PROVINCIA COMO 02-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
«Il covid non sparisce vaccini e mascherine saranno la normalità»
Autore: Zucchi Patrizia

LINTERVISTA FABRIZIO PERGLIASCO. II professore di Scienze biomediche del l'Università di Milano fa il punto sull'evoluzione della pandemia
IL COVID NON SPARISCE VACCIN E MASCHERINE SARANNO LA NORMAUTA»
PATRIZIA ZUCCHI
a nuova normalità
C\ e' come il rubinetto della doccia: non va aperto di colpo e andrà regolato mano a mano; non per essere menagramo, bensì preparati.Lamascherina è servita, serve, ma servirà ancora e, soprattutto al chiuso, è altamente probabile che la dovremo far diventare un accessorio moda come l'occhiale. Lavaccinazione andrà ripetuta, con un approccio vaccinale diverso, cioè non più obbligatoria, ma fortemente consigliata specialmente ai soggetti più fragili». Sono le previsioni del professor Fabrizio Pregliasco, professore associato del dipartimento di Scienze biomediche dell'Università degli studi di Milano, ospite l'altra sera anche dell'intermeeting del Lions club Castello Brianza Laghi di cui ilvicepresidente Pietro Galbiati ha fatto gli onori di casa nella sede (il ristorante La CasupoladiBosisio) col governatore distrettuale Gino Ballestra. Tante le domande seguite alla sua testimonianza (anche sulle conseguenze dell'esposizione mediatica, tra strascichi giudiziari, minacce telefoniche e vere intimidazioni). Quale futuro ci attende? «Ilvirus andrà avanti per ondate. Da aprile vengono offerte giuste aperture, mal'orizzonte restala convivenza intermedia tra ciò che facevamo prima (cioè andare a lavorare anche con l'influenza, imbottiti di tachipirina) el'emergenza». La pandemia si put) dire cessata? «È un po' finita anche perché la comunicazione si sta concentrando su un altro fronte, con le tifoserie no vax che sono diventare putiniane, ma i numeri dei morti die con Covid sono ancora
quelli un disastro aereo al giorno: è una patologia p erfida perchè gli effetti banali su molte persone inducono ad abbassare lapercezione del rischio; è come una roulette russa, con un solo colpo, però letale, in canna e tanti pensano: non capiterà a me. Inrealtà, il Covid si è raffreddorizzato affatto». Il vaccino non impedisce di infettarsi? «No, ma opponeuna barriera alle forme più pesanti mentre, nel contempo, la variante Omicron è meno cattiva, più blanda, e però più contagiosa, anche nei ragazzi e nei bambini. La tendenza evolutiva delvirus è quella di mutare; noi dobbiamo abbassarne la capacità diffusiva, a livello anche globale siapermotivi etici verso tutti i Paesi del mondo, sia funzionali». Guariti dal Covid, il peggio èallespalle? «Diversamente dal morbillo, contrarlo non predispone all'immunità a vita. Inoltre la scienza sta enucleando gli effetti depressivi di chi ha un vissuto pesante da Covid, cioè l'esperienza personale dovutaallamalattia, daiveri e propri danni specifici». Si parla di difficoltà cognitive ecompl ica nze anche ca rdio vascolari: che cos'è, insomma, questo "long Covid"? «Che avesse effetti anche neurologici, era chiaro fin dall'inizio, con la perdita dell'olfatto e del gusto. Ora si stanno facendo studi per differenziare danni specifici di lungo periodo e si può concludere che in un terzo dei contagiati (anche bambini) gli effetti sono duraturi: possono restare come ulteriore pesantezza nel futuro». Ma l'Organizzazione mondiale del le sanità non doveva muoversi meglio? «Dopo, si è tuttibravi, mail decisore politico è sempre nella difficoltà: lo stesso per i vari presidenti degli Usa, Bush o Obama,
alle prese con gli uragani, guarda caso devastantiquando non si fa evacuazione e irrisori se si mobilità laguardia civile: il Covid è stato un iceberg, con una punta di brutte influenze già a fine 2019 e casi asintomatici che hanno alimentato una base sommersa fino all'esplosione, quando si è trattato all'improvviso di decidere come mitigarla e ridurre la velocità con cui le persone si ammalavano; e così pure nella seconda ondata, ovviamente in condizioni diverse. Nella prima ondata, ci siamo buttati, e battuti». Per il futuro, la vaccinazione andrà ripetuta? «Sì e stanno emergendo progetti di vaccini anche diversi, oltre a poter disporre adesso dei farmaci antivirali. Il Covid è una patologia con cui dover convivere, con l'andamento del sasso nello stagno, così come tuttora 7 persone ogni giorno diventano sieropositive». La confusione ha regnato sovrana finora tra gli scienziati e nella comunicazione. «Pensare che, in un sistema democratico, parlasse uno solo o ad una solavoce eraimpossibile. Ciò che, pur con tutti gli errori, è stato fatto da parte della comunità scientifica è stato il confronto, come sempre avviene nei convegni, e procedere per tentativi ed errori. Ciò che è altresì successo è statala spettacolarizzazione di questo confronto applicandogli il format del talk show politico, con la relativa divisione dell'opinione pubblica in tifoserie, da parte di chi si èidentificato in uno stile comunicativo o nei contenuti che voleva ascoltare, contro tutti gli altri. Alla pandemia si è aggiunta la infodemia; inoltre, è diventato chiaro a tutti che la scienza non è magica e non trova risposte nelle ore trascorse trail telegiornale di mezzogiorno e della sera».

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II professor Fabrizio Pregliasco

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