CANAVESE 23-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Lions Club di Caselle e di Ciriè uniti per acquistare un ecografo
Autore: Origliasso Sandra

DAL 9 APRILE al via un corso di «Terrarium» condotto da Maruska Benedetto a sostegno del nosocomio ciriacese
Lions Club di Caselle e di Ciriè
uniti per acquistare un ecografo
CASELLE TORINESE losn? Imparare a costruire un «terrarium» per fare del bene al prossimo. Il Lions Club "Caselle Airport" lancia un'originale iniziativa al fine d'acquistare un ecografo portatile per l'ospedale di Cirié. Impresa che la compagine non porterà a termine da sola, ma in compagnia del Lions Club "Cirié D'Oria". Il corso "Workshop Terrarium" è in programma per sabato 9 aprile, alle 14, all'interno della ditta Filmar di Caselle. Il costo d'iscrizione è 35 euro a testa. Commenta la presidentessa Mara Grivet Fetà: «I partecipanti, a conclusione del laboratorio, non si porteranno a casa solamente un lavoretto, ma apprenderanno una tecnica per realizzare il proprio "terrarium". Inoltre perseguiremo anche l'intento di dotare la struttura ospedaliera di via Battitore di un macchinario da utilizzare anche peri pazienti allettati o in situazioni di emergenza». Al fine d'approfondire la questione abbiamo interpellato Maruska Benedetto, socia lions e conduttrice del corso pratico. Come hai imparato a realizzare i terrarium e come sono fatti? Risponde Benedetto: «Sono sempre stata una donna creativa ma con il "lockdown" la mia passione perle piante è diventata un rifugio. Creare i terrari mi ha permesso di mantenere il giusto equilibrio, osservando la natura racchiusa in micro-mondi autosufficienti. Ho sperimentato da sola, leggendo e studiando, fino a frequentare uno workshop. I terrari sono ecosistemi in miniatura e sono anche oggetti di design che arredano le case. Possono essere aperti o chiusi, a seconda delle piante utilizzate. Si usano contenitori di vetro trasparente. Infatti fondamentale è permettere una corretta fotosintesi. Il terrario è costituito di argilla espansa, terriccio, piante, sassolini e decorazioni varie. Ogni creazione è unica nel suo genere». Per quale motivo hai deciso di trasmettere questa tecnica anche agli altri? C'è una categoria di persone a cui la consigli particolarmente? «Mi piace condividere questa passione. E' un modo un po' diverso di entrare in contatto con la natura anche stando a casa. Questi piccoli ecosistemi ci insegnano a rallentare i ritmi stressanti delle nostre giornate. Questa è una tecnica di coltivazione che possono portare avanti tutti, grandi e piccini. Pure il pollici più neri anche se, secondo me, non esistono». In un mondo sempre più caratterizzato dalla tecnologia, c'è ancora spazio per uno stretto rapporto tra uomo e natura? Conclude Benedetto: «Assolutamente sì! Soprattutto in questo periodo abbiamo bisogno di riallacciare un rapporto più intimo con la natura per ritrovare un po' di noi stessi. Ed è proprio con i bambini che comincerei. Mi piacerebbe che mettessero le mani nella terra per ritrovarsi in compagnia, condividendo momenti unici in gruppo e passando un pomeriggio diverso da quello offerto dalla didattica a distanza».
Sandra Odghasso
TERRARIUM A lato, una delle bellissime realizzazioni dentro il vetro realizzate dall'artista Maruska Benedetto
IL CORSO Sarà condotto da Maruska Benedetto, a partire dal 9 aprile, a Caselle, ed è aperto a tutti

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