LE CRONACHE DEL SALERNITANO 06-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
"Le Cronache per l'Ucraina", toccante testimonianza delle nostre giornaliste

II fatto - Grazie alla solidarietà dimostrata dai cittadini salernitani e non solo è stata possibile questa missione umanitaria
"Le Cronache per l'Ucraina", toccante
testimonianza delle nostre giornaliste
In questi giorni abbiamo assistito alla toccante testimonianza di Erika Noschese giornalista salernitana del quotidiano online "Le Cronache" e Monica De Santis con l'aiuto della Fondazione Comunità Salernitana e il Lions Club Branch Minerva che hanno accompagnato le due giornaliste salernitane in un interminabile e estenuante viaggio di circa 27 ore all'andata e più di 30 ore al ritorno. Grazie alla solidarietà dimostrata dai cittadini salernitani e non solo è stata possibile questa missione umanitaria che ha portato in salvo in Italia circa 92 profughi di guerra. Ognuno di loro ha avuto l'opportunità di fermarsi in una città a loro scelta, dove vivevano parenti o amici che potessero ospitarli. Molti si sono voluti fermare durante il viaggio soprattutto al nord, dove hanno trovato parenti o amici che li hanno ospitati. Solo 28 persone sono arrivate a Salerno,
dove sono stati accolti o da una famiglia ospitante o da centri d'accoglienza. Ognuno durante il viaggio provava un'emozione diversa; alcuni erano spaventati e ansiosi, altri felici di essere salvati e altri semplicemente distrutti dalla situazione. Sul pullman sono salite persone di tutte le età, c'erano bambini, persone adulte e adolescenti. Una storia che ci ha molto colpito è la storia di una ragazzina di 19 anni salita sul pullman sola mentre i genitori sono rimasti in Ucraina. La madre malata e il padre al fronte, pronto per combattere, hanno preferito che la figlia scappasse, per mettersi in salvo dalla guerra, con la speranza che lei vivesse una vita migliore al di fuori da quel paese, ormai distrutto. Oppure la storia di una bambina di 10 anni di nome Maria, soprannominata la pazzerella, per la sua spensieratezza. Lei veniva vista
come una salvezza, dalle testimonianze delle persone
presenti sul pullman, si capiva che non avevano il tempo di pensare alla tristezza e alla paura, era come una distrazione da tutto. Durante il viaggio erano previste diverse tappe per permettere ai profughi di scendere in diversi luoghi. Ad esempio, un episodio che ci ha colpito molto, è stato quello raccontato da Erika, dove è stata messa in risalto la grande dignità di queste persone, che non si limitava solo attraverso la devozione delle loro parole, ma addirittura all'incredulità dei loro gesti, come ad esempio quello di voler ricambiare il favore lavando i piatti dell'alloggio, o svolgere una qualsiasi azione che avrebbe potuto aiutare.
Gli studenti della 4F del liceo Severi: Costanza, Cuffa, Caprara, Fummo,
Ventura, Nastro,
Vinciguerra, Mastrogiacomo, Minelli, Terralavoro, D'Ambro, Sicilia, Giordano, Panico.

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in
Dasha, 19 anni e un viaggio lungo dopo aver lasciato mamma e papà
Le giomalist di le Conche in viaggio per 'Ucraina
L3
Solo 28 persone arrivate
a Salerno, da una famiglia ospitante o in strutture

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