TOSCANA OGGI OSSERVATORE TOSCANO 03-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
II tabernacolo restituito alla città dopo cinquant'anni nel deposito
Autore: Gangemi Sebastiana

• IL RESTAURO L'opera collocata all'angolo tra via de' Neri e via delle Brache
II tabernacolo restituito alla città
dopo cinquant'anni nel deposito
DI SEBASTIANA GANGEMI
Circondata
dagli angeli, la Vergine Maria in trono tiene in braccio il Bambino che poggia un piedino sulla sua mano, mentre con le mani stringe a sé la veste bianca. L'immagine sacra, un bassorilievo in stucco policromo, copia dell'opera di Antonio Rossellino, per più di cinquanta anni conservata nei depositi comunali, è stata restituita alla collettività che adesso potrà ammirarla nel tabernacolo in via delle Brache dove era stata posta all'inizio del Novecento, grazie a un complesso intervento che ha riqualificato tutta la strada che da via de' Neri conduce in piazza de' Peruzzi. In molti hanno partecipato all'inaugurazione del restauro, oltre ai soci degli Amici dei Musei, in particolare del Comitato per il decoro e il restauro dei tabernacoli, anche soci Lions e molti cittadini. Nella vicina chiesa di San Remigio si sono tenuti gli interventi a iniziare dai saluti del parroco don Carlo Guarnieri, a cui ha fatto seguito Marzia Cantini del Comitato Tabernacoli che ha preannunciato il progetto con le scuole che si terrà sabato 21 maggio nell'ambito del Festival della Gentilezza del
Comune di Firenze, hanno poi preso la parola Igino Noferi attuale presidente Lions Club Firenze Palazzo Vecchio e Massimo Innocenti sotto la cui presidenza è avvenuto il restauro sia del tabernacolo che della porzione del muro del palazzo storico su cui è situato, Lorenzo Manzani del Comitato Tabernacoli che ha tracciato il profilo storico-artistico del tabernacolo e del contesto urbano in cui è collocato, Simone Vettori della Icons restauri che ha restaurato l'opera e i saluti conclusivi di Eleonora Sorbi Salvini del Comitato Tabernacoli. Ringraziamenti particolari per l'architetto Moreno Perini e per il geometra Massimo Vensi che hanno contribuito al restauro. Un angolo, quello tra via de' Neri e via delle Brache completamente riqualificato, tutta la porzione della parete del palazzo e la nicchia del tabernacolo sono state ristrutturate, un nuovo sportello di vetro collocato a protezione dell'opera mentre è stata fatta richiesta per un'illuminazione
più adeguata in grado di valorizzare al meglio l'opera del XVI secolo. Una via stretta con l'antico lastricato che ha tanto da raccontare A iniziare dal nome che da via dei Legnaioli, divenne poi via dei Vaselli per arrivare a via o chiasso dei Calabrache con le diverse interpretazioni date Una via dove a metà del suo tracciato si incontrano i resti dell'antica facciata romanica della chiesa di San Jacopo tra i Fossi fondata intorno all'anno Mille e la cui facciata nel Trecento venne posizionata su via de' Bend, l'attuale chiesa Evangelica. Nell'angolo tra via delle Brache e via de' Neri il palazzo costruito tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo dove abitarono importanti famiglie fiorentine tra cui anche Francesco Neri che difese Lorenzo il Magnifico durante la Congiura dei Pazzi, da lui prese il nome la via dé Neri. Qui tra gli sporti aggettanti del palazzo Grifoni Libri la nicchia centinata torna a ospitare il bassorilievo, copia, una delle tante, della Madonna con il Bambino e angeli del Rossellino conservata negli Stati Uniti nella collezione di John Pierpoint Morgan e alla base della sua cornice in legno l'inizio dell'antica invocazione mariana «Regina Coeli, laetare, allelulia» a protezione del palazzo e dei viandanti.

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