieri. Un dono per l'inclusione di bambini e ragazzi che vengono costantemente seguiti dai volontari ed educatori della cooperativa con la missione di «recuperare lo svantaggio, sviluppare le autonomie ed evitare che le fragilità generino vulnerabilità» come ha ammesso il presidente della "Paolo Babini", Marco Conti, ricevendo a "Piada 52" gli iPad dalle mani del presidente del club service, Riccardo Bevilacqua, della vice questora Maria Cristina Fagone e del responsabile dell'Ufficio informatico della Polizia, Ulrico Bardari. Una compartecipazione, quella della Questura, dovuta non solo all'inserimento dell'app YouPol nei dispositivi - rendendoli così interconnessi alla centrale operativa e utilizzabili facilmente per denunciare potenziali reati — ma a un impegno quotidiano «ad ascoltare i problemi dei cittadini, a stare vicino ai soggetti più deboli e a combattere e prevenire odio e pregiudizi al fine di rendere le persone libere di partecipare alla vita della propria comunità» come spiega Fagone. Strumenti di partecipazione, inclusione, «sviluppo delle competenze e abilità individuali anche in un contesto di gruppo», per usare le parole del presidente dei Lions Forlì Host, che ora sono a disposizione dei ragazzi che frequentano il centro San Paolo: una trentina che tutti i giorni, nel pomeriggio, sono seguiti da 10 tra educatori e personale di sostegno. Tra loro, Marco Satanassi che spiega: «Noi lavoriamo con tutti, perché è nel gruppo che i ragazzi imparano ad essere autonomi e apprendono a stare in comunità e a vivere la società anche al di fuori del centro. I supporti tecnologici saranno di grande aiuto per le nostre attività: dalla lettura di audiolibri alla didattica, dai giochi
da svolgere assieme all'utilizzo corretto dei social network, sino alla capacità di muoversi consapevolmente per strada». I ragazzi accolgono felici questo dono. Come Maicol che, con un progetto di avviamento al lavoro, si può incontrare in corso della Repubblica a "Diversamente Bottega", il negozio dell'associazione e della cooperativa "Paolo Babini". «Sono lì assieme ad altri ragazzi da quando ha inaugurato nel settembre 2015 — racconta -, anzi a tagliare il nastro sono stato proprio io. Mi trovo benissimo con i miei colleghi e Barbara Maltoni (l'operatrice della cooperativa, ndr), lavoro una ventina di ore a settimana, sistemo la merce negli scaffali, tengo tutto pulito e mi occupo della vendita ai clienti. Con lui c'è Francesco, scout a Santa Rita e prezioso collaboratore dei familiari alla comunità di recupero per tossicodipendenti a Fornò. «Alla mattina sono a Technè, al pomeriggio al Villaggio Mafalda —spiega—e con gli scout ho fatto anche una Route nazionale. Cosa dicono di me? Che so aggiustare tante cose e parlo con tutti».

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L'iniziativa si è svolta ieri a "Piada 52" nel parco Dragoni di Forlì

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