GIORNALE DI LECCO 28-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Ricerche sul caccia militare precipitato sul Legnone: esperti del Lions affiancano la Procura
Autore: Crippa Micaela

Venerdì scorso i piloti del Club di servizio hanno scattato delle immagini con un drone
Ricerche sul caccia militare precipitato sul Legnone; esperti del Lions affiancano la Procura
COLICO (cmc) Aereo precipitato sul monte Legnone: la scorsa settimana sono arrivati gli uomini del Lions Club di Colico, coordinati dalla Procura, per i rilievi sui rottami del caccia Alenia Aermacchi T-346A. Il velivolo destinato all'Aeronautica militare, lo ricordiamo, è caduto sul versante di Colico il 16 marzo scorso. Solo uno dei due piloti collaudatori, Giampaolo Goattin, 53 anni è riuscito a salvarsi, l'altro Dave Ashley, 49 anni, purtroppo non ce l'ha fatta. Venerdì scorso gli esperti del Lions Club, utilizzando il drone Modello Titan della Italdron - attrezzato per la ricerca e il soccorso e dotato sia di camera ottica che di camera termica - hanno effettuato i rilievi dei rottami in collaborazione con l'Areonautica militare e sono saliti in quota con un elicottero del Soccorso alpino della Guardia di Finanza. Si è deciso di utilizzare le apparecchiature del Lions di Colico in considerazione della difficile area operativa in cui è avvenuto l'incidente. Gli operatori del club di servizio sono saliti fino a 1.800 metri di quota per poi effettuare una serie di fotografie dell'area dell'incidente e dei rottami. L'obiettivo primario è quello di ritrovare la scatola nera del caccia, il dispositivo elettronico di rilevazione dove vengono registrate le conversazioni dei piloti e i dati tecnici (altitudine, velocità, turbolenze e così via), fondamentale per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabilità. Inoltre dovranno essere recuperati tutti i rottami, che la Procura di Lecco - che ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro aviatorio colposo, lesioni e omicidio colposo - ha posto subito sotto sequestro. La scelta del drone attrezzato è stata messa in campo con il preciso obiettivo di evitare ulteriori rischi per il personale tecnico che aveva già operato in condizioni di rischio elevato durante il recupero dei piloti. Intanto la società Leonardo, proprietaria dell'Alenia Aermacchi precipitato, ha nominato una Commissione interna, composta da tecnici per effettuare delle verifiche sull'accaduto. Non si sa però quali saranno le tempistiche che i professionisti si sono prefissate per consegnare il rapporto. Dalla Leonardo arriva infatti il più assoluto no
comment. Pare invece che anche il Ministero della Difesa sia prossimo a nominare una sua Commissione che avrà il compito di appurare se il disastro aereo sia stato causato da un'avaria o da un errore umano. L'Alenia Aermacchi T-346A in fase di collaudo era partito alle 10.13 di mercoledì da Venegono. Già il lunedì precedente aveva sorvolato le montagne Lecchesi. Si trattava di un caccia destinato all'Aeronautica militare, che doveva essere consegnato una volta ultimati i test. Un aereo di ultima generazione con comandi completamente digitali, un'apertura alare di 9.7 metri capace di raggiungere una velocità massima di 1.090 chilometri orari. Il T-346A era comparso sui siti di tracciamento alle 11.16 nella zona Sud-Ovest di Como. Poi si era spinto verso il lago e aveva virato verso Morbegno e Sondrio. Poco prima delle 11.30 era scomparso dai radar. Alcuni testimoni lo avevano visto zigzagare prima dell'espulsione dei due piloti e avevano notato la coda in fiamme. Cosa sia accaduto dovranno ora stabilirlo gli esperti.
Micaela Crippa

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Qui accanto il fumo provocato dal caccia precipitato sul Legnone. Al centro gli uomini del Lions sul posto e a lato il paracadute di Giampaolo Goattin rimasto appesto ad un
costone

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