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08-04-2022
Sezione: WEB
Paola, le associazioni si uniscono nel nome della solidarietà alla popolazione ucraina
Paola, le associazioni si uniscono nel nome della solidarietà alla popolazione ucraina
di Francesco Maria Storino —
08 Aprile 2022
Le associazioni hanno promosso una raccolta di beni esclusivamente di tipo alimentare per domenica 10 aprile dalle 9 alle 19
La città di San Francesco tra sinergia e solidarietà. “Il perdurare della guerra in Ucraina e la sofferenza dei cittadini rimasti sul territorio ci obbliga a non restare indifferenti e a continuare a fare ognuno la nostra parte”. Così le associazioni di Paola che al fine di mantenere costante l’impegno ormai profuso da oltre un mese, hanno organizzato presso la Chiesa della Madonna di Montevergine a Paola, una raccolta di beni esclusivamente di tipo alimentare per domenica 10 aprile dalle 9 alle 19, grazie anche alla messa in disponibilità della Chiesa da parte di Don Bruno. Si richiede in particolare cibo precotto in scatola (tonno, sardine, legumi, carne, piselli) barrette di cioccolata, caffè e orzo solubile, zucchero, sale, tè. Alimenti per bambini.
L’iniziativa è squisitamente di natura civica, grazie all’impegno e devozione alla causa di tanti cittadini paolani e ucraini e alla partecipazione in rete di tante associazioni presenti sul nostro territorio: Paola Insieme, Vivila la vita è bella, Acli Paola "Marino Carboni", Colpo, Comitato Sotterra, Antico Borgo di Badia, Gli amici di Paolo Romagno, lions club International, Comitato San Miceli, Oltre il Confine, Comitato Fosse, Nasi Rossi Gianfranco Condino, Centro Frassati, Il Reparto dei Sorrisi, Associazione micologica, Appennino Paolano, Artemisia Gentileschi, Comitato Rocchetta, Associazione Stare Insieme, Fidas, Libera, Mensa Solidale, Azione Cattolica Rosario, Brave Ragazze.
Inoltre, grazie alla costruzione di una rete con associazioni e aziende allocate in Ucraina e alla stretta collaborazione con la Onlus “Il Paradiso dei Poveri Odv” di Padre Fedele Bisceglie di Cosenza, tutti i beni verranno direttamente spediti ai confini dell’Ucraina pronti per la loro distribuzione a livello locale. “La partecipazione attiva - si spiega ancora - è segno di una comunità attenta, unita e solidale. Non lasciamo solo nessuno”.
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