ADIGE 29-03-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Dall'Expo alimenti per i profughi ucraini
Autore: Pivetti Davide

Dall'Expo alimenti per i profughi ucraini Idea Lions: raccogliere negli stand di Hospitality derrate da unire a quelle offerte dai soci locali
Grazie alla collaborazione di standisti e Fierecongressi a conclusione della fiera
DAVIDE PIVETU
d.pivetti@ladige.it
ALTO GARDA-Cinquanta metri cubi di scatole, bottiglie, pacchi contenenti pasta, riso, tonno, fagioli, marmellate, lenticchie, tortellini ma anche farmaci e mascherine. È il "bottino" messo insieme con impegno e dedizione dai soci del Lions Club Riva Arco, in parte grazie alla generosità e alla disponibilità degli stessi soci, in parte invece grazie a un'idea che i vertici locali del club hanno condiviso con RivaFierecongressi coinvolgendo la società che gestisce il centro fieristico della Baltera e che organizza - tra le tante fiere - anche «Hospitality» in un'operazione umanitaria destinata ad andare ben oltre i nostri confini locali. La presidente del club altogardesano Antonella Genovesi, assieme al presidente del comitato service Dino Bombardelli, con l'aiuto di Ilaria Torboli (vi
Circa 50 metri cubi (cioè un Tir quasi intero) che saranno consegnati alle associazioni ucraine, destinate anche a chi è già arrivato qui in Italia
cepresidente) hanno preso contatti con Roberto Pellegrini e con lo staff che organizza quella che un tempo era «Expo Riva Hotel» facendo loro una proposta subito accolta. Quella di raccogliere, a fine fiera, tutte le derrate alimentari portate in expo dagli operatori della ristorazione e dell'ospitalità per destinarle al sostegno dei profughi ucraini, sia nella martoriata terra ora sconvolta dalla guerra, sia in Trentino e nelle altre regioni dove migliaia di profughi arrivano quotidianamente e trovano ospitalità. Mettendo insieme quanto già raccolto dai soci e quanto recuperato alla fine di «Hospitality» tra i 450 stand della fiera rivana, si è arrivati così a un intero bancale di beni essenziali, praticamente un Tir pieno. «Dopo aver devoluto alla Fondazione Lions il loro contributo pro Ucraina, i soci del Lions club Arco Riva-spiega la presidente Genovesi - hanno deciso di
rimboccarsi le maniche ed organizzare la raccolta di materiale utile per i rifugiati Ucraini . La fame nel mondo è una delle cause umanitarie, uno degli ambiti in cui il Lions si spende oltre a vista, ambiente, cancro infantile e prevenzione del diabete». Tutti i pacchi e le confezioni raccolte sono state riunite in un magazzino di Ala, messo a disposizione da un socio, e sono pronte per la loro destinazione finale. Su questo il Lions sta facendo una riflessione dopo aver raccolto segnalazioni e informazioni. «Alcuni dei beni raccolti potrebbero essere più utili in Ucraina - conferma il presidente del comitato service Bombardeli - pensiamo ad esempio all'acqua minerale, altri in realtà potrebbero essere più utili a chi è già arrivato in Italia. Si tratta di decine di migliaia di persone che dopo un viaggio estenuante sono qui tra noi, ma senza soldi e senza un lavoro. Buona parte del raccolto potrebbe essere quindi ridistribuito in Italia».
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Sopra l'acqua minerale raccolta, a destra altro scatolame, qui accanto Dino Bombardelli, Nora Guella , Antonella Genovesi e Paolo Bonora

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