ECO DI BERGAMO 03-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Sebino sotterraneo, esplorati 35 km
Autore: Moretti Francesco

Sebino sotterraneo, esplorati 35km
Territorio. Gallerie, forre e vasche in profondità sono state mappate dagli speleologi del Progetto Sebino Il presidente Greppi: «Sotto le montagne un autentico gruviera di fessure e pozzi con notevoli flussi d'aria»
¦ ¦ Sei in un mondo dominato dall'oscurità e dalle forze della natura»
FRANCESCO MORETTI
Emozioni sotterranee, dove la fiducia e la cooperazione diventano le uniche condizioni per andare avanti. Queste le basi solide sulle quali si fonda Progetto Sebino, l'associazione che coordina le ricerche nel complesso carsico del Sebino Occidentale «Bueno Fonteno-Nueva Vida», che con le ultime scoperte ha ormai raggiunto i 35 km di vie sotterranee. L'attività degli speleologi non si è arrestata neanche in tempo di Covid: le misure imposte dalla pandemia ne hanno solo in parte modificato i piani, ma anche dato loro il tempo di programmare, organizzare ed infine entrare in azione al momento giusto con rinnovato spirito. Un'euforia anche dovuta al pioneristico progetto di ricerca «100 km di Abissi», avviato nel 2017, in pieno svolgimento efinanziato da Uniacque. «Nell'ottobre 2020 le esplorazioni dell'Abisso Nueva Vida ci hanno portato a scoprire un nuovo dedalo di gallerie che abbiamo chiamato "Locomotiva". In due perlustrazioni abbiamo esplorato oltre 700 metri di nuove gallerie attive, con numerose diramazioni e possibili prosecuzioni», racconta il presidente Maurizio Greppi.
Ma neanche il tempo di gioire che la pandemia blocca queste promettenti esplorazioni nuovamente fino alla primavera 2021. «A quel punto ci siamo principalmente dedicati al nuovo eldorado sotterraneo in cui nuovi agguerriti soci si sono buttati per lasciare indelebilmente il proprio segno, apportando nuova linfa vitale a tutto il sodalizio e facendo anche da catalizzatori nei confronti di speleo provenienti da altri gruppi». Nomi edislivelli Gallerie, ambienti attivi, forre e vasche. Settimanadopo settimana il nuovo settore cresce e gli ambienti vengono battezzati dagli esploratori con nomi in pieno spirito goliardico come «Greco-Pirelli», «Galaxy Express», «Milano-Carugate», «Tender», «Zara» e compagnia ferroviaria. La ragnatela si espande nella pancia delle montagne della Valle di Fonteno verso nord/nord-ovest, verso una delle zone più ricche di fenomeni carsici. «Un autentico gruviera di buchi, fessure, pozzi e spaccature, quasi sempre percorsi da flussi d'aria talvolta davvero notevoli». La «Locomotiva» ha portato alla scoperta di quasi 2 km di nuovi ambienti, un aumento del dislivello positivo complessivo di 80 metri e due possibili nuovi ingressi. «La soglia psicologica dei 35 km è molto vicina, quella successiva saranno i 40 km e poi, con impegno, costanza e fortuna, forse potremo raggiungere i 50 km, ovvero la metà del totale richiamato dal progetto con Uniacque. Per i successivi 50, largo ai giovani», scherza Greppi. Nuove leve che dovranno fare i conti con un mondo capovolto. «Quando fai esplorazione ti estranei dal mondo esterno, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale: sei in un mondo dominato dall'oscurità e dalle forze della natura. Quando chiudi gli occhi per dormire e quando li riapri non c'è alcuna differenza, il buio è totale. Sono diversi i suoni, i colori, gli odori». Lo studio delle sorgend Il 2021 verrà ricordato come l'anno di intensa ripresa delle esplorazioni. «Speriamo che il 2022 continui a regalarci emozioni da tutti i punti di vista esplorazione, indagini e divulgazione - conclude Greppi -. Questi risultati li dobbiamo al sostegno di più realtà: lo Speleo CAI Lovere, il GS Valle Imagna, il GSB Le Nottole, lo Speleo Club Orobico e il GS Valseliana Talpe, Uniacque che ci ha permesso di fare un salto di qualità importante, il Lions Club Valcalepio- ValCavallina e i Comuni di Fonteno e Grone. Mal'elenco sarebbe lungo. Non si tratta solo di esplorazione, il Lago d'Iseo è ai minimi storici, sapere dove scorre l'acqua che alimenta le sorgenti non ci sembra un dettaglio. Abbiamo seminato, confidiamo in un grande raccolto».
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Esplorazioni nel nuovo settore dl grotta «Locomotiva» FOTO MARIA ROSARIA MARCHETTI
Uno degli speleologi del Progetto Sebino

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