SECOLO XIX GENOVA 29-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Alberghi, già 35 disponibili L'accoglienza cresce: oltre quattromila gli arrivi
Autore: B.V.

SI MOLTIPLICANO LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA PERI PROFUGHI
Alberghi, già 35 disponibili L'accoglienza cresce: oltre quattromila gli arrivi
«Al momento sono 35 le domande pervenute dagli alberghi di tutta la regione, segno della grande disponibilità da parte delle strutture. E quando si conosceranno tutte, immediatamente stipuleremo le convenzioni tra Regione Liguria e gli alberghi stessi». Lo comunica il governatore Giovanni Toti, commissario delegato a coordinare l'accoglienza dei profughi in Liguria. Il bando per la manifestazione di interesse pubblico per l'accoglienza scadrà oggi. Il periodo di disponibilità andrà dal primo aprile al 31 dicembre, mentre i contratti saranno attivati per una durata minima di 30 giorni e massima di 90 giorni e potranno essere rinnovati. «Fino a oggi sono stati 4.027 gli ucraini presi in carico dal nostro sistema sanitario: di questi 438 in Asl 1, 877 in As12, 1888 in As13, 420 in As14 e 404 in Asl 5, con 3378 STP emessi». Dei profughi arrivati, 94 sono quelli già sistemati nelle due strutture messe a disposizione da Regione Liguria, Villa Santa Dorotea in via Liri e La Riviera a Savona, su un totale di 175 posti complessivi. Ieri sempre la Regione ha comunicato che nelle strutture aderenti al bando verrà attivato un servizio di pensione completa con colazione, pranzo e cena e l'eventuale accoglienza di animali di affezione, la tariffa massima riconosciuta per il servizio di pensione completa ammonta a 80 euro pro capite al giorno. «Queste risorse sono state stanziate dalla protezione civile nazionale nell'ambito dei 10 milioni di euro previsti per i primi interventi». E il viavai non si ferma. Ieri mattina sono arrivati a Genova i due pullman con a bordo 75 profughi ucraini, donne con bambini e anziani, provenienti dal centro di smistamento di Korczowa, al confine fra Polonia e Ucraina, compreso un gruppo scappato da Mariupol. Alla missione umanitaria, organizzata dalle Misericordie Liguri e dalla Comunità ucraina Polaova presso la chiesa di Santo Stefano, insieme a Fondazione Pallavicini e Lions Club. E continua senza sosta la catena umanitaria di soccorsi in favore del popolo ucraino. Dopo i mezzi da cinquanta posti, messi a disposizione da Amt per aiutare i profughi a raggiungere l'Italia, è ancora una volta il Comune - insieme con Igor Mendelevich, ambasciatore della città di Odessa a Genova e presidente di Ginestra Onlus (associazione senza scopo di lucro che si occupa di favorire i rapporti tra Italia e Ucraina) - a formare un convoglio umanitario che possa
correre in aiuto della popolazione di Odessa, città gemellata. "Genova c'è per l'Ucraina", è questo il nome della raccolta straordinaria di beni di prima necessità che Tursi ha organizzato per formare un convoglio di aiuti destinato alla metropoli portuale sul Mar Nero. «Si ricercano alimenti a bassa deperibilità - scrivono gli organizzatori - come pasta, riso, farina, zucchero, scatolame». E tanti medicinali che sono impossibili da trovare nelle zone di guerra: nella lista si chiedono farmaci analgesici, antibatterici, Fans, antivirali, antiipertensivi, anticoagulanti, antiaggreganti e disinfettanti. Ancora, materiale sanitario monouso: garze, bende, lacci emostatici, teli termici, teli sterili e cateteri. I punti di raccolta sparsi per la città sono molti. Si va da quelli nel levante con la Croce Verde di Quarto e la Pubblica Assistenza Nerviese. E poi, a ponente: associazione SoleLuna in piazza Savio 1, Cornigliano; associazione Prossimo in via Paglia 11r, Sestri Ponente; associazione Prossimo in via Monterotondo 16r, Sestri Ponente. In Valbisagno: associazione Gaudi pazza Suppini 4, Struppa; chiesa San Sebastiano di via Lodi a Staglieno. —
B.V. (ha collaborato Matteo Sacco)

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L'arrivodi un gruppodi profughi alla Gaudi Struppa

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