ECO DI BERGAMO 25-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Palazzo del Podestà Il Premio Gelfi a un nuovo studio
Autore: Guercio Vincenzo

Palazzo del Podestà Il Premio Gelfi a un nuovo studio
Consegna L'autrice, la giovane studiosa Chiara Pupella, ha saputo coniugare archivistica, archeologia e architettura
...r.. Celebrare il ricordo di un indimenticato direttore e promuovere il progresso della ricerca. Mercoledì pomeriggio, nella Sala Didattica del Palazzo del Podestà si è svolta la presentazione della ricerca vincitrice dell'edizione 2020-2021 del Premio Mauro Gelfi, intitolato allo studioso che fu direttore dell'allora Museo storico di Bergamo, da11997 sino alla prematura scomparsa, nel 2010. Edizione sostenuta, come da tradizione, dal Lions Club Bergamo Colleoni e organizzata da Museo delle storie di Bergamo, Associazione Amici del Museo storico, in collaborazione con l'Università e il Polo Museale della Lombardia. Dopo i saluti di Pier Paolo Rossi (Lions Club), dell'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, del presidente degli Amici Carlo Salvioni, della moglie di Gelfi, signora Claudia Vitali (presenti in sala anche la madre Maria e la figlia Anita), una sobria introduzione di Roberta Frigeni, attuale direttrice del museo, ha messo in luce i delicati equilibri fra musealizzazione ed edificio/contenitore: quel Palazzo del Podestà che è sede, ora, del Museo del Cinquecento e alla cui storia archeologica, architettonica, funzionale è dedicata la ricerca vincitrice del Premio: «Studio storico-architettonico di Palazzo del Podestà». Autrice la giovane studiosa Chiara Pupella, assistita nel suo lavoro da Giovanni Villa, docente di Storia dell'arte moderna all'Università di Bergamo. Una ricerca che coniuga, rivelandone la fausta complementarietà, ri
Chiara Pupella FO-c FRAU
cerca storico-documentale-archivistica e archeologia dell'architettura. Nel quale secondo approccio risiede la piena novità, rispetto alla bibliografia pregressa (i cui risultati sono qui comunque proficuamente raccolti in un insieme organico), della relazione. Viene così ricostruita una storia edificatoria complessa ed estremamente stratificata, che ha il suo inizio nella costruzione, nel XII secolo, della Torre Civica (il Campanone), «la struttura più antica documentata», attorno alla quale «gravita l'intero complesso»; poi dotata, sul finire di quel secolo, di un palazzo (Palatium Suardorum). La storia dell'edificio venne periodicamente funestata da gravi incendi: nel marzo 1296, causa i conflitti fra potentati familiari; i16 maggio 1360 e poi ancora nel 1513. Nel XIV-XV secolo si intersecò con la costruzione della Platea Magna Nova (Piazza Vecchia), e fu oggetto di ulteriori importanti trasformazioni nel XV e XVI secolo. A consegnare, infine, il premio alla vincitrice il presidente del Lions Colleoni Fausto Saradu. Vincenzo Guardo

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