L'ATTACCO 08-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
I genocidi nella Storia del XX e XXI secolo "Valuteremo la fondatezza delle accuse tra paesi"
Autore: Raimondi Modesta

I genocidi nella Storia del XX e XXI secolo "Valuteremo la fondatezza delle accuse tra paesi"
di Modesta Raimondi
II tema dei Genocidi nella Storia del XX e XXI secolo sarà trattato il prossimo venerdì 8 aprile alle 18 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Foggia. Ad organizzare, i Lions Club Monti Dauni Meridionali, nella persona del presidente Antonella Rossana Di Leo. "Si tratta di un evento che avevamo preparato perla Giornata della Memoria dello scorso gennaio", spiega la Di Leo. "Poi la pandemia ci ha costretto a rinviarlo. Ma mai avremmo pensato che ci saremmo trovati in una situazione di guerra in Europa. Avere la professoressa Olena Nihreieva è stata una fortuna. Lei è scappata da Odessa e ci racconterà di citi che ha vissuto, oltre che della sua opinione sui genocidi veri o presunti che si stanno compiendo in Ucraina. Sono contenta di questo evento dall'alto spessore culturale". Gli organizzatori spiegano che la scelta del mese di aprile è stata particolarmente significativa, poiché è in questo periodo che vengono ricordati alcuni dei più cruenti genocidi avvenuti nella storia del mondo. 117 aprile, infatti, è la Giornata Mondiale della Memoria in onore delle vittime del genocidio in Ruanda, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare una terribile pagina di Storia. Mentre il 24 aprile si ricorda la deportazione degli intellettuali armeni da Costantinopoli, avvenuta quello stesso giorno del 1915. Al tavolo, come relatrice la professoressa Flavia Lattanzi, già docente di Diritto Internazionalee giudice ad litem del Tribunale Internazionale per il Ruanda e l'ex Jugoslavia. E la docente Olena Nihreieva, insegnante di Diritto Internazionale presso l'Università di Odessa. A moderare il dibattito il professor Aldo Ligustro, docente ordinario di Diritto Internazionale presso l'Università degli Studi di Foggia e presidente della Fondazione Monti Uniti. "Nel mio intervento mi concentrerb sul Diritto nazionale", spiega a l'Attacco la Ni hreieva. "Metterti a punto i due capi di accusa di cui tanto si parla perla situazione in Ucraina, che sono i crimini di guerra e il genocidioi". E continua: "Le evidenze dicono che citi che è stato fatto nel nord del paese potrebbe avere le caratteristiche del genocidio. Ma è necessario investigare. Al momento, tutto quello che viene fatto dai russi sul territorio ucraino è crimine di guerra. Un'accusa importante. Mentre il genocidio richiede maggiore attenzione e investigazione". Della storia dei genocidi del XX e XXI secolo parlerà Flavia
Lattanzi, che partirà dal genocidio degli Herero e dei Nama, avvenuto nel sud ovest africano tra il 1904 e il 1907 ad opera di coloni tedeschi: il primo massacro di grande portata, caratterizzato dalla comparsa di campi di concentramento e di sterminio. "Discuterti della fondatezza delle accuse di genocidio che la Russia rivolge all'Ucraina per quello che riguarda il Donbass
(argomento su cui c'è anche una controversia davanti alla Corte internazionale di giustizia), e delle accuse che l'Ucraina rivolge alla Russia, non si sa ancora se con riferimento a Mariupol o a tutto quanto sta avvenendo nel paese", anticipa a l'Attacco la sua relazione la professoressa Lattanzi. "Per quel che riguarda Mariupol potrebbe esserci qualche piccolo elemento che farebbe pensare alla possibilità di un genocidio, ma è difficile con le prove di cui disponiamo oggi che sono quasi esclusivamente giornalistiche. Servirebbe che se ne occupasse qualche giudice, sulla base di elementi da raccogliere. Dubito fortemente che si possa parlare di genocidio per l'Ucraina per quel che riguarda il Donbass". A parere della Lattanzi, la situazione attuale è quella di un crimine di aggressione: un crimine di competenza della Corte penale internazionale, che perb non se ne pub occupare poiché manca l'accettazione della competenza da parte della Russia. Di quello di cui la Corte si pub occupare, ci sono i crimini contro l'umanità e di guerra, tra cui il genocidio. "Naturalmente la Corte si occuperà di reati commessi da chiunque. Non partirà dal presupposto di condannare quelli specificatamente russi, ma anchequelli commessi dall'Ucraina. Il procuratore della Corte si è già recato in Ucraina e Polonia per gli accertamenti e pare abbia ascoltato 500 testimoni. Tutti gli Stati in cui arrivano i rifugiati dovrebbero raccogliere prove per poi darle alla Corte penale internazionale. Non ci si pub fidare solo del lavoro, seppur ottimo, dei giornalisti. Occorrono verifiche più concrete che dimostrino la pianificazione e l'organizzazione dei crimini, l'averli facilitati o non prevenuti, né repressi. Le prove poi devono essere presentate in dibattimento, in un confronto tra accusa e difesa, davanti ai testimoni. Ma un processo davanti alla Corte si pub fare solo in presenza degli accusati. E la procedura si blocca se Putin e gli altri accusati non sono davanti alla Corte. Potrebbe accadere che con un'eventuale caduta di Putin, il suo Stato lo consegni, così come accade per Milosevic, la cui condanna fu eseguita solo dopo la sua caduta ed una latitanza di 11 anni".

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Fine esami mai Torna la Piccola Compagnia Impertinente
L. 8 e il 9 aprile alle 21 e poi domenica 10 alle 19 si riaccendono le luci del palco del Piccolo Teatro Impertinente. La regia è di Plerlulgl Bevllacqua che ha curato anche l'adattamento. Le scene e i costumi sono di Luigi Gentile e Michela Delli Carri. "Una rivisitazione con 17 persone".

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