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Dal giallo dei narcisi al profumo dei ciliegi: lo spettacolo della fioritura primaverile al Parco di Miramare - Il Piccolo Trieste

cronaca
Dal giallo dei narcisi al profumo dei ciliegi: lo spettacolo della fioritura primaverile al Parco di Miramare
Intanto tornano a crescere gli ingressi nel comprensorio: +23% la scorsa domenica rispetto allo stesso periodo del 2021
Micol Brusaferro 23 Marzo 2022
TRIESTE Il parco di Miramare accoglie nuovamente i turisti, sempre più numerosi negli ultimi weekend. Solo domenica scorsa sono state più di 4 mila le persone che hanno visitato l’area verde, con un +23% rispetto allo stesso periodo del 2021.
E intanto sono iniziate le fioriture, che promettano di attirare un pubblico ancora più vasto nei prossimi giorni. Lo scorso anno sono stati acquistati e piantati oltre 9.300 bulbi. Il giallo intenso dei narcisi sta colorando il parterre superiore mentre quello inferiore vede sbocciare le rose “Larissa”, inoltre nella zona del Duca d’Aosta sono arrivate cinque magnolie e davanti al “lago dei cigni” la magia è assicurata dalla fioritura dei ciliegi giapponesi. Per il polmone verde è la stagione più profumata e variopinta, che regala a tutti scorci speciali.
Ed è solo l’inizio di ulteriori spettacoli della natura previsti a breve: quando le temperature saranno più miti verranno portati all’esterno anche i vasi con le piante di agrumi e successivamente i fiori tingeranno anche i rami degli oleandri, inseriti lo scorso autunno nell’area sotto le serre antiche. E per consentire a tutti, anche a persone con difficoltà motorie, di godere pienamente dell’area, sono tornate in funzione le navette elettriche, che fanno la spola tra l’ingresso del parco e le diverse zone, anche le più alte e boschive.
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«La fioritura primaverile è una tappa di passaggio, lungamente studiata e per nulla casuale, nel grande e accurato progetto di valorizzazione dei diversi aspetti del giardino botanico iniziato tre anni fa – spiega Andreina Contessa, direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare – con l’intento di ridare al comprensorio l’aspetto e la funzione che l’arciduca Massimiliano aveva concepito, un progetto che si basa sullo studio delle fonti, dei documenti e delle foto adattato al tema attuale della sostenibilità».
Passeggiando tra sentieri e stradine il colpo d’occhio, in alcuni punti, è assicurato, come la distesa dei narcisi, circa 80 mila, che sono iniziati a sbocciare in questi giorni e continueranno almeno per un paio di settimane, nel giardino ridisegnato con la caratteristica forma ad ali di farfalla progettata da Massimiliano. Un’altra zona di particolare bellezza è quella antistante il lago dei cigni, sottoposta di recente a una profonda operazione di pulizia e restauro.
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E ancora le piante di ciliegio da fiore, sistemate in quell’area, in omaggio a una delle passioni sempre di Massimiliano, il “giapponismo”, una delle mode più in voga nell’Ottocento. Alcune di queste essenze, particolarmente rare, a portamento caduco, sono state piantate nell’isoletta al centro del lago. È grazie a una donazione del Lions club San Giusto di Trieste, invece, la messa a dimora di cinque magnolie nella zona in corrispondenza dell’ex entrata dalla carrozzabile, che andranno ad arricchire la collezione botanica del parco.
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