PROVINCIA - PAVESE 02-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
La prima Casa della Comunità: rinasce l'ex ospedale di Broni - Casa della Comunità, rinasce l'ex ospedale con servizi sociali, sanitari e i medici di base
Autore: Maggi Oliviero

La prima Casa della Comunità:
rinasce l'ex ospedale di Broni
MAGGI A PAG. 29
Nella struttura ci sarà spazio anche per i poliambulatori e la sede Avis. Ieri il taglio del nastro con l'assessora regionale Moratti
Casa della Comunità, rinasce l'ex ospedale
con servizi sociali, sanitari e i medici di base
L'EVENTO
1 nostro ospedale // ha finalmente ritrovato nuova vita e contenuti». Lo ha detto il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, commentando l'inaugurazione della prima Casa di comunità sul territorio pavese, all'interno dell'ex ospedale Arnaboldi di via Emilia, che si è svolta ieri pomeriggio. A tagliare il nastro la vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti. Presenti la viceprefetta Lucrezia Loizzo, unaventina di sindaci, tra cutrabrizio Fracassi (Pavia), Alessandro Cantù (Stradella) e Lorenzo Vigo (Casteggio), l'europarlamentare Angelo Ciocca e il deputato Alessandro Cattaneo, i consiglieri regionali Ruggero Invernizzi, Roberto Mura e Giuseppe Villani, il direttore di Asst Pavia Marco Paternoster, la direttrice di Ats Pavia, Lorella Cecconami, il presidente di Avis provinciale, Roberto Bonacina, con i presidenti delle sezioni comunali di Broni, Stradella e Santa Giuletta, i rappresentanti del Lions Club Stradella Broni Host, medici e personale sanitario.
I SERVIZI DELLA STRUTTURA
La Casa di comunità di Broni, dove operano 52 dipendenti, è una delle 11 previste sul territorio pavese, dove nasceranno anche 4 ospedali di comunità, per uno stanziamento di 40 milioni di euro. Al suo interno si integreranno servizi sociali e sanitari: oltre agli studi dei medici di base, all'assistenza domiciliare integrata, ai poliambulatori specialistici, al centro vaccinale (dove, dopo la chiusuradell'hub di piazza Italia, si faranno anche le somministrazioni anti Covid), alla sede Avis di Broni con annessa unità di raccolta sangue e al consultorio, è prevista l'attivazione del servizio degli infermieri di famiglia e comunità, che si occupano di prestazioni ambulatoriali a domicilio. Nell'ala nord della struttura ci sarà poi l'hospice gestito dalla Fondazione Cella Un altro servizio riguarda il centro diabetologico multispecialistico (realizzato grazie all'impegno del Lions Club Stradella Broni Host), all'interno del quale opereranno diabetologi, oculisti, neurologi, nefrologi, cardiologi, chirurghi vascolari per il piede diabetico. Infine, grazie ai contributi regionali, la struttura è stata dotata di una strumentazione diagnostica: l'ambulatorio di
oculistica disporrà di rinnovate apparecchiature (un autorefrattometro, una nuova lampada a fessura led, un oftalmoscopio indiretto, per l'esame del fondo oculare, e un ottotipo digitale Lcd), mentre il centro per il mesotelioma potrà contare su un nuovo sistema di telediagnosi e teleconsulto. «La nuova casa di Comunità consentirà la presa in carico complessiva della persona tramite l'accoglienza e l'orientamento sui servizi, grazie ad un team di medici di base, infermieri e medici specialisti — ha sottolineato la vicepresidente della Regione -. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Comune in ambito sociale, è attivo un consultorio con figure professionali che si facciano carico dei bisogni assistenziali della persona, ma anche della famiglia». «E una grande soddisfazione poter inaugurare la prima Casa di comunità sul territorio pavese, nata dal buon esempio di collaborazione tra enti, in primis la Regione che ha subito sposato il progetto — ha aggiunto il sindaco Riviezzi -. Un ospedale che rischiava di essere chiuso ha ritrovato vita è contenuti con nuovi servizi utili al territorio».
OLIVIERO MAGGI

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Fu fondato nell'Ottocento La chiusura nel 2016
Dal rischio chiusura a nuova vita per l'ex ospedale Arnaboldi. Fondato nel 1875 grazie ad un lascito di Carlo Arnaboldi Gazzaniga, un secolo dopo è stato unificato all'ospedale "Sola Forni Gazzaniga" di
Stradella nell'Ente ospedaliero di Broni e Stradella. Nel 2009 è iniziato il trasferimento dei reparti nel nuovo ospedale di Broni-Stradella, conclusosi nel 2016 con il trasloco della Riabilitazione geriatrica. Visto il rischio di chiusura, nel 2012 c'è stata una mobilitazione di associazioni, sindaci e cittadini con la raccolta di oltre 4.000 firme. La struttura, così, è stata trasformata prima in Presidio socio-sanitario territoriale e ora in Casa di comunità.
II taglio del nastro della Casa della Comunità ieri pomeriggio a Broni con l'assessora Letizia Moratti e il sindaco Antonio Riviezzi

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